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Il 2013 sarà l'anno che vedrà il varo della USS Zumwalt, considerata la nave da guerra più sofisticata del mondo. Il vascello sarà operativo entro la fine del 2016, e rappresenterà una vera rivoluzione nel mondo dei cacciatorpedinieri. Viene definita "cacciatorpediniere" qualunque nave da guerra veloce e maneggevole, utilizzata genericamente per la scorta di vascelli più imponenti e difficili da manovrare, o come gruppo di battaglia sul mare.

 

 

I cacciatorpedinieri di classe Arleigh Burke, ad esempio, sono lunghi 155 metri, possono superare agevolmente i 30 nodi (oltre 50 km/h), e hanno un'autonomia superiore alle 4.000 miglia nautiche a velocità di crociera.

Ma la USS Zumwalt non è un cacciatorpediniere tradizionale, tanto da essersi meritata una categoria a parte (nuova classe "Zumwalt"): sarà più lunga di 30 metri rispetto ad ogni altra nave della stessa categoria, e avrà un profilo stealth, oltre ad una vasta gamma di gadgets tecnologici tali da garantire la supremazia militare in determinate scenari bellici.

La USS Zumwalt è stata concepita come una nave in grado di colpire bersagli terrestri senza essere avvistata, o rientrare nel raggio delle armi difensive del nemico. Può scatenare una devastante potenza di fuoco per centinaia di chilometri nell'entroterra, supportando la fanteria, lo sbarco di mezzi anfibi, o distruggendo le difese aeree nemiche.

I cacciatorpedinieri tradizionali creano un'ampia traccia radar per via del loro stesso profilo: la serie di torrette, di armi e di "alberi" creano un'eco perfettamente distinguibile da qualunque strumento passivo di difesa, situazione non ideale per un attacco a sorpresa.

La USS Zumwalt, sebbene sia più grande del 40% rispetto ai cacciatorpedinieri di classe Arleigh Burke, lascia una traccia radar 50 volte inferiore ad un normale cacciatorpediniere, l'equivalente dell'impronta che lascerebbe un piccolo peschereccio.

Il profilo della nave, inoltre, è affusolato, per diminuire le increspature nell'acqua causate dal movimento di un mezzo di queste dimensioni ed essere meno visibile dall'alto.
In aggiunta, i sistemi di riduzione del rumore rendono il suono prodotto dai motori del tutto simile a quello di un sottomarino americano di classe Los Angeles.

La USS Zumwalt può navigare in acque molto basse, fino a 10 metri di profondità, scandagliando il fondale a colpi di sonar alla ricerca di pericoli.

La nave è dotate di un sistema computerizzato in grado di controllare ogni aspetto della gestione delle armi a bordo. Le torrette da 155 millimetri spareranno proiettili dotati di GPS e capaci di aggiustare la loro traiettoria in volo; il sistema missilistico di difesa, invece, sarà composto da batterie di missili SM-2, Tomahawks e torpedo per sottomarini, ospitati in un apposito magazzino delle munizioni gestito interamente dal software di bordo.

I proiettili intelligenti della Zumwalt, definiti Long Range Land Attack Projectile, sono a tutti gli effetti dei razzi in miniatura: trasportano 11 kg di esplosivo, e hanno un margine di errore circolare di 50 metri ad una distanza di 154 km. La nave potrà trasportarne fino a 750 all'interno della stiva munizioni automatizzata.

La USS Zumwalt produrrà molta più energia di quanto effettivamente ne consumi: sarà alimentata da quattro turbine a gas in grado di produrre 78 megawatt di elettricità, circa 10 volte la quantità disponibile ad un cacciatorpediniere tradizionale. I motori spingeranno la Zumwalt ad oltre 30 nodi, ma a velocità di crociera il consumo di elettricità sarà ridotto a solo 1/4 del totale prodotto.

La nave ha un sistema robotico e computerizzato così sofisticato da poter essere manovrata da un equipaggio di sole 146 persone, circa la metà di un grosso cacciatorpediniere tradizionale di ultima generazione.

Ma la USS Zumwalt non sembra essere esente da problemi: il profilo dello scafo è adatto alla navigazione in acque vicine alla costa, e non in mare aperto. Potrebbe capovolgersi nel caso di grosse onde provenienti da poppa.

I costi, inoltre, sono velocemente aumentati per un cambio di strategia: attualmente, gli USA stanno convogliando parte della loro flotta nel bel mezzo del Pacifico, e la USS Zumwalt non ha le caratteristiche ideali per uno scontro in mare aperto. La Marina ha quindi deciso di acquistare solo 3 dei 32 vascelli inizialmente prenotati, con costi di produzione di 1 miliardo di dollari superiori rispetto al previsto (escludendo i quasi 10 miliardi di ricerca e sviluppo).

Fonte estera: http://www.popsci.com

Fonte italiana: http://www.ditadifulmine.com

 

 

La nave più potente mai realizzata dall’uomo entrerà in servizio attivo entro il prossimo ottobre. E’ questa la conferma della US Navy e dalla General Dynamics Bath Iron Works per la USS Zumwalt, cacciatorpediniere in grado di ingaggiare bersagli a cento miglia di distanza con cannoni elettromagnetici e con una segnatura cosi ridotta da apparire sui radar con le dimensioni di un peschereccio.

La capofila della classe Zumwalt, è ormai nella fase finale delle prove in mare. Entro la prossima estate si svolgerà l'ispezione della Marina. Se quest'ultima dovesse concludersi senza inconvenienti, inizieranno le prove di accettazione in mare. Superata anche questa fase, il più grande e potente cacciatorpediniere multiruolo della Marina degli Stati Uniti mai costruito, entrerà in servizio entro i primi di ottobre.

Il costo dell’intero programma è di 23 miliardi dollari. Il costo totale degli appalti per le tre navi è stimato in 13,2 miliardi dollari, circa 4,4 miliardi dollari a battello. La seconda nave, la Michael Monsoor, sarà consegnata nel novembre del prossimo anno, a pochi mesi di ritardo dalla timeline originale. La decisione è stata assunta a causa della complessità del progetto per la classe definita come la più potente del mondo. La terza e ultima nave della classe, la Lyndon B. Johnson, sarà consegnata nel dicembre del 2018.

Il più potente cacciatorpediniere multiruolo della Marina degli Stati Uniti mai costruito, è stato pensato, progettato ed armato per la guerra del futuro ad un costo esorbitante: 4,4 miliardi dollari a battello, circa tre volte il costo di un cacciatorpediniere attuale per un costo totale di 13,2 miliardi di dollari per tre navi (sulle 32 previste inizialmente). Dal 2009 al 2015, il costo di ogni singolo battello è aumentato del 34,4%.

Sarebbe opportuno rilevare che ogni cosa sulle Zumwalt è unica nel suo genere. Il suo profilo stealth per esempio, dovrebbe renderela invisibile ai radar nemici. Nonostante sia il 40% più grande di un Arleigh Burke, ha una Rcs (Radar Cross-Section) di un peschereccio.

Il cacciatorpediniere Zumwalt reintroduce la campanatura: la larghezza massima della nave è sulla linea di galleggiamento, mentre procedendo verso l’alto lo scafo inizia a restringersi. La sua inusuale carena poi, è stata progettata con tecnologia a penetrazione d'onda o wave-piercing per una velocità massima di 30 nodi (56 km/h).

E' stata progettata per riversare una devastante capacità di fuoco anche se colpita gravemente. La classe Zumwalt è armata con ottanta missili da crociera Tomahawk (dislocati su vari pod Vls Mk 57 avanzati, lungo tutta la nave in modo da non perdere la capacità missilistica anche se colpiti), due cannoni Ags da 155 mm, due da 57 mm e batterie di Sea Sparrow evoluti.

Il sistema Gun Advanced o Ags merita un discorso a parte. Spara proiettili-razzo di undici chili, con un margine di errore (Cep) di 50 metri, ad una distanza massima di 154 km. Ogni unità avrà una capacità di 750 proiettili. La canna dell’Ags è raffreddata ad acqua per evitare il surriscaldamento, mentre la cadenza di fuoco è di dieci colpi al minuto per arma. La potenza di fuoco combinata di un paio di torrette conferirebbe ad ogni cacciatorpediniere classe Zumwalt una potenza di fuoco pari a dodici cannoni da campo M198.

Le Zumwalt saranno equipaggiate con sistemi difensivi laser progettati per abbattere droni ed aerei nemici e cannoni elettromagnetici in grado di sparare proiettili a velocità ipersonica. Secondo la Marina USA, la tecnologia laser è stata progettata per eliminare le minacce asimmetriche come droni, piccoli aerei e motoscafi: tutte potenziali minacce per le navi da guerra presenti nel Golfo Persico.

I cannoni elettromagnetici sono già stati testati. Parliamo di proiettili al tungsteno che raggiungono il bersaglio con una velocità pari a sette volte quella del suono, per una potenza superiore (ad un costo nettamente inferiore) ad un missile Tomahawk. Questo armamento conferirà alle Zumwalt il ruolo di “true warfighter game changer”.

A bordo troveranno spazio due elicotteri Sh-60/ Seahawk (Lamps Mk III) per l’anti-submarine warfare e tre Mq-8 Fire Scout, elicotteri non-pilotati sviluppati per la ricognizione armata. Le dimensioni della nave e la centrale elettrica in grado di produrre 78 megawatt di energia elettrica - sufficiente per alimentare 78 mila abitazioni - ne fanno una piattaforma ideale per le armi del futuro come il cannone elettromagnetico.

Le navi da quindicimila tonnellate hanno un margine di crescita del 10%, pari ad ulteriori 1500 tonnellate di tecnologia futura da implementare nel sistema senza alterare le prestazioni del battello.

Il grado di automazione raggiunto infine, sarebbe così elevato che per condurre la nave basterà un equipaggio di 158 membri, la metà di quelli richiesti per l’attuale generazione di cacciatorpediniere (una vita operativa di 35 anni potrebbe far risparmiare ai contribuenti 280 milioni dollari per nave).

Le Zumwalt rappresentano il punto di rottura tra il passato ed i nuovi scenari da guerra del futuro. Così come per l'F-22, unico caccia al mondo per cui è stato coniato il termine dominio aereo, anche le Zumwalt si fregiano di tale appellativo. Il suo armamento elettromagnetico dovrebbe metterla in grado di imporre il dominio su qualunque mare e contro qualsiasi nemico. Il nome di battaglia delle Zumwalt è "Silver Bullet", proiettile d’argento.

Il maestoso quanto irrealizzabile programma Zumwalt era stato concepito per una flotta di 32 navi ridotte definitivamente a tre. La perdita di economie di scala ha fatto salire il costo delle singole navi. La classe Zumwalt introdurrà i pattugliamenti ombra. Considerando l’investimento e la potenza di fuoco, ogni Zumwalt meriterebbe un gruppo da battaglia indipendente così come avviene per le portaerei. Le altre piattaforme, però, annullerebbero il vantaggio tattico di un vettore a bassa osservabilità. Ecco che allora la classe Zumwalt potrebbe essere la prima unità ad essere scortata soltanto da sottomarini d’attacco.

Inizialmente, la USS Zumwalt sarà integrata in un gruppo da battaglia di una portaerei. Successivamente, le Zumwalt inizieranno i pattugliamenti ombra.

di Franco Iacch - 17/05/16

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

 

 

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