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La società di Redmond, Microsoft Corporation, lo scorso 29 luglio 2015 ha lanciato Windows 10. Il sistema operativo è stato presentato in diverse versioni: Home, Pro, Mobile, Enterprise e Mobile Enterprise, Education IoT. A poco più di un anno dal rilascio pubblico, la direttiva del DoD (Department of Defense) spinge verso una veloce transizione verso Microsoft 10, imponendo la data del 31 gennaio 2017 per il raggiungimento dell'obiettivo fissato, nonostante alcune riserve da parte di alcuni settori della Difesa che ritengono che la timeline sia troppo aggressiva.

l chief information officer del DoD, Terry Halvorsen, ha commentato: “È sfidante questo obiettivo? Assolutamente si. Raggiungeremo il risultato? Penso che ci riusciremo”.

L'urgenza di effettuare la transizione a Windows 10 come Sistema Operativo standard è dovuta principalmente a motivi di sicurezza. Halvorsen ha dichiarato pubblicamente che le caratteristiche di sicurezza e le capacità di comunicazione condivisa di Azure Cloud sono le ragioni principali della sua determinazione a raggiungere l'obiettivo nel rispetto dei tempi indicati.

Uno dei problemi più sentiti per l'upgrade a Windows 10 è rappresentato dalla compatibilità con le applicazioni di business preesistenti. Il chief information officer dell'Esercito americano, lt. gen. Robert Farrell, ha sollevato a gran voce la questione.

Il problema può essere affrontato, in parte, con il rapido sviluppo della piattaforma Microsoft Dynamics. Ad esempio, DefenseReady è una suite completamente integrata che rende disponibili tutte le applicazioni mission critical e aziendali progettate per offrire una visione a 360 gradi dei requisiti, delle risorse, delle assegnazioni ed autorizzazioni di un'organizzazione. DefenseReady è costruito su Microsoft Dynamics dalla società Permuta ( http://www.permuta.com ).

L'applicazione DefenseReady aiuta le organizzazioni ad ottenere una “Common Operational Picture”, a consolidare e razionalizzare le applicazioni, disporre di approfondimenti, aggregazione di dati e visualizzazioni personalizzate. DefenseReady garantisce dati e analisi in tempo reale disponibili ai decision makers, eliminando il collo di bottiglia rappresentato dal dover impiegare numerose differenti applicazioni e amministratori per consentire un rapido processo decisionale da parte dei leaders.

Kris Lowe, direttore del Business Development di Permuta, spiega che: “Per assicurare ai nostri clienti di essere sempre al passo con le più moderne tecnologie quale Windows 10, DefenseReady è costruito e manutenuto con Microsoft Dynamics. Noi abbiamo realizzato DefenseReady per la comunità militare. Abbiamo modificato la potente piattaforma RAD e l'abbiamo allineata alla terminologia, alle best practices e ai processi di business del Dipartimento della Difesa americano, mantenendo il prodotto aggiornato. Come Microsoft aggiorna la piattaforma software sottostante, noi aggiorniamo le applicazioni di business. I nostri clienti vedono così una rapida crescita delle capacità della piattaforma senza dover sostenere le spese enormi che avrebbero dovuto sostenere con gli aggiornamenti tecnologici delle tecnologie tradizionali.”

Ryan Millet, CEO di Permuta dice che: “Duplicazione di sforzi e mancanza di forza lavoro e di visibilità dei requisiti operativi possono guidare verso la confusione e perdita di tempo e risorse. Soluzioni attagliate spesso richiedono enormi sforzi, lunghi tempi di implementazione e tempo per l'addestramento, senza avere garanzia alcuna sulla possibilità di integrazione tra le nuove soluzioni e i precedenti sistemi. DefenseReady, invece, fornisce una soluzione omnicomprensiva per ottimizzare il processo informativo, aumentare la collaborazione e facilitare la capacità del personale, a tutti i livelli, di rimanere concentrati sulla missione.”

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

Microsoft ha annunciato il nuovo programma di rinnovo del parco PC del Ministero della Difesa italiano, che doterà i suoi dipendenti di Windows 10; obiettivo garantire maggior produttività e sicurezza, e contenere i costi della manutenzione.

Secondo le ricerche di Microsoft Security Intelligence Report eseguite nel 2015, in Italia abbiamo un tasso di attacchi e infezioni informatiche superiore alla media mondiale. Solo nell'ultimo anno i crimini informatici sono saliti del 30 per cento, mentre gli attacchi ransomware del 135 per cento. La maggior sicurezza di Windows 10 consentirà di ridurre le spese di manutenzione dei sistemi e la fuga di dati.

Questo il commento del Capitano di Vascello Maurizio La Puca, del Comando Interforze Operazioni Cibernetiche presso lo Stato Maggiore del Ministero della Difesa:
"All’interno del Ministero della Difesa abbiamo storicamente puntato sull’innovazione tecnologica, sulla sicurezza delle infrastrutture informatiche e sulla formazione del personale, in linea con la nostra necessità di avere un altissimo livello di protezione, non solo dei nostri sistemi ma anche delle informazioni che gestiamo. Abbiamo scelto di adottare Windows 10 come elemento strategico per la nostra organizzazione, perché è il sistema operativo che ci permette di ottenere non solo un alto standard di protezione ma, anche un’esperienza d’uso semplice e personalizzata. In un momento storico particolarmente delicato come quello attuale, in cui la caratteristica ibrida della minaccia richiede la massima attenzione, implementare tecnologie che sono indirizzate a rendere più sicuro l’ambiente di lavoro è, per noi, un target primario. L’adozione diffusa di Windows 10 ci permetterà, da subito, di poter svolgere in modo più efficace i nostri compiti di Protezione e Controllo, mettendoci a disposizione strumenti importanti su cui far crescere la postura di sicurezza di buona parte dei nostri sistemi informatici."

Un altro colpo importante per Microsoft, dopo l'accordo di oltre 4 milioni di PC siglato con il Ministero della Difesa statunitense a inizio anno. Simonetta Moreschini, direttrice della Pubblica Amministrazione di Microsoft Italia, ha commentato così:
"La Cybersecurity rappresenta un imperativo per un ente preposto alla tutela e alla sicurezza del Paese come il Ministero della Difesa. Basti pensare che le cyber aggressioni alle infrastrutture critiche in Italia sono in crescita come emerge dall’ultimo rapporto Clusit che ne ha rivelato un incremento del 154% nel 2015 rispetto al 2014. Dotarsi di strumenti tecnologici avanzati in grado di offrire funzionalità di protezione delle identità digitali, dei sistemi e dei dati è strategico e siamo certi che Windows 10 possa rappresentare la risposta giusta alle esigenze del Ministero della Difesa."

Fonte: http://windows.hdblog.it

 


 

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