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Recenti immagini satellitari hanno mostrato che le forze armate russe hanno notevolmente ampliato la pista della base aerea di Nagurskaja – la struttura principale più settentrionale dell’aeronautica militare nella regione artica. L’espansione segue un annuncio dell’inizio dell’anno secondo cui la struttura è ora operativa tutto l’anno, e arriva in un momento in cui il paese sta investendo pesantemente nel rafforzamento della propria presenza militare nella regione con il dispiegamento di una serie di nuovi sistemi d’arma avanzati specificamente adattati per la guerra aerea e le operazioni d’attacco. Tra i nuovi sistemi d’arma schierati per operare nel teatro ci sono i sistemi di difesa aerea Pantsir, Tor ed S-400, intercettori MiG-31 Foxhound e piattaforme d’attacco MiG-31K armate con missili balistici ipersonici. Si pensa che la pista sia stata estesa a circa 3,5 chilometri, da una lunghezza precedente di circa 2,5 chilometri, che aprirà a diverse nuove funzionalità per le operazioni nel teatro artico.




Soldato russo nell’Artico con sistema di difesa aereo Pantsir.



La nuova lunghezza della pista di Nagurskaja consentirà di schierare comodamente qualsiasi aereo nell’inventario russo, compresi bombardieri strategici pesanti come il Tu-160 e il Tu-95. Tuttavia, anche se la base aerea fu originariamente costruita per ospitare bombardieri strategici per operazioni contro il Nord America nei primi anni ‘50, l’autonomia dei bombardieri moderni non rende necessario lo schieramento da basi vicine all’estremo nord per tali operazioni strategiche. È più probabile che le nuove strutture ospiteranno aeromobili per operazioni tattiche – in particolare più jet MiG-31 per operazioni di attacco e intercettazione, e possibilmente cacciabombardieri pesanti Su-34. È stato riferito che un’unità di MiG-31 potrebbe essere dispiegata in modo permanente nella base, e l’espansione e il rinnovamento delle strutture rendono molto probabile la possibilità che gli aerei da combattimento siano effettivamente stazionati lì in modo permanente. Secondo quanto riferito, sono stati costruiti hangar riscaldati appositamente per i jet da combattimento e per le aerocisterne Il-78 che possono estendere il raggio di qualsiasi aereo da combattimento che operi nelle vicinanze. Secondo quanto riferito, anche i cacciabombardieri Su-34 verranno schierati a rotazione alla base.




MiG-31K Foxhound con missile balistico ipersonico Kh-47M2.



Il MiG-31BSM e il MiG-31K sono attualmente considerati i velivoli più capaci della Russia rispettivamente nei ruoli aria-aria e attacco, ed entrambi beneficiano di radar molto grandi e potenti, alta idoneità ai climi estremi e una resistenza, velocità e altitudine operativa eccezionalmente elevate. La presenza di aerocisterne potrebbe anche consentire ad altri aerei da combattimento russi come il caccia Su-30SM o il bombardiere tattico Tu-22M3M di rimpinguare molto rapidamente le forze nell’Artico in caso di conflitto, con pochi minuti per il rifornimento aereo sopra Nagurskaja che permetteranno a questi aerei di entrare in battaglia con serbatoi di carburante più pieni. Si prevede che maggiori investimenti nella base aerea come hub delle operazioni nel teatro artico saranno seguiti da segnali di un rafforzamento della capacità di difesa aerea – possibilmente compreso il dispiegamento di sistemi di fascia alta come l’S-300V4 e il BuK-M3 per la protezione contro gli aerei e gli attacchi missilistici. La Russia ha anche investito nella costruzione di nuovi aeroporti altrove nella regione artica, anche se non a nord come Nagurskaja, e nella ristrutturazione delle strutture esistenti, la maggior parte delle quali sono state costruite durante l’era sovietica.

Pubblicato su Military Watch Magazine il 25 agosto 2020.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per Saker Italia.

Fonte: http://sakeritalia.it

 

 

 

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