Chi è vittima di bullismo a scuola vede aumentare in maniera drastica la probabilità di andare incontro a problemi di salute mentale o alla disoccupazione in età avanzata secondo un nuovo studio della Lancaster University Management School. Secondo le analisi dei dati di oltre 7.000 scolari inglesi con un’età compresa tra i 14 e i 16 anni, poi intervistati all’età di 21 anni e di nuovo all’età di 25 anni, chi era stato vittima di bullismo a scuola aumentava i rischi di contrarre problemi di salute mentale all’età di 25 anni del 40%. Inoltre aumentavano anche le possibilità di restare disoccupato all’età di 25 anni di circa il 35%. E ancora, per coloro che lavoravano, aumentava la probabilità di una riduzione del reddito di circa il 2%. Secondo Emma Gorman, che ha redatto lo studio insieme a Ian Walker, Silvia Mendolia, Colm Harmon e Anita Staneva, il bullismo è diffuso nelle scuole e molti studi documentano una relazione negativa tra bullismo e risultati educativi. "Il bullismo è anche un importante problema politico a causa della preoccupazione che oltre ai risultati educativi, essere vittima di bullismo possa portare a impatti sulla vita dei giovani a lungo termine, come bassa autostima, condizioni di salute mentale e prospettive di lavoro peggiori. La nostra ricerca dimostra che essere vittima di bullismo ha un impatto negativo su importanti risultati a lungo termine, in particolare la disoccupazione, il reddito e la cattiva salute. Essere vittime di bullismo provoca effetti dannosi sulla vita dei bambini non solo a breve termine, ma per molti anni dopo”.
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