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Una mini atomica portatile, inferiore ai due chilogrammi. La bomba al californio è per molti solo una leggenda metropolitana: costi proibitivi e difficoltà di reperire questo complicato elemento fanno dubitare della possibilità che venga usata per una bomba sporca da usare in Occidente. Inoltre il californio essendo altamente radioattivo deve essere trasportato in appositi contenitori ermetici, che oltre ad essere difficilmente acquistabili hanno anche un costo e un peso notevoli.

 

 

Bisogna considerare però che i soggetti che intendono fare uso di questa tecnologia difficilmente si preoccuperanno dei danni all'ambiente o del benessere delle persone che ne vengono in contatto. Semmai l'unica limitazione è che il trasporto di materiale radioattivo potrebbe mettere in allarme i rilevatori, qualora la bomba dovesse essere ricercata dalle forze dell'ordine.

Il Californio è un elemento chimico identificabile con il simbolo Cf e con numero atomico 98. E' considerato un elemento estremamente radioattivo, la cui particolarità principale è l'avere delle applicazioni pratiche nonostante rientri nella classe degli elementi transuranici. Questa classe di elementi sono definiti appunto transuranici perché il loro numero atomico supera quello dell'Uranio (che è 92), essi non sono presenti in natura ma sono stati osservati dopo sintesi artificiali di elementi comuni. Il californio-252 è infatti un forte emettitore di neutroni: sfruttando questa proprietà viene utilizzato come fonte di start up per alcuni reattori nucleari, per trovare strati d'acqua e petrolio durante le trivellazioni dei pozzi. E ancora come fonte di neutroni durante la ricerca di giacimenti di oro e argento. In pratica viene utilizzato nella quasi totalità dei casi per il suo enorme potenziale radioattivo. In campo medico queste elemento è utilizzato come sostituto di alcune terapie per la lotta al cancro cervicale e al cervello.

La penetrazione dei neutroni all'interno dei materiali rende il californio utile nei detector come gli scanner delle barre di combustibile nei reattori nucleari e la radiografia nucleare di aeromobili. Vista e considerata la massa critica molto piccola, del peso di circa 5 kg, non si è potuto fare a meno di pensare all'uso del californio per una possibile mini bomba atomica.

Allo stato attuale non ci sono fonti certe sulla creazione di bombe al californio né nei paesi mediorientali né in laboratori occidentali, sicuramente chi è in possesso di tale tecnologia è restio ad affiggere manifesti propagandistici.

E' interessante raccontare un curioso episodio salito alle cronache come l'unico caso in cui si ammetteva l'esistenza di bombe della grandezza di una borsetta da donna, forse composte con californio. Il 7 Settembre 1997 il generale dell'armata russa Aleksandr Lebed sosteneva con certezza in un'intervista con Sixty Minutes che l'ex Unione Sovietica non solo aveva prodotto in quantità ingenti, micro bombe atomiche ma che circa un centinaio erano state misteriosamente smarrite, perse nel nulla. Queste armi miniaturizzate potevano essere grandi come un piccolo zaino o una borsa ma se ne erano perse le tracce dai registri ufficiali diversi anni addietro. Il governo russo, sotto pressione degli Stati Uniti, dichiarò di non aver mai costruito tali ordigni e non avere le capacità per creare ordigni miniaturizzati. Ovviamente il giallo rimane ancora in sospeso, ma i fanatici del complotto vedono nella misteriosa morte del generale Lebed nel 2002 una prova più che sufficiente della veridicità delle sue dichiarazioni.

Valutare i pro e i contro dell'utilizzo di un'arma nucleare in Occidente (come in qualsiasi parte del mondo) si discosta moltissimo dal modello di guerra non lineare che stiamo combattendo contro il terrorismo, soprattutto quello di matrice islamica. L'utilizzo di una bomba sporca implicherebbe una guerra totale, l'inizio di quella che ha tutte le sfumature di una guerra che potremmo definire mondiale.

di Denise Serangelo - 05/11/15

Fonte: http://www.difesaonline.it

 


 

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