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Gittata fino a una cinquantina di chilometri, mine da 130 kg ed esplosivi nucleari tattici: in Russia nei prossimi anni rinnoveranno il pezzo d’artiglieria più potente al mondo (il Pion) e i mortai pesanti Tyulpan. I semoventi verranno completamente riparati, se ne effettuerà la manutenzione tecnica e saranno equipaggiati con i più moderni sistemi di controllo e di puntamento. Sputnik vi racconta di più della potentissima artiglieria dell'esercito russo.

 

Il 2S7 Pion.



Una seconda vita.
A metà degli anni '90 tutti i Pion e i Tyulpan sono stati spediti nei depositi di lungo stoccaggio. Sono poi stati reimmessi in servizio dopo 20 anni per riformare le Forze armate. Negli ultimi anni nei comunicati del Ministero russo della Difesa si fa sempre più spesso riferimento ad addestramenti delle divisioni d'artiglieria con l'impiego proprio di questi armamenti. I militari grazie ai Pion e ai Tyulpan stanno nuovamente imparando a distruggere postazioni di comando nemiche nascoste, depositi sotterranei di munizioni e fortificazioni in cemento armato. Secondo i progetti del Ministero della Difesa saranno rinnovati tutti i semoventi disponibili. Prima saranno resi più rapidi e manovrabili: verranno sostituiti il cambio, i meccanismi di manovra e gli impianti di alimentazione dei mezzi. Ma la cosa più importante è che i Tyulan e i Pion saranno equipaggiati con i più moderni sistemi di comunicazione, dispositivi di controllo e avanzati sistemi automatizzati di puntamento: la preparazione al combattimento, il puntamento degli armamenti e il tiro potranno essere effettuati in modo automatizzato. Inoltre, l'equipaggio potrà orientarsi meglio sul territorio con l'ausilio di mappe elettroniche. "Ora queste apparecchiature saranno inserite nei sistemi di controllo automatico delle truppe e diventeranno uno degli elementi fondamentali del comparto di ricognizione", spiega a Sputnik l'esperto militare Aleksey Leonkov. "Grazie alle coordinate esatte del bersaglio fornite dai droni e da altri sistemi di puntamento, i Pion e i Tyulpan potranno colpire i bersagli in modo ancora più preciso. Questi semoventi d'artiglieria entreranno in funzione di concerto con i sistemi di tiro e quelli operativo-tattici". Un altro importante elemento dell'ammodernamento di questi mezzi è la difesa nucleare. Qualunque mezzo militare viene sempre costruito considerando un suo possibile impiego in una zona nuclearizzata in cui le componenti elettroniche e l'equipaggio potrebbero essere sottoposti a enormi dosi di radiazione. Nei semoventi sostituiranno i filtri, il sistema di ventilazione e verrà sigillato il più possibile il corpo centrale del mezzo in modo che questo possa agire anche in prossimità dell'epicentro di un'esplosione nucleare.

 

L'artiglieria pesante dell'esercito siriano.



Un contributo significativo.
A vere operazioni militari ha preso parte solamente il Tyulpan: in Afghanistan questo mortaio ha distrutto con successo le costruzioni di difesa e le fortificazioni dei Mujaheddin. Le granate venivano lanciate in direzione obliqua a una distanza di 9 km mentre i soldati si disponevano in ripari naturali e nelle gole sul versante opposto della montagna. La mobilità dei mezzi permetteva di cambiare velocemente posizione anche su terreni di montagna. Alla fine degli anni '90 le truppe federali hanno impiegato i Tyulpan nella campagna di Cecenia. I Pion, invece, non sono stati impiegati in conflitti armati né dall'esercito sovietico né da quello russo. Tuttavia, come ritengono gli esperti, l'artiglieria pesante non ha perso la sua attualità nonostante lo sviluppo di altre armi missilistiche altamente precise. "Il conflitto in Siria ha dimostrato che i pezzi d'artiglieria hanno contribuito significativamente al successo delle operazioni militari", osserva Leonkov. "L'aeronautica militare russa è responsabile di circa il 55% dei danni nemici: l'artiglieria del 40% e le altre truppe della restante percentuale, compresi i mezzi corazzati. Grazie all'artiglieria i soldati hanno distrutto le fortificazioni nemiche che in alcuni casi l'aviazione non era riuscita a colpire. Talvolta, però, l'artiglieria non era abbastanza potente perché i soldati avevano costruito fortificazioni molto solide. L'arsenale dei Pion e dei Tyulpan è comunque assai più solido degli altri mezzi d'artiglieria". In particolare, l'equipaggio del Tyulpan può lanciare mine esplosive sul nemico, utilizzare mine a reazione con una gittata fino a 20 km e le munizioni teleguidate Smelchak. L'arsenale è, inoltre, equipaggiato con mine antifanteria. In epoca sovietica erano state create appositamente per i Tyulpan le bombe al neutrone Fata e Smola, nonché la speciale munizione nucleare 3B11. Ma tutti questi, secondo i trattati internazionali, verranno recuperati. I produttori russi di munizioni sono pronti a creare per i Pion e i Tyulpan proiettili di nuova generazione. Aleksandr Kokchin, vice direttore generale di Tekhmash, ha comunicato che a questo fine al momento stanno ripristinando la produzione di munizioni. Dunque, vi sono progetti per la creazione di proiettili "più potenti e dotati di altre componenti esplosive". Molto probabilmente si tratta delle cosiddette munizioni intelligenti dotate di componenti esplosive teleguidate che aumentano il numero di potenziali bersagli. Le tecnologie moderne permettono anche di aumentare la gittata del proiettile. Ma anche la potenza di tiro dei Tyulpan e dei Pion è enorme. Secondo gli esperti, una mina da 130 kg lanciata da un mortaio può distruggere delle fortificazioni di cemento armato alte 12 m o il tetto di un hangar fortificato.

 

Il 2S4 Tyulpan.



Una rarità del secolo scorso.
Negli armamenti e nei depositi dell'esercito russo attualmente si trovano circa 500 mortai 2S4 Tyulpan da 240 mm. Sono stati creati utilizzando il modello del potentissimo mortaio M-240 dei tempi della Grande Guerra Patriottica alla fine degli anni '60, quando all'esercito serviva un potente sistema di semoventi. Questo veterano venne issato sul telaio perfezionato del missile terra-aria 2K11 Krug. L'equipaggio del mezzo è di 5 unità e il numero di munizioni trasportabile è di 40 mine. Il mezzo d'artiglieria Pion è coetaneo del Tyulpan. È stato concepito per colpire le retrovie, distruggere siti particolarmente importanti e munizioni nucleari nascoste in profondità, ma a distanze maggiori del Tyulpan, fino a 50 km. La scelta di munizioni per un fucile da 203 mm è leggermente inferiore: soprattutto munizioni esplosive o a reazione. Ma c'è la possibilità, oltre ai proiettili speciali nucleari, di utilizzare proiettili chimici e perforanti. I Pion e i Tyulpan sono inclusi negli armamenti di riserva del Comando Supremo dell'esercito, cioè sono impiegati solo quando serve potenza e precisione. All'estero non vi sono concorrenti dello stesso calibro di questi semoventi russi. Il rappresentante più diffuso e di calibro maggiore nei paesi occidentali è l'obice da 155 mm Paladin, largamente impiegato in tutte le operazioni militari della NATO.

Fonte: https://it.sputniknews.com

 

 

Qui sopra e qui sotto vedete immagini del 2S7 Pion.

 

 

 

 

 

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