Tra la metà degli anni Cinquanta e Ottanta, al di là della famosa cortina di ferro, l'Unione Sovietica si trovò a un passo dall'entrare in guerra contro l'altra potenza principale del blocco comunista: la Cina di Mao Zedong. Dopo la scomparsa di Stalin, il nuovo uomo al potere dell'URSS, Nikita Krushev, cercò di attuare una politica di avvicinamento con gli Stati Uniti. Con il rischio di scatenare una guerra nucleare nell'escalation a cavallo tra gli anni 56-62 (di cui famosissima è la crisi dei missili cubani) e la possibilità concreta di riappacificarsi con il blocco occidentale, il rapporto di Krushev - nel mezzo del processo di "de-stalinizzazione", con il vecchio leader cinese Mao si deteriorò a seguito di quella che gli storici hanno definito la Crisi Sino-sovietica, una serie di tensioni rigidissime che sarebbero culminate alla fine degli anni 70, non prima però di aver fatto rischiare all'URSS un conflitto (anche atomico) in Manciuria e nello Xingjiang, rispettivamente con l'incidente dell'isola di Zhenbao (1969) e l'incidente al confine di Tielieketi (1969). In questo video documentario vedremo di capire i problemi ideologici e politici che portarono a un conflitto potenzialmente fatale per il blocco sovietico e per il mondo intero, una tensione che sarebbe potuta scaturire addirittura in una nuova guerra mondiale, la terza.