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L’incrociatore portaerei pesante a propulsione nucleare diventerà un elemento importantissimo della sicurezza della Russia sui mari. La Commissione militar-industriale ha comunicato che la portaerei sarà inclusa nella composizione della Marina da guerra entro il 2020.

 

 

Secondo il concetto dei progettisti la portaerei combinerà in sé le caratteristiche di una nave di comando e di un potente mezzo d’assalto, mentre per le attrezzature di bordo sarà molto superiore rispetto agli analoghi esistenti nel mondo.

L’esigenza principale verso tale nave è la capacità di operare in diversi ambienti, e cioè colpire bersagli aerei, terrestri, marittimi e persino spaziali. Ciò sarà possibile grazie ad una stretta interazione della portaerei con il gruppo orbitale.

Attualmente nella composizione della Marina da guerra russa c’è un solo incrociatore portaerei pesante. È la nave “Admiral Kuznetzov” che fa parte della Flotta del Nord. Entro il 2020 deve essere modernizzata. Si parla da tempo della necessità di creare nuovi gruppi di portaerei, racconta a La Voce della Russia Ivan Konovalov, direttore del Centro per lo studio della congiuntura strategica:

“Esisteva un’incomprensione in merito tra la Corporation navalmeccanica unificata e il Ministero della Difesa. Alla fine questa incomprensione è stata superata dopo che i dirigenti del paese hanno dichiarato la necessità di creare gruppi di portaerei. Visto che abbiamo quattro flotte, tali gruppi saranno quattro”.

Il 23 novembre il comandante delle Forze navali della Russia, l’ammiraglio Viktor Cirkov, ha dihiarato che lo studio del progetto della portaerei deve essere concluso entro il 2020. I relativi fondi sono stati già stanziati. I requisiti della futura nave sono: un’autonomia di navigazione praticamente illimitata grazie ai reattori nucleari installati, la capacità di operare in tutte le condizioni meteorologiche e un’elevata resistenza combattiva.

Alla nuova nave vengono assegnate non solo queste funzioni, sottolinea Andrej Frolov, direttore dell’edizione “Eksport vooruženij” (Export di armamenti):

“Svolge anche una funzuione simbolica: una portaerei nella composizione della flotta russa dimostra che la Russia pretende ad una delle posizioni princiali come potenza marittima. E, ovviamente, la portaerei è necessaria per garantire la stabilità dei gruppi navali assicurando agli stessi e ai sottomarini una copertura dall’aria. Può fornire la copertura anche ai reparti di fanteria marittima impegnati in operazioni in zone remote”.

Oltre all’incrociatore, del gruppo portaerei d’assalto fanno parte come minimo sei navi da guerra e uno o due sottomarini. La stazza della portaerei sarà di oltre 50.000 tonnellate, cioè superiore a quella di “Admiral Kuznetsov” ma inferiore rispetto ai moderni analoghi americani. La nave russa potrà ospitare circa 80 aerei di bordo. Il progetto viene studiato da alcuni istituti navalmeccanici ed uffici di progettazione. Il lavoro deve essere ultimato entro il 2018. Dopo di che sarà subito avviata la costruzione della portaerei.

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

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