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La preoccupazione della Russia per le tecnologie radioelettroniche (KRET) ha confermato che i suoi ingegneri usano i missili da crociera Tomahawk inesplosi, derivati dai falliti attacchi statunitensi alla Siria, per sviluppare nuovi sistemi da guerra elettronica. Sputnik descrive la storia di alcune altre armi che la Russia catturò e sfruttò dalle guerre d’aggressione degli Stati Uniti.

 



Battaglie aeree della Guerra di Corea e su Taiwan.
Senza contare la Seconda guerra mondiale, quando gli Stati Uniti trasferirono migliaia di equipaggiamenti militari all’alleato sovietico nella lotta comune contro la Germania nazista, si può dire che la raccolta sovietica di trofei militari statunitensi iniziò durante la Guerra di Corea del 1950 -1953, in cui Stati Uniti ed alleati affrontarono Corea Democratica, Cina e un piccolo contingente di piloti sovietici. In Corea, i sovietici ottennero l’accesso all’M-46 Patton, carro armato medio entrato nell’esercito degli Stati Uniti nel 1949. Gli ingegneri misero le mani su molti altri sistemi d’arma, come un caccia modello F-51D Mustang di ultima serie. Nel settembre 1958, alcuni anni prima della frattura sino-sovietica, un MiG-17 dell’Aeronautica cinese catturò un caccia F-86 Sabre dell’aeronautica di Taiwan, consegnandolo rapidamente a Mosca. Il Sabre catturato aiutò immensamente i progettisti sovietici nello sviluppo del missile aria-aria a raggi infrarossi a corto raggio K-13, che fu utilizzato per diversi decenni.

 



Generosità vietnamita.
Le intuizioni sui sistemi d’arma statunitensi acquisite durante la guerra di Corea si rivelarono quasi banali rispetto a quanto accaduto in Vietnam. Dopo l’inatteso ritiro delle forze statunitensi nel 1975, l’Esercito Popolare del Vietnam catturò 550 carri armati, 1200 veicoli corazzati per il trasporto truppe, 1100 aerei, 500 elicotteri e 80 navi statunitensi. Naturalmente, alcune di queste armi finirono nelle mani degli alleati del Vietnam. Tra i trofei più preziosi c’era il Northrop F-5E, prodotto del 1959 al 1987 e ancora in uso nelle forze aeree di oltre una dozzina di Paesi. Dopo essere stato consegnato all’Unione Sovietica, l’F-5E fu ampiamente utilizzato nei voli di valutazione contro MiG-21bis e MiG-23, scoprendone le carenze e in definitiva aiutando lo sviluppo del MiG-23MLD e del caccia super-manovrabile MiG-29. Oltre all’F-5E, i vietnamiti diedero agli alleati sovietici un aereo da attacco leggero A-37 Dragonfly, un elicottero da trasporto pesante Chinook CH-47A e un elicottero da trasporto UH-1 Iroquois. Dalla metà degli anni ’70 in poi, questi sistemi furono dimostrati e testati nella base aerea Chkalovskij, presso Mosca, e nella base aerea Akhtuba dell’Istituto di Ricerche Aeronautiche di Astrakhan. Gli ingegneri poterono ottenere informazioni sul design di piattaforme, strumenti di controllo e apparecchiature radio, motori e altro, col materiale catturato ebbero preziose informazioni sulle capacità dell’avversario e soluzioni progettuali alternative per l’equipaggiamento sovietico.

 



Stinger afgani.
Verso la metà degli anni ’80, il Pentagono decise d’inviare il nuovissimo sistema di difesa aerea portatile (MANPADS) Stinger ai mujahidin in Afghanistan. La CIA inviò almeno 500 missili a testata agli infrarossi insieme a 250 lanciatori. Le perdite iniziali degli aerei sovietici spinsero il GRU (l’intelligence militare sovietica) a schierare unità speciali per cercare i sistemi e portarli in URSS per l’analisi. Dopo aver catturato diversi Stinger, gli ingegneri sovietici svilupparono i mezzi per combatterli, come contromisure che si dimostrarono così efficaci che, alla fine della guerra, il tasso di perdite fu ridotto al livello precedente l’introduzione degli Stinger.

Hummer in Georgia.
Nel periodo post-sovietico, la Russia continuò a raccogliere equipaggiamenti militari statunitensi, anche se su scala minore. Nel 2008, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili lanciò un’operazione militare contro l’Ossezia del Sud, causando la morte di forze di pace russe e provocando la risposta militare russa. Durante la guerra, i militari russi catturarono 5 Humvee dotati di elettronica avanzata e apparecchiature di comunicazione crittografate e si rifiutarono di restituirli nonostante le ripetute richieste del Pentagono.

 



Tomahawk dalla Siria.
Ultimi ma certamente non meno importanti sono i missili Tomahawk catturati dopo gli attacchi statunitensi, inglesi e francesi in Siria il 14 aprile. Trovati due Tomahawk inesplosi (forse dell’ultima generazione Block IV), l’Esercito arabo siriano li consegnò immediatamente alla Russia. Parlando con Sputnik, Vladimir Mikheev, consigliere del Primo Vicedirettore generale del KRET, confermava che i missili catturati saranno utilizzati per potenziare i sistemi di guerra elettronica russi. “Avendo questi missili possiamo capire chiaramente quali canali di comunicazione, informazione e controllo, navigazione e raggio d’azione hanno… Conoscendo questi parametri, potremo contrastare più efficacemente tali missili da crociera in tutte le fasi delle loro operazioni“, concludeva Mikheev. L’esperto militare Aleksej Leonkov affermava che i Tomahawk catturati miglioreranno anche le capacità di preallarme della Russia. “L’elettronica della versione attuale dei Tomahawk include il sistema di navigazione di ultima generazione TERCOM, oltre a un sistema di ricerca e rilevamento dei bersagli. Un’analisi di tali sistemi completerà l’immagine e contribuirà ad espandere le capacità dei nostri sistemi di preallarme nel rilevare missili di tale tipo“. Da parte sua, il Colonnello Mikhail Khodarenok definiva i Tomahawk siriani “un libro di testo sulla scienza dei materiali, sulle tecnologie che cadono dai cieli” e osservava che gli specialisti russi saranno molto interessati a vedere la disposizione del motore, il funzionamento dei sistemi di navigazione e altro ancora. “Questo è un vero dono per le strutture dell’industria della Difesa russa impegnate nell’organizzazione del jamming: diventerà chiaro come disabilitare il sistema di comunicazione del Tomahawk nelle operazioni di combattimento“. E anche se il produttore del Tomahawk (Raytheon) riterrà i russi consapevoli dei difetti dei propri missili per gli aggiornamenti futuri, ci vorranno anni se non decenni per rimpiazzare le migliaia di missili già schierati.

Traduzione di Alessandro Lattanzio.

Fonte estera: https://sputniknews.com

Fonte: http://aurorasito.altervista.org

 

 

 

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