La stampa in 3D possiamo dire che rappresenta l’evoluzione della stampa 2D, difatti ci permette di riprodurre un modello 3D realizzato con un software dedicato alla modellazione tridimensionale. Inoltre essa è considerata una forma di produzione additiva, mediante cui vengono creati oggetti tridimensionali da strati di materiali successivi. E’ possibile gestore una stampante 3D con un software multipiattaforma denominato Cura. Si tratta un progetto open souce dedicato ad offrire un supporto e gestione per stampanti 3D. Scritto in Python, è nato per offrire un supporto per i sistemi operativi Linux, Windows e Mac in relazione alle stampanti Ultimaker 3D. Lo sviluppo del progetto ha introdotto il supporto per altri modelli di stampanti 3D. Cura attraverso una semplice interfaccia grafica ci permette di configurare una stampante Ultimaker, caricare e visualizzare un’anteprima del modello 3D con la possibilità di scalarlo (aumentarlo o rimpicciolirlo in scala) o posizionarlo in maniera diversa. Per maggiori informazioni su Cura consiglio di consultare la pagina ufficiale del progetto, dal link posto sotto. Cura è disponibile per Linux, Windows e Mac; per gli utenti Linux basta scaricare il file, estrarre tutta la cartella e cliccare sul file cura.py (presente nella stessa cartella Cura) e cliccare il comando Esegui.
Il sito dove scaricare Cura: http://daid.github.com
Fonte: https://www.lffl.org
Cura è un software di Ultimaker che è libero e compatibile con qualsiasi stampante 3D. E‘ ottimizzato per la linea di stampanti 3D Ultimaker e, a seconda di quale versione si utilizza, ha alcune caratteristiche interessanti e uniche. Cura dispone di una ampia vista 3D, con un sacco di opzioni da esplorare (se usate le impostazioni avanzate ancora di più). Il programma utilizza il proprio slicer: CuraEngine, e può importare files in moltissime estensioni: .STL, .OBJ, .AMF e .DAE .
Uno dei migliori slicer disponibili.
Cura è un programma facile da usare e molto maker-friendly. Le stime di tempo di stampa sono solitamente molto imprecise dal momento che sono ottimizzate per stampanti 3D Ultimaker, d’altro canto se utilizzerete queste stampanti il dato sarà molto preciso. Se si sceglie di provare questo slicer consigliamo assolutamente di testare sia la versione più recente che la versione 14.3, per vedere quale interfaccia si finirà per preferire. Una cosa che non abbiamo ancora citato è che Cura è completamente open source, e quindi chiunque può contribuire al suo miglioramento, la comunità Ultimaker è molto attiva in questo senso. Cura in fin dei conti prepara il modello per la stampa 3D, e lo fa bene rendendo facile la vita ai principianti, permettendo cosi' di ottenere buoni risultati con poco sforzo. Ha moltissime impostazioni con cui i più esperti possono sbizzarrirsi, per avvicinarsi quanto più alle loro esigenze. Non per niente è ritenuto uno dei migliori slicer in circolazione. L'unico difetto acclarato di Cura sta' nella formazione dei supporti, ci sono slicer la fuori che, almeno in questo, lo battono di molto. Vi proponiamo anche una serie di 4 guide grazie alle quali Cura 3.0 non avrà più segreti:
- Installazione e creazione di stampanti, materiali e profili.
- L’area di lavoro.
- Impostazioni di stampa.
- Modalità speciali e qualche piccolo trucco.
E' scaricabile gratuitamente dal sito ufficiale: https://ultimaker.com
Livello dell'utente: da principiante ad esperto.
Sistemi operativi: Windows, Mac e Linux.
Fonte: https://italia3dprint.altervista.org