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Qui sotto riportiamo alcune informazioni sul nuovo desktop Razor, usato su Linux ed utile per i computer vecchi senza escludere di poterli usare sui pc nuovi. Semplice ed intuitivo ha tutte le carte in regola per un'ampia diffusione, oltre ad aiutare l'economia consentendo di riutilizzare hardware sorpassato. I confronti sono stati fatti con LXDE, un altro desktop usato per usare poche risorse delle macchine.

 

 

Il consumo di memoria di Razor-qt è leggermente superiore a quella di LXDE, utilizzando infatti 114 Mb di ram durante una prova di un recensore, mentre LXDE ha utilizzato solo 108 Mb di ram in un test di un utente.

Fonte (tradotta in italiano): http://en.wikipedia.org

 

 

5 motivi per provare il nuovo desktop Razor-qt.

Mentre gli utenti del mondo Windows si preparano al forse difficile impatto con la nuova interfaccia grafica Metro, predefinita nel nuovo Windows 8, anche sul fronte GNU/Linux arrivano interessanti novità.

Già negli ultimi anni, infatti, gli ambienti desktop più diffusi fra le mille distro in circolazione, hanno subito notevoli cambiamenti: basti analizzare le mutazioni di Gnome o dare un’occhiata al nuovo Unity per rendersi conto di quanto i tempi siano cambiati.

Gnome e Unity a parte, esistono numerosi altri ambienti desktop che, anche se poco diffusi, sono comunque degni di nota. Fra questi come non citare, ad esempio, MATE, il fork di GNOME 2.

E poi c’è Razor-qt, un ambiente desktop abbastanza leggero ora giunto alla sua versione 0.5.0. Ma perché abbandonare i classici GNOME e Unity e mettere alla prova quest’interfaccia alternativa?

Al primo posto dei 5 buoni motivi per provare Razor-qt, troviamo le prestazioni. La sua leggerezza, infatti, lo rende perfetto per qualsiasi PC, anche quelli un po’ più datati. Quest’ambiente desktop è:
"su misura per gli utenti che apprezzano la semplicità, la velocità e un’interfaccia intuitiva" o almeno questo è ciò che si legge dal sito Web ufficiale del progetto. Con la nuova versione 0.5.0, lanciata solo qualche giorno fa, Razor-qt diviene ancor più veloce grazie ad ulteriori ottimizzazioni implementate.

Proprio come KDE, Razor-qt è basato sulle librerie Qt. Ciononostante, c’è un’enorme differenza in termini di dimensioni rispetto al più diffuso KDE: è questo il secondo motivo per mettere alla prova Razor-qt. Eppure, non sembra mancare proprio nulla. Tutto l’essenziale c’è: un application launcher, un centro per le impostazioni ed un pannello. Ma se l’utente non volesse utilizzare uno o qualcuno di questi, potrà tranquillamente rinunciarvi. Probabilmente, è anche questa opportunità che contribuisce a rendere Razor-qt uno fra gli ambienti desktop più leggeri in circolazione.

Non mancano, inoltre, una serie di plug-in, aggiunti nella nuova versione 0.5.0 e che consentono di rendere più interessante l’esperienza utente. Fra questri troviamo ad esempio un applet che consente di tenere sempre sotto controllo la CPU o che ci consentono di controllare con estrema semplicità le impostazioni del volume o della rete.

Razor-qt 0.5.0, integra inoltre nuovi strumenti per la personalizzazione grafica del PC. Sono stati aggiunti numerosi temi oltre alla possibilità di gestire dimensioni e layout dell’ambiente desktop, così come non manca un widget che mostra in automatico le notifiche in arrivo dal Web.

Il quinto e ultimo motivo per testare Razor-qt 0.5.0 è la presenza di nuove traduzioni oltre che alla correzione di numerosi bug. Quest’ambiente desktop è ora molto più stabile e ciò non può che rendere l’esperienza utente ancora più esaltante.

Se leggendo queste parole è scattata la scintilla, non c’è più nulla da attendere. Corriamo subito ad effettuare il download di Razor-qt 0.5.0 e installiamolo subito sul nostro PC. Sono già presenti i pacchetti per le distro più note, come Ubuntu, Fedora, Mageia Gentoo e Arch Linux. Per tutte le altre, è necessario procedere ad una compilazione manuale: http://razor-qt.org

Fonte web: http://www.tuxjournal.net
Fonte originale: PCWorld

 

 

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