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Nel 1984 la Peruzzo Editore mise in vendita un ottimo libro di informazione geopolitica, intitolato "Armi ed armamenti della Cina", appartenente al ciclo della "Grande enciclopedia delle armi moderne". Un testo ancora oggi interessante per le informazioni storiche e strategiche che hanno "fotografato" una serie di epoche della Cina moderna, non soltanto sotto il profilo militare. Molti italiani non immaginavano nemmeno che il fondamento della difesa cinese (in epoca maoista e negli anni successivi) fosse il potenziale e rapido reclutamento di una "difesa popolare" (sia pure spesso male armata) di forse 200 milioni di persone, trasformando la sovrappopolazione del paese in un vantaggio difensivo. Oltre alle normali forze armate cinesi ed al crescente deterrente nucleare esisteva un'immensa rete di onnipresenti bunker e rifugi sotterranei, dove la popolazione avrebbe trovato riparo per organizzare la sua resistenza contro un eventuale invasore, facendo sembrare al confronto la resistenza vietnamita come un gioco da bambini. Non soltanto la Cina aveva copiato armi straniere (soprattutto russe) ma era riuscita a valorizzare proprie ingegnose metodologie a basso costo, intanto che l'industrializzazione ed il progresso del paese aveva cominciato a permettere la costruzione di satelliti orbitanti, di sottomarini nucleari e di altre risorse importanti. La Cina di Deng Xiaoping si riparava dai danni prodotti dalla Rivoluzione Culturale per aprirsi a quel "libero mercato" che avrebbe modificato per sempre la struttura sociale del paese. Riflessioni ed articoli che hanno valorizzato enormemente questo libro, svelando considerazioni e dettagli poco noti oppure sconosciuti in Italia. Le illustrazioni, gli elenchi di armamenti noti non sono importanti come gli aspetti storici e strategici contenuti in questa edizione enciclopedica.

Articolo del Webmaster del portale Ogigia.

 

Sotto ogni villaggio e citta' c'era una rete di tunnel e caverne che consentivano sia di combattere un invasore, sia di proteggere la popolazione assieme alle scorte di viveri e medicinali.

 

 

La Milizia popolare, reclutabile per almeno 100 o 200 milioni di persone, avrebbe compiuto azioni di guerriglia dalle campagne, dalle montagne o da apposite strutture sotterranee. Nell'immagine qui sopra la gioventu' viene addestrata alla vita sotterranea da un esperto in abiti civili. Nella foto grande qui sotto i corsi di guerriglia per i giovani studenti sono tenuti da un ufficiale dell'Esercito Popolare di Liberazione, in cooperazione con i soldati cinesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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