La Svezia sta ripristinando centinaia di bunker antiatomici per tenersi pronta in caso di un potenziale attacco russo, in relazione alla crescita della tensione nei Paesi Baltici. Lo riporta il quotidiano britannico “The Independent”.
L'agenzia svedese per la Protezione Civile (MSB) ha pianificato di verificare le condizioni di 350 bunker antiatomici civili sull'isola di Gotland, nel mar Baltico.
I bunker sono progettati per proteggere la popolazione dall'onda d'urto e dalle radiazioni di un'esposizione nucleare, così come da armi chimiche e batteriologiche.
Mats Berglund, capo dell'MSB, in un'intervista a Sveriges Radio ha dichiarato che i controlli saranno eseguiti entro la fine dell'anno.
In precedenza il direttore dell'agenzia d'intelligence svedese SAPO Andres Tornberg ha affermato che esiste una "seria e reale minaccia per la sicurezza nazionale".
Fonte: http://it.sputniknews.com
La Svezia ha deciso di aumentare il numero di rifugi nucleari presenti sul proprio territorio: secondo "The Local", il Paese attualmente conta su 65mila bunker, in grado di ospitare sette milioni di persone in caso di attacco o incidente.
Dall’ultima volta che il governo di Stoccolma ha ordinato la costruzione di nuovi rifugi sono passati 15 anni e all’inizio del 2017 la popolazione aveva raggiunto i dieci milioni di persone: il Paese ha quindi bisogno di ampliare il numero di bunker, ha raccomandato l’Agenzia svedese per la Protezione civile (MSB), la quale ha raccomandato la costruzione, nel corso di un periodo di dieci anni a partire dal 2019, di altri rifugi con spazio sufficiente per ospitare altre 50.000 persone. Il progetto dovrebbe costare due miliardi di corone, secondo la MSB. Le aree prioritarie sono Stoccolma, la contea di Norrbotten nel nordest, l’isola di Gotland e la regione di Oresund che comprende Malmoe.
I rifugi nucleari sono finanziati con i soldi dei contribuenti e progettati per proteggere la popolazione anche da altri pericoli, come un attacco di armi biologiche o una guerra più convenzionale. In tempo di pace possono essere utilizzati come siti di stoccaggio o garage.
Quanto agli altri Paesi europei, l’unico a preoccuparsi del rischio di una guerra nucleare è la Svizzera che, nonostante una popolazione decisamente inferiore rispetto a quella della Svezia, ha costruito un numero di rifugi quattro volte superiore: possono ospitare tutti gli abitanti del Paese e anche alcuni di quelli vicini.
A cura di Filomena FotiaFonte: http://www.meteoweb.eu