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La Russia ha pubblicato il piano per schierare i missili Iskander alla sua frontiera occidentale – nella regione di Kaliningrad o nei territori dei paesi confinanti, ma il processo per sondare la reazione di Washington è chiaramente troppo lungo. In politica, non saper apprezzare l’importanza dell’azione rapida crea sempre problemi, la situazione di cui sopra ne è un esempio lampante. Gli Iskander sono un’arma straordinariamente potente, ma sembra che Mosca rischi di giocare la carta come elemento secondario nel gioco diplomatico. Si ha l’impressione che la minaccia di dispiegare i missili nella regione di Kaliningrad, sia stata trasmessa troppo a lungo affinché la NATO nel suo complesso, o anche per la Polonia e la Repubblica Ceca, la prendano sul serio.

Qui sopra potete vedere il raggio d'azione stimato dei missili Iskander che saranno installati nell'enclave di Kaliningrad.

Se questo è il caso e la potente arma è svalutata a causa della evidente mancanza di volontà di usarla, l’avversario ha motivo di ritenere che la minaccia sia inesistente. In altre parole, la NATO si sente libera espandersi a est, in linea con la sua strategia, e di disprezzare le obiezioni della Russia come verbosità.

Recentemente, il ministro russo della Difesa e veemente fautore della riforma dell’esercito, A. Serdjukov, ha involontariamente contribuito alla decisione della NATO di farsi strada nello spazio geopolitico post-sovietico. Ha detto in Finlandia, il 19 febbraio, che se l’Europa non pone rischi alla Russia, non ci saranno Iskander nella regione di Kaliningrad – e sarebbero dispiegati solo se emergessero delle minacce.

Che cosa significa il ‘se’ di Serdjukov? La questione è di quali nuove minacce, provenienti da Occidente, il ministro della difesa russa abbia bisogno per muoversi. Gli Stati Uniti hanno affermato, con estrema chiarezza, che le infrastrutture della loro difesa anti-missilistica dovrebbero essere localizzate in Polonia, Romania e Bulgaria. Altri paesi – Georgia e Turchia – potrebbero ospitarle in futuro. E non basta? Dobbiamo aspettarne altre? Le minacce sono elencate dalla dottrina militare ufficiale della Russia. Washington spiega audacemente che i piani per i siti dello scudo antimissile, in prossimità dei confini della Russia, sono volti a neutralizzare la minaccia posta dai missili della Corea del Nord e dell’Iran. Gli autori di tali “spiegazioni” devono voler prendere in giro la Russia.

M. Deljagin e V. Shejanov hanno mostrato la follia della suddetta “mentalità difensiva“, che anticipava pigramente le nuove minacce, nel loro ‘The World Upside Down’. Discernono le potenziali minacce nel mondo che li circonda, ma trascurano completamente le opportunità di collegarle. Il mancato superamento dell’eredità della sconfitta nella guerra fredda e dell’inefficienza degli ultimi vent’anni, alimenta la “mentalità difensiva” tra i leader russi, condannando il paese a nuove sconfitte.

Il gen. L. Ivashov ha scritto che l’attuale dottrina militare della Russia, la riforma militare e le proposte di controllo delle armi strategiche non sono sincronizzate e, inoltre, sono in disaccordo su una serie di questioni importanti. Non è questa la premessa di una prossima nuova sconfitta?

Si potrebbe chiedere come gli Iskander potrebbero alleviare lo stato attuale degli affari militari della Russia? Di seguito proviamo a rispondere a tale domanda.

L’Iskander (nome in codice NATO SS-26 Stone) è un sistema mobile per missili balistici tattici di nuova generazione, superiore agli altri due analoghi sistemi missilistici russi (Scud-B, Tochka-U) e stranieri (Lance, ATACMS, Pluton, ecc ). Progettato dal Machine Kolomna-Building Design Bureau, l’Iskander è costruito per sopprimere le posizioni di tiro, i sistemi di difesa anti-aerea e anti-missile, gli aerei a terra negli aeroporti, i sistemi di comunicazione e di controllo e le infrastrutture civili. La tecnologia stealth è impiegata negli Iskander, che li rende invisibili ai radar. L’Iskander esegue manovre evasive ed è immune alle intercettazioni. Può essere lanciato di notte ed è in grado di colpire bersagli mobili con una precisione di 2m. Al momento, nessun altro sistema missilistico al mondo vanta una simile serie di capacità. L’Iskander può essere utilizzato in combattimento per 16 ore filate, ed è equivalente alle armi nucleari per le sue potenzialità globali.

Se la decisione di schierare gli Iskander nella regione di Kaliningrad fosse stata effettivamente concretizzata quando il presidente russo D. Medvedev la citò per la prima volta, e discreti preparativi per l’invio dei missili verso l’enclave russa fossero iniziati (a prescindere dalla situazione della difesa anti-missile degli Stati Uniti), ora Mosca non dovrebbe preoccuparsi di rispondere al piano Usa per le basi dei missili intercettori in Romania e Bulgaria. E’ chiaro che i rapporti di partenariato e di rispetto reciproco tra Europa e Russia, che si collocano in cima alla lista delle priorità di Mosca, ne potrebbero soltanto uscire rafforzati.

Per fortuna, non è ancora tardi. C’è ancora la possibilità che gli Iskander servano da garanzia per una convivenza normale tra la Russia e l’Europa atlantista.

Fonte: http://www.eurasia-rivista.org

 

 

Il sistema d'arma 9M72 Iskander (nome in codice NATO SS-26 Stone) è un nuovo missile balistico tattico (SRBM) prodotto in Russia, a corta gittata quasi-balistica, con la dichiarata intenzione di sostituire lo SS-1 Scud, dopo che l'SS-23 Spider è stato radiato a causa delle restrizioni poste dagli accordi del disarmo.

Caratteristiche.
È dotato di combustibile solido e lo si reputa efficace sia come capacità di eludere le difese anti-missile, che come gittata e carico, ma le versioni export hanno una portata di 270 km, mentre per le F.A. russe vi è il modello aggiunto di "tender", un booster che lo porta a 415 km di gittata. Missile molto preciso (10 m di CEP per la versione M, 30 m di CEP per la Export), grazie alla guida GPS e quella terminale optoelettronica, ha buone capacità di eludere i missili SAM (come il missile Patriot), come già accadeva con il SS-21 e l'SS-23. In volo, il missile segue una traiettoria non puramente balistica, che include caratteristiche come violente manovre nella fase terminale di volo, ed il rilascio di inganni. Il missile Iskander non lascia mai l'atmosfera dal momento che segue una traiettoria relativamente piatta.

Storia del suo utilizzo.
La Russia ha annunciato nel 2008 che contempla la possibilità di posizionare reggimenti di questi missili nella vicina Bielorussia e/o in Siria, come risposta ai piani di dislocazione di missili difensivi THAAD nell'Europa orientale. Sembra che nell'agosto 2008 la Russia abbia lanciato i missili Iskander contro oleodotti, contro Tiblisi, la capitale della Georgia, e contro il porto di Poti, in seguito al conflitto insorto per le province dell'Abcasia e dell'Ossezia.

Versatilità d'impiego.
Il sistema viene inteso per l'uso con testata da guerra convenzionale, per la distruzione di obiettivi "paganti", difficili da colpire con l'aviazione o con i carri armati, ma di piccola area, come:
* Sistemi di artiglieria a lungo raggio, sia antiaerei che contro-suolo (sistemi missilistici, lanciatori di missili MLRS, pezzi di artiglieria a lunga gittata);
* Sistemi di difesa antiaerea e antimissile, specialmente quelli localizzati in postazioni relativamente fisse;
* Basi aeree sia dell' ala-fissa che quella rotante (elicotteri);
* Postazioni radar e antiaeree (come alternativa meno costosa ai missili anti-radiazione, tipo AGM-88 HARM e altri)
* Postazioni di comando e nodi di comunicazione;
* Installazioni civili di importanza critica (Ponti ferroviari, cavalcavia tra due autostrade; generatori elettrici, elettrodotti, oleodotti e gasdotti)
* Qualsiasi altro bersaglio di importanza vitale e piccola area.

Vantaggi.
Il sistema missilistico Iskander assicura:
* Alta probabilità di compiere la missione di artiglieria, in ambienti ostili, dotati di buone contromisure elettroniche (come disturbatori del segnale GPS, radar e missili antiaerei);
* Alta probabilità funzionamento del missile, senza disfunzioni durante la preparazione al lancio e il volo;
* Calcolo automatico della traiettoria di volo (angoli di lancio, tempi di accensione del razzo, correzioni in risposta ai venti, manovre terminali evasive) e inserimento automatico della missione di volo nel computer del razzo da parte dei dispositivi del lanciatore;
* Alta manovrabilità tattica e mobilità strategica (trasportabile da aerei intercontinentali) grazie alla leggerezza che lo rende trasportabile da molti tipi di vettore;
* Lungo periodo di operatività tra le soste di manutenzione e facilità di operazione.

Versioni.
* Iskander-M – versione destinata alle forze armate russe. Gittata: ~400 Km con potenziale per la futura estensione della gittata.
* Iskander-E – versione per l'export, a propellente solido a singolo stadio, con testata tele-guidata 9M723K1 non separabile, specialmente progettata per rispettare le restrizioni MTCR. Gittata: ~280 km.

Costo: $4,750,000
Peso: 4.615 kg (versione M)
Lunghezza: 7,28 m
Altezza: 1,5 m
Diametro: 0,914 m
Gittata: 415 km (versione M)
Velocità massima: oltre 7000 km/h
Motore: razzo a propellente solido
Testata: singola da 800 kg
Esplosivo: HE, frammentazione, chimica, nucleare
Impiego: terrestre, da rampa mobile stradale
Sistema di guida: inerziale, GLONASS/GPS, optoelettronica terminale
Costruttore: Kolomna KBN
Impostazione: metà anni novanta

Fonte: http://it.wikipedia.org

 

 

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