Quali sono gli effetti del bullismo?
Cosa succede a una persona che per giorni e giorni viene maltrattata e insultata? E che succede a una pianta bullizzata? Proprio così. Qui non si parla di un ragazzino o di un adolescente che viene maltrattato dai compagni ma di una pianta. Sentite un po’ che cosa si è inventata Ikea per spiegare ai bambini gli effetti devastanti del bullismo. A Dubai, Ikea ha lanciato un esperimento chiamato “Bullizza una pianta”. Sono state messe due piante identiche all’interno di una scuola e i bambini dovevano prendersi cura di una e trattare male l’altra. Il fine di un esperimento tanto particolare? Mostrare ai bambini quanto sia dannosa la violenza verbale e fisica. Per 30 giorni le due piante hanno ricevuto la stessa quantità di acqua, fertilizzante e luce. L’unica differenza? Il trattamento opposto riservato loro dai bambini. Se alla prima veniva riservati complimenti, carezze e paroline dolci, per l’altra c’erano solo insulti. I bambini hanno anche registrato quello che dicevano alle piante. Il risultato? Dopo 30 giorni una sprizzava di vita ed era sana e rigogliosa, l’altra invece era malata e con le foglie secche. L’esperimento è terminato il 4 maggio, nella Giornata Contro Il Bullismo. La finalità di questo “studio” si è quindi mostrata in tutta la sua evidenza: il bullismo ha effetti devastanti su chiunque. Sulle persone così come sulle piante. E se insulti e offese possono abbattere e ridurre in fin di vita una pianta pensate al male che possono fare a un bambino.
Fonte: http://www.105.net
"Bully a plant" è l’esperimento ideato da Ikea a Dubai in occasione della Giornata Contro Il Bullismo, celebrata in Medio Oriente il 4 maggio, come campagna di sensibilizzazione dei ragazzini sulla violenza verbale e fisica, un progetto che ha dimostrato in modo semplice ed efficace quanto il bullismo ed ogni altra forma di maltrattamento anche solo verbale sappiano insinuarsi sottopelle e distruggerci dall’interno. Per il progetto Ikea ha preso due piante della stessa specie e le ha posizionate in una scuola: si tratta di esemplari praticamente uguali per caratteristiche, età e trattamento botanico. Le due piantine sono state curate allo stesso modo e hanno ricevuto la stessa quantità di acqua, luce e fertilizzante. L'unica differenza sta nelle parole e nell'atteggiamento degli alunni nei loro confronti: se da un lato c'erano coccole, carezze, complimenti e parole di incoraggiamento, dall'altro solo commenti negativi, angherie, insulti e offese. I bambini dunque dovevano prendersi cura della prima pianta, rivolgendole lodi e complimenti, e trattare male la seconda, sottoponendola a continuo maltrattamento verbale. I ragazzini potevano comunicare direttamente le loro parole a ciascuna delle piante, poste in teche separate. E’ stato anche chiesto loro di registrare quello che dicevano alle piante, sia di persona che attraverso i social network, e di farlo poi “ascoltare” alle piante, in modo che le loro voci potessero essere ascoltate 24 ore su 24. Dietro di loro uno schermo spiegava le intenzioni dell’esperimento, sottolineando come anche le piante sono dotate di sensi simili a quelli degli esseri umani. Dopo 30 giorni di questo trattamento, il 4 maggio, tutti sono stati chiamati a guardare con i loro occhi le conseguenze sulle piante. I risultati erano evidenti e sbalorditivi: la prima pianta, che aveva ricevuto solo complimenti, continuava a crescere e presentava una chioma verde e rigogliosa, mentre la seconda, la pianta “bullizzata”, lottava per restare viva e appariva malata, con le foglie secche, opache e penzolanti. Quello, in sostanza, che succede a chi subisce quotidianamente atti di bullismo, verbali o fisici.
Fonte: https://www.agrpress.it