Impensabile? Forse, ma è completamente plausibile che Vladimir Putin potrebbe attaccare un paese della NATO con armi nucleari e uscirne vittorioso.

 

 

Pur se non tradotto all’estero, ha destato scalpore l’articolo pubblicato da uno scienziato russo avverso alla politica di Putin, il cui contenuto espone le vedute dell’autore, su come Putin potrebbe ricorrere all’uso di armi nucleari nel caso di una guerra contro la NATO. Sì, avete sentito bene.

Andrei Piontkovsky viene indicato da Jeffrey Tayler del Foreign Policy come “ex-direttore del Strategic Studies Centre di Mosca e commentatore politico per BBC World Service".
”Nel suo articolo Piontkovsky considera gli eventuali esiti di una guerra convenzionale contro la Nato, concludendo che potrebbe non essere un buona soluzione” per la Russia. “Considerate la superiorità militare delle forze armate della NATO e la relativa debolezza della Russia nei campi economico, scientifico e tecnologico, una campagna convenzionale terminerebbe con una sconfitta per la Russia.

E l’alternativa quale sarebbe? Putin ha “solo un’alternativa, un attacco nucleare.”

Ma ciò non porterebbe alla sicura e totale distruzione della Russia? Non necessariamente, sempre secondo quanto indica Piontkovsky, del quale Tayler riporta altre affermazioni.

Non stiamo parlando di un lancio massiccio di missili balistici intercontinentali verso potenze come gli Stati Uniti o l’Europa Occidentale, attacco che porterebbe ad un Olocausto nucleare dal quale la Russia non trarrebbe nessun beneficio. Bensì di un attacco tattico e circostanziato contro un membro della NATO che pochi in Occidente sarebbero disposti a difendere.

E’ bene ricordare che le armi nucleari tattiche (TNW) hanno un rendimento molto inferiore rispetto alle armi nucleari strategiche (quelle di portata maggiore), pur rimanendo, ovviamente, terribili armi di distruzione. Tayler continua:
"Piontkovsky ipotizza che, in un conflitto del genere, la super-potenza nucleare dotata di una “volontà politica superiore” capace di alterare lo “status quo” della geopolitica mondiale e - soprattutto - con la “maggiore indifferenza nei confronti della perdita di vite umane”, alla fine porterà a casa la vittoria"

Vi siete fatti un’idea su quale possa essere questo paese ?

Tayler continua riportando le ipotesi di Piontkovsky sul reale motivo che potrebbe scatenare un conflitto e sulla città europea candidata a subire il tipo di attacco sopra indicato (forse Varsavia). Ma che dire delle eventuali ritorsioni dell’Occidente?

Putin starebbe scommettendo sulla volontà dei decision-makers di Washington, Berlino, Londra e Parigi di non utilizzare armi nucleari contro la Russia nel caso questa dovesse colpire una o due città europea di poca rilevanza strategica.

Cosa succederebbe invece se l’Occidente non volesse reagire ?

Se Putin rimanesse impunito anche dopo una provocazione del genere, la credibilità stessa dell’Alleanza, in quanto garante della sicurezza dei suoi membri, verrebbe seriamente danneggiata, così come l’egemonia degli USA, costruita in gran parte sulla minaccia dell’uso della forza… La NATO crollerebbe definitivamente… Mentre Putin sarebbe libero di fare ciò che vuole in Ucraina ed ovunque egli creda che gli interessi della Russia siano in pericolo.

Ciò che rende questo scenario ancora più pericoloso è rappresentato non solo dal fatto che si tratterebbe della prima volta che armi nucleari tattiche vengono usate in guerra; la figura di Putin ne uscirebbe infatti enormemente rafforzata, creando un precedente nell’utilizzo di tali armamenti, ai quali si potrebbe dunque ricorrere nelle eventuali guerre future. Gli armamenti nucleari smetteranno a quel punto di svolgere la funzione di semplici deterrenti, per diventare a tutti gli effetti una fra le opzioni plausibili all’interno dell’arsenale di cui dispongono le potenze nucleari del pianeta.

Russ Wellen

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SALMAN

Fonte estera: http://fpif.org

Fonte italiana: https://comedonchisciotte.org

 

 

Putin mette sull’avviso la NATO: La Russia lancerà rappresaglia atomica contro qualsiasi attacco contro il proprio territorio e quello dei suoi alleati

Di fronte all’intesificarsi delle attività militari della NATO vicino alle frontiere russe, che hanno toccato il livello più alto in questi giorni, come ha dichiarato il generale Serguei Rudskoi, capo di stato maggiore dell’Esercito Russo, la Russia sarà costretta a predere delle contromisure.
“Nonostante la pandemia del coronavirus, la NATO ha intensificato le sue esercitazioni in vista di uno scontro con la Russia. Non è per caso che l’Alleanza Atlantica ha modernizzato la stazione radar in Norvegia per fortificare la capacità di vigilanza sulla Russia”, ha aggiunto il generale.
Rudskoi il quale ha criticato con l’occasione la presenza militare degli USA nel Mediterraneo orientale, qualificandola come contraria agli accordi bilaterali sulla Siria. Nonostante le avvertenze russe, gli Stati Uniti e i loro alleati continuano le operazioni di riconoscimento vicino le frontiere russe del Mar Nero, di Kalingrad e delle basi russe in Siria.
L’agenzia Sputnik ha informato di recente che negli ultimi mesi si è osservato il volo di aerei di riconoscimento USA, RC-135V / W Rivet Joint, nelle vicinanze delle frontiere occidentali della Federazione Russa, nella regione del mar Baltico.
In Ministero della Difesa russo ha richiesto a Washington di mettere fine alle operazioni di riconoscimento e di sponaggio nelle vicinanze delle frontiere russe.
Putin lancia un avvertimento alla NATO
Nell’illustrare i Fondamenti della politica statale della Federazione Russa nel campo della deterrenza nucleare, il presidente Putin ha avvisato che la Russia considera come “minacce alla propria sicurezza” le seguenti attività:
“…l’accumulo di forze dei potenziali avversari nei territori adiacenti alla Federazione Russa e nelle aree marittime adiacenti delle forze generali, che includono veicoli per il trasporto di materiale nucleare; dispiegamento di truppe e mezzi da parte di Stati che considerano la Federazione Russa un potenziale avversario, sistemi e mezzi di difesa antimissile, missili da crociera e balistici a medio e corto raggio, armi non nucleari e ipersoniche di alta precisione, veicoli aerei senza equipaggio e armi ad energia diretta”.
In caso di aggressione contro la Federazione Russa e i suoi alleati, Putin ha dichiarato che “l’esercito russo è capace e pronto con l’aiuto di armi nucleari garantite per causare danni inaccettabili a un potenziale nemico in qualsiasi situazione”.
Putin ha proseguito aggiungendo che “la Russia si riserva il diritto di usare armi nucleari in risposta all’uso di armi nucleari ed all’uso di altre armi di distruzione di massa contro di essa e i suoi alleati, nonché nel caso di aggressione contro la Federazione Russa usando armi convenzionali, quando l’esistenza stessa dello stato è minacciata”.
Si suppone che l’aggressione sia frenata “dalla totalità del potere militare della Federazione Russa, comprese le armi nucleari”, si legge nel documento emesso dalla Federazione Russa e apertamente enunciato dal presidente Putin.

Nota: Tale documento non mancherà di analisi e di critiche da parte degli esperti occidentali, in particolare là dove si afferma che “la Russia si riserva l’utilizzo di armi nucleari anche in caso di attacco mediante uso di armi convenzionali da parte di qualsiasi nemico" (che sia la NATO, gli USA o l’Ucraina o altri stati satelliti degli USA) e questo viene esteso ai propri alleati. Ricordiamo che nel conflitto in Siria gli alleati della Russia sono la Siria, l’Iran ed Hezbollah. Nel conflitto in Ucraina gli alleati della Russia sono le Repubbliche del Donbass. L’avvertimento di Putin deve avere eco nelle sedi della NATO di Bruxelles, di Washington, di Kiev e di Tel Aviv, dove si conduce il gioco delle provocazioni continue contro Mosca.

Fonti: Tass.ru — Hispan Tv

Traduzione e nota: Luciano Lago

Fonte: https://www.controinformazione.info

 


 

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