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Tra il 2016 ed il 2017 ci furono diverse scosse di terremoto nel centro Italia, che produssero notevoli danni. La scossa del 18 gennaio 2017 torno' a colpire una popolazione gia' in difficolta', generando polemiche per la mancanza di combustibile o di ripari efficaci contro il gelo.

 

 

Mancavano strutture riscaldate, e molte abitazioni colpite dal terremoto non potevano difendere la gente dal freddo. Siccome il portale Ogigia ospita informazioni per costruirsi facilmente degli igloo, e queste strutture sono efficacemente utilizzate addirittura in zone artiche, il Webmaster di questo sito si mise a contattare dal web (in vari modi) sia dei reparti della Protezione Civile in zona, sia le autorita' comunali dell'area terremotata e perfino dei privati cittadini. L'idea era semplicemente quella di utilizzare tutta quella massa di neve per far costruire, da migliaia di volontari e di cittadini sfollati, degli igloo con cui proteggere potenzialmente decine di migliaia di persone e/o di animali. Stiamo parlando di strutture realizzate pressando la neve per farne dei mattoni, realizzate perfino dai bambini.

 

 

Purtroppo i soccorsi non erano sempre efficaci (anche se in moltissimi casi alcuni soccorritori sono stati veramente dediti, e perfino eroici), lo Stato stava facendo figuracce su figuracce, ed il Webmaster di questo sito non aveva ne' milioni di Euro ne' elicotteri ne' altre risorse, quindi l'ingenuo tentativo e' stato quello di mandare un'idea potenzialmente utile. Nonostante il disastro un sacco di gente nella zona terremotata poteva collegarsi ad Internet, alcune risposte avrebbero richiesto un intervento psichiatrico urgente (ma forse era la contingenza del disastro a far delirare). Sembra proprio che la mente della gente sia spesso ridotta allo stato di zombie, incapace di testare strade nuove perfino nell'emergenza, o nel pericolo che qualcuno muoia congelato. Il messaggio di risposta qui sotto non e' venuto da un cittadino, ma bensi' da una struttura di soccorritori attivi nell'area colpita, il brano sottolineato in rosso e' la fotografia del disastro mentale dell'Italia di oggi.

 

 

NON si tratta del gruppo di Protezione Civile nazionale (quello manco ha risposto), bensi' di un raggruppamento locale, che magari in buona fede, ha solo detto quello che purtroppo pensano in tanti. E' il triste spettacolo di un'Italia che blocca ogni idea nuova, che teme i cambiamenti, che non sa' uscire dai binari stereotipati dei soliti metodi, che non si adatta...  Praticamente anche nella sofferenza del freddo o nel pericolo di morte non si e' voluto usare idee non abituali, ma gli igloo si usano da migliaia di anni nelle zone ghiacciate. Il pericolo di una simile rigidita' mentale, per il futuro del paese, e' immenso. Non solo nelle emergenze, ma anche nei mutamenti improvvisi, nel cambiare dell'economia e delle operativita' lavorative. A qualche idiota puo' venire la battuta facile pensando ad un villaggio di eschimesi, ma intanto nelle zone terremotate il freddo ha prodotto sofferenze e morte (soprattutto di animali, ma anche di esseri umani). Ecco qualche informazione che testimonia come il metodo degli igloo era valido, eppure e' stato scartato o ignorato. A Cupi, fazione del comune di Visso , delle persone isolate dal terremoto e dalle nevicate hanno resistito avendo trasformato la casa in un igloo, ecco un video che ne parla. Perfino nell'hotel Rigopiano, dopo il crollo dovuto alla valanga, si sono salvati grazie "all'effetto igloo", leggete cosa dice in proposito il soccorritore Marco Bini. Quindi, con il senno del poi, gli igloo avrebbero potuto evitare sofferenze ed anche morte di animali, e l'idea e' perfino stata fatta girare anche su Facebook in tantissime bacheche. Non trovate che la popolazione italiana e' diventata mentalmente troppo rigida, e non riesce a venire fuori da binari stereotipati? Perche' rischiare dei morti per non dover tentare metodi nuovi? Fino a che punto la gente e' diventata zombie, e non sa' reagire a situazioni impreviste? Non tutti capiranno questo articolo, non tutti riusciranno a vedere la tristezza di masse di persone con la mente immobilizzata perfino se rischia di morire... Se volete, provate a pensare un attimo a cosa implica tutto questo, sul lungo periodo...

Il Webmaster del portale Ogigia.

 


 

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