Misteriosamente in Italia sembra molto difficile sapere un'informazione che negli anni settanta era scritta sui libri di scuola delle elementari. Cercando con Google viene quasi da pensare che una manina misteriosa ha provveduto a rimuovere una notizia storica scomoda, capace di provocare riflessioni su come si puo' danneggiare irreversibilmente un ambiente se non si difendono in modo prioritario gli interessi ecologici di uno stato.
La Spagna non e' sempre stata cosi' arida come oggi, ma la situazione e' peggiorata per via dell'intervento umano sul territorio. Nel XVI° secolo gli spagnoli avviarono un'allevamento intenso di pecore di tipo merino (o merinos), da cui traevano ricchezze nobili e clero, i pastori divennero ricchi ed importanti. Nel XVII° e XVIII° secolo si espanse ulteriormente questo settore, arrivando a far tagliare quasi tutti i boschi e boschetti sulle montagne per ottenerne dei pascoli. Non e' colpa delle pecore, bensi' della sete di ricchezza umana. Questo incredibile e gigantesco disboscamento cambio' il clima dell'intera Spagna, diminuendo le piogge e danneggiando la produzione agricola di intere regioni della penisola iberica. Stiamo parlando di un danno enorme, gigantesco, di cui gli spagnoli attuali sono pienamente consapevoli. Forse non ne avete mai sentito parlare prima?
Chiedetevi come mai non sentite mai parlare di questo disastro avvenuto nella vicina Spagna. Chiedetevi se e quanto l'informazione che vi raggiunge sia libera. Forse il potere vuole avere mano libera nel danneggiare l'ambiente italiano e non vuole che siate tutti troppo consapevoli dei rischi? Se avete amici in Spagna controllate pure questa informazione, e' tutto vero. Se uno stato non difende l'ambiente ci possono essere danni mostruosi ed irreversibili, il caso della Spagna medioevale lo dimostra.
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