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La notizia è rimbalzata in questi giorni sul web ( link ): dalle profondità del Lago Ontario (il più piccolo dei cinque “grandi laghi” al confine tra Stati Uniti d’America e Canada) sarebbe riemerso il relitto di un sottomarino nazista. Testimonierebbero l’incredibile scoperta le immagini che potete vedere anche in questo articolo.

 

 

Il sottomarino sarebbe stato scoperto a fine gennaio da alcuni appassionati di immersioni, che avrebbero avvertito le autorità. A quel punto archeologi della Niagara University e subacquei della Us Coast Guard sarebbero giunti sul posto per vedere di che si trattava, scoprendo che era un sottomarino sperimentale nazista della Seconda Guerra Mondiale, l’U-Boote U-791. Il recupero sarebbe durato 30 ore ed ora si starebbe valutando tempi (si stima 2 anni) e costi (alcuni milioni di dollari) per un restauro della carcassa arrugginita dell’U-791, che potrebbe trasformarsi in un museo galleggiante.

Se tutto questo fosse vero, come è giunto e che ci faceva sul fondo del Lago Ontario l’U-791? In teoria il sottomarino avrebbe potuto salpare dal Mare del Nord, attraversare l’Atlantico, risalire il fiume San Lorenzo ed entrare nel Lago Ontario, ma perché giaceva sul fondo? E’ stato un incidente mortale o il suo equipaggio lo ha affondato dopo averlo abbandonato per poi partire ciascuno per una diversa meta finale, magari distante migliaia di chilometri? In questo caso chi c’era a bordo, forse qualche personalità del Terzo Reich e suoi tesori, in fuga dalla Germania negli ultimi giorni del conflitto?

L’ipotesi sarebbe affascinante, del resto in questi anni si sono avute segnalazioni di altri sottomarini nazisti in giro per il mondo, dall’Antartide all’America Latina. Eppure qualcosa non torna. L’U-791 era un sottomarino sperimentale di tipo V-300, in grado di trasportare un equipaggio di 25 persone, che utilizzava turbine Walter con un secondo sistema propulsivo ausiliario, sviluppando una velocità massima di 19 nodi a fronte di un peso di 655 tonnellate. La sua costruzione iniziò presso i cantieri Krupp di Kiel e avrebbe dovuto essere varato il 18 febbraio 1942, ma la costruzione venne interrotta e fu smantellato sul posto.

 

 

Potrebbe essere questa solo una versione “di comodo” che ha coperto la vera storia? Non in base alle foto mostrate. La foto dei sub, con vistosi orologi al polso e loghi “Rolex” sulla muta, appartiene alla serie “Under the Pole” di National Geografic, sponsorizzata da Rolex ( link ), mentre vascello arrugginito è quello di un sottomarino nucleare sovietico classe “Novembre”, il K-159 (che potete vedere qui: link e link ).

Varato nel 1962, il K-159 ebbe un primo incidente con rilascio di scorie nucleari nel 1965. Le riparazioni iniziarono due anni dopo e il vascello tornò in servizio attivo nel 1970, per essere infine de-commissionato nel 1989 e messo in riserva presso la base di Germikha. Preoccupati delle condizioni sempre più precarie in cui si trovavano i sottomarini ex sovietici de-commissionati, cinque paesi versarono alla Russia 200 milioni di dollari nel 2003 perché smantellasse i rottami nucleari di Germikha, evitando ulteriori contaminazioni ambientali.

 

 

Il K-159 avrebbe dovuto essere il 13esimo (su 16 vascelli) ad essere smantellato, ma il 30 agosto 2003 esso affondò causando la morte di 9 su 10 marinai che si trovavano a bordo per preparare il vascello ad essere rimorchiato fino all’impianto di smantellamento di Polarnye. Chiunque abbia utilizzato le immagini di questo sottomarino, aggiungendo con un programma di fotoritocco qualche ramo coperto di neve o altri “dettagli” per rendere più verosimile l’immagine non solo ha compiuto un falso, ma ha insultato la memoria di coloro che vi morirono a bordo:
si tratta decisamente di una bufala di pessimo gusto.

Fonte: http://www.fanwave.it

 


 

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