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Le Forze Armate della Russia hanno ricevuto più di 1200 velivoli nuovi o modernizzati negli ultimi tre anni, affermava il Viceministro della Difesa russo Jurij Borisov a una conferenza sull’industria aeronautica russa, secondo la TASS. “Senza dubbio, l’industria aeronautica nazionale ha raggiunto ottime prestazioni oggi, e il coinvolgimento del Ministero della Difesa russo vi ha giocato un ruolo significativo. Negli ultimi tre anni, 2013-2015, abbiamo ricevuto da voi 250 nuovi aerei, 300 nuovi elicotteri e 700 aerei hanno avuto ampia modernizzazione con gli aggiornamenti”, affermava Borisov nel suo discorso.

Gli aeromobili nuovi e modernizzati includono i bombardieri Sukhoj Su-34, gli aerei multiruolo Su-30SM e da combattimento Su-35S, MiG-29SMT, MiG-35, gli aerei da addestramento avanzato/caccia leggeri Jakovlev Jak-130 ed aerei da trasporto Iljushin Il-76MD-90. Gli elicotteri nuovi o aggiornati comprendono gli elicotteri d’attacco Kamov Ka-52 e Mil Mi-28N, gli elicotteri d’assalto Mi-8AMTSh, gli elicotteri da combattimento Mi-35 e gli elicotteri leggeri Ka-226. Le Forze Armate russe riceveranno anche l’aggiornata flotta di 15 bombardieri strategici supersonici a lungo raggio Tupolev Tu-160M2 entro il 2019. Inoltre, la Russia prevede di acquisire 50 nuovi Tu-160M2, con 3 nuovi bombardieri adottati dalle Forze Armate ogni anno dal 2023. Il Su-30SM è diventato il pilastro della potenza aerea russa, con il recente ordine di altri 30 caccia di 4.ta++ generazione che dovrebbero entrare in servizio nelle Forze Aerospaziali russe alla fine del 2018. (L’Aeronautica russa si è fusa con le Forze di Difesa aerospaziale russe nell’agosto 2015). I recenti problemi finanziari della Russia hanno solo marginalmente influenzato il programma d’armamento dello Stato 2011-2020 e ammodernamento e aggiornamenti continueranno anche se a un ritmo più lento nei prossimi anni. Tuttavia, come già riferito, il governo russo, a lungo andare, non può permettersi le spese militari viste nel 2014 e 2015: “L’unico modo per la Russia di finanziare attualmente la crescente spesa militare è attingere al fondo di riserva del Paese, il denaro che il Cremlino ha messo da parte negli ultimi anni, quando i prezzi del petrolio erano alti, allo scopo di attutire gli urti economici. Con l’aiuto del fondo di riserva, pari a circa il 6 per cento del PIL del Paese, la Russia potrebbe mantenere un deficit del 3,7 per cento per due anni (…)”. Nel settembre 2015, il generale dell’US Air Force Frank Gorenc, comandante delle Forze aeree degli Stati Uniti in Europa e Africa, affermava che la superiorità aerea della NATO rispetto ai militari russi svanisce. “Il vantaggio che avevamo in cielo, posso dirlo onestamente, si riduce non solo rispetto agli aerei che producono, ma cosa più allarmante è la capacità di creare aree d’interdizione e negazione (A2/AD) molto ben difese“, aveva detto Gorenc.

Franz-Stefan Gady, "The Diplomat" del 18/4/2016 – Russia Insider

 

 

La fanteria aeroportata si prepara a nuove missioni.

Nessun paese ha fatto di più per lo sviluppo delle Forze Aviotrasportate della Russia. Erano parte integrante della dottrina della battaglia in profondità sviluppata negli anni ’30, e già nel 1936 le grandi manovre dell’Armata Rossa nei pressi di Kiev furono caratterizzate dal lancio di una brigata aeroportata. Queste unità continuarono a combattere con distinzione nella Grande Guerra Patriottica, di solito come fanteria. Tuttavia, parteciparono ad una serie di operazioni aviotrasportate contro i tedeschi, anche se il più ampio uso sovietico delle forze aviotrasportate fu contro il Giappone durante l’Operazione Tempesta. nell’estate 1945 in Manciuria. Dopo la guerra, le forze aviotrasportate, o VDV, divennero un ramo indipendente delle Forze Armate sotto il comando del leggendario Generale Margelov, sviluppando una sofisticata dottrina ed attrezzature che non avevano equivalenti in alcun’altra parte del mondo. La fine della guerra fredda non ridusse l’importanza delle VDV. Piuttosto il contrario: con la fine del mondo bipolare, la riduzione delle dimensioni delle forze convenzionali e l’emergere di nuove minacce sotto forma di fondamentalismo sunnita e guerre ibride, l’importanza strategica delle unità aviotrasportate aumentava. Dato che ogni guerra futura sarà caratterizzata da fronti fluidi e fianchi aperti, la capacità di aerotrasportare o aviolanciare una brigata meccanizzata leggera o anche una divisione in un punto cruciale del teatro di guerra può avere un ruolo decisivo per l’esito delle operazioni. Inoltre, le VDV non sono solo una forza tattica, ma anche strategica. Sono ideali per le cosiddette operazioni di primo colpo anticipando le mosse del nemico, e possono essere impiegate in qualsiasi teatro operativo in cui gli interessi delle grandi potenze si scontrano, la sovranità è limitata o inesistente, e vi è assenza di ordine. Tali zone contestate includono Artico e Medio Oriente, dove vi sono ampie zone non soggette a sovranità di uno Stato. In futuro si potranno includere anche Ucraina, che affronta la netta prospettiva del fallimento dello Stato, Transcaucasia, i cui Paesi affrontano gravi problemi interni, e anche Asia centrale che dovrà affrontare una sovversione diffondersi dal nord dell’Afghanistan. Le VDV hanno un ruolo nel confronto in corso, ma ancora abbastanza controllato, con la NATO. Le piccole dimensioni dei tre stati baltici, indicano che questi membri della NATO potrebbero essere invasi e paralizzati in poche ore da unità aeroportate o eliportate, molto prima che un qualsiasi aiuto estero possa arrivare. Tenere sotto tiro gli stati baltici è una componente significativa della deterrenza convenzionale della Russia. Con queste missioni operative e strategiche le VDV avviano risanamento ed espansione. Mentre nel 2014 gli effettivi nelle VDV era di 36.000 soldati, l’anno dopo erano 46.000, ed entro il 2018 saranno 72.000. A quel punto le VDV avranno cinque divisioni, 7.ma, 76.ma, 98.ma, 104.ma e 106.ma, ciascuna con tre reggimenti paracadutisti, 1 reggimento di artiglieria e 8 mila soldati ciascuna, e 5 brigate d’assalto aereo. Considerando che le divisioni sono destinate soprattutto alle operazioni strategiche a lungo raggio, le brigate d’assalto aereo eliportate sarebbero utilizzate principalmente per sostenere le operazioni delle forze di terra occupando punti fondamentali per favorire l’avanzata di unità alleate o colpire le difese nemiche operando al tergo o ai fianchi delle forze nemiche. L’estensione numerica è accompagnata dall’ammodernamento degli equipaggiamenti. Il veicolo da combattimento per la fanteria aviotrasportata BMD-4M non ha equivalenti al mondo, ad eccezione della Cina che si basa su progetti russi. Nei prossimi anni le VDV riceveranno numerosi cacciacarri 2S25SDM-1 Sprut, carri armati leggeri armati con un cannone da 125mm, obici semoventi aviolanciati Zauralets-D da 122mm e vari veicoli di supporto. Le VDV riceveranno anche un numero imprecisato di carri armati T-72B3 per dare alle unità aeroportate blindati pesanti. Né la componente aerea viene trascurata. Oltre al programma di modernizzazione della flotta di Il-76, le Forze Aerospaziali russe hanno lanciato un programma per sviluppare il PAK-TA, il velivolo da trasporto aereo pesante di nuova generazione. Resta da vedere dove e come verranno utilizzate le VDV. Idealmente, però, non potranno mai vedere i combattimenti. Il fatto stesso della loro esistenza è un fattore da considerare per ogni altra grande potenza, e potrebbe bastare a dissuaderle dal perseguire politiche che comporterebbero l’intervento della fanteria aeroportata.

J.Hawk, Daniel Deiss, Edwin Watson. "South Front" del 16.04.2016

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

In futuro, una flotta di aerei da trasporto pesanti potrebbe trasportare un’unità strategica di 400 carri armati ‘Armata’, con le munizioni, in qualsiasi parte del mondo, e probabilmente a velocità ipersonica, consentendo alla Russia di attuare una risposta militare globale. Secondo una nuova specifica progettuale della Commissione militare-industriale di Mosca, l’aereo da trasporto denominato PAK-TA volerà a velocità supersoniche (2.000 km/h), vanterà un impressionante carico utile di 200 tonnellate ed avrà anche un’autonomia di almeno 7.000 km. Il programma PAK-TA prevede 80 nuovi aerei cargo da costruire entro il 2024. Ciò significa che in un decennio il Comando Centrale della Russia potrà schierare un’armata corazzata operativa ovunque, riporta Expert online citando una fonte militare che ha partecipato al vertice. Uno dei principali compiti del nuovo PAK-TA è trasportare carri armati Armata e altro equipaggiamento militare su medesima piattaforma come avanzati semoventi d’artiglieria, complessi missilistici antiaerei, lanciamissili tattici, lanciarazzi multipli e veicoli da combattimento anticarro. I cargo PAK-TA saranno multiruolo con sistema di carico automatico e capacità di paracadutare materiale e personale su qualsiasi terreno. Una flotta di diverse decine di aerei cargo PAK-TA potrà trasportare 400 carri armati Armata o 900 veicoli corazzati, come il cacciacarri anfibio Sprut-SD.

 

 

“Con lo sviluppo di una rete di basi militari in Medio Oriente, America Latina e Sud-Est asiatico, che verrebbe completata nello stesso periodo (entro il 2024), è ovvio che la Russia si prepari al confronto militare su scala transcontinentale“, dice Expert Online. Una fonte che ha partecipato alla riunione conclusiva della Commissione militare-industriale ha detto di essere “scioccata” dalle esigenze dei militari. Secondo la fonte, il programma PAK-TA è in corso da diversi anni e alla fine soppianterà gli aerei da trasporto attualmente operativi. Ma una simile dichiarazione di missione globale per l’aeronautica da trasporto militare nazionale non è mai stata espressa prima. “Significa che per la prima volta abbiamo come obiettivo creare una capacità operativa per trasportare via aerea una vera e propria armata in qualsiasi luogo del pianeta“, ha detto la fonte. Ciò significa inviare una task force pari all’ex-NATO o alle truppe degli USA in Iraq, in poche ore su ogni continente. “Nel contesto della dottrina militare attuale che sfida ogni comprensione”, secondo la fonte.

 

Iljushin Il-106.

 

La specifica iniziale del PAK-TA comportava la costruzione di aerei cargo subsonici con una velocità di crociera di 900 km/h e un’autonomia moderata di 4.500 chilometri. Il programma prevede la creazione di grandi velivoli con carico che varia da 80 a 200 tonnellate, per sostituire tutti gli attuali aeromobili cargo Iljushin e Antonov. Il solo velivolo operativo con un carico comparabile è l’Antonov An-225 Mrija (250 tonnellate), ma è un aereo specifico creato appositamente per il programma della navetta spaziale sovietica Buran. L’anno scorso fu riferito che i futuri aerei cargo militari saranno sviluppati dal Complesso Iljushin Aviation, con alcuni esperti secondo cui la compagnia si baserebbe sui progetti del velivolo cargo Il-106 (80 tonnellate) che vinse una gara del governo alla fine degli anni ’80, poi abbandonato dopo il crollo dell’Unione Sovietica. Ora, con specifiche ed obiettivi ambiziosi, il PAK-TA è un vero aereo da trasporto di nuova generazione.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

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