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Pochi anni addietro ho avuto modo di vedere all'opera meccanismi sociali distruttivi, quando con la mia compagna andavamo a far colazione al bar Xxxxxxxx (uno dei tanti punti di ritrovo della gente superficiale che abbonda nel nord Italia) prima di andare nel mio studio a lavorare. Scesi dalla mia auto con la valigetta, correndo e ridacchiando per aprire la porta del bar alla mia futura moglie.

 

 

Accomodati ad un tavolino avevamo visto entrare nel locale anche un nostro coetaneo introverso, ben poco disposto a parlare o a sorridere, uno di quelli che si vede sempre senza una donna al seguito o a camminare da solo. Non ho niente contro queste persone perche' mi rendo conto che alle loro spalle ci sono ovviamente storie brutte, traumi, violenza subita, gente stupida che li ha presi di mira, complessi e sofferenza. Uomini e donne distrutti, spesso fin dai primi anni di vita. Il tizio e' alto, muscoloso e forse un po' bello, visto che una delle donne presenti cerca di parlare con il nuovo arrivato, ma lui si sforza di non guardarla nemmeno in faccia. La donna intraprendente non capisce che alle spalle di questo introverso ci sono sicuramente delle storie brutte che lo hanno trasformato in un asociale, ed esclama con enfasi e delusione:
"Che tempi brutti!"
L'introverso fa' un giro di occhiate come se temesse che altre persone lo possano sfottere o prendere di mira, quindi accellera il suo consumo della colazione per andarsene al piu' presto possibile. Paga alla cassa e mentre sta' uscendo non risponde al saluto di un'altra persona, guarda quell'altra anziana donna con un'aria del tipo "ma cosa vuole da me???" e guadagna l'uscita. Una classica evasione di chi a causa di turbamenti interiori non riesce a gestire contatti sociali, magari soffriva di attacchi di panico oppure di agorafobia, ma i clienti abituali di quel bar sono per lo piu' gente superficiale e stupida, non sono capaci di capire questi drammi anche se tutti i presenti hanno almeno quarant'anni.

Nei giorni seguenti il tizio introverso passava nella via senza piu' entrare nel bar, ma alcuni clienti (ed anche le due proprietarie) hanno incominciato a prenderlo di mira con frecciate, esclamazioni ad alta voce (facilmente udibili con porte e finestrelle aperte della stagione estiva) tipo "finocchio!" oppure "sta' passando un vero uomo!". che saranno servite solo a renderlo ancora piu' introverso, solitario, misogino e complessato. Viene da chiedersi perche' attivare un linciaggio sociale ed una derisione pubblica contro una persona che sicuramente e' gia' ampiamente provata dalla vita, con l'unico prevedibile effetto di peggiorarlo e magari di scatenare una crisi di violenza.

Mi dispiace di vedere questo linciaggio e comincio ad espormi parlando in modo chiaro di quelli che potrebbero essere i problemi di quella persona introversa, e degli effetti deleteri di attaccarlo ulteriormente. Dai discorsi susseguenti mi pare di capire che:
1) alcune donne presenti sono "scompagnate" ed odiano i maschi solitari, come se fosse uno spreco oppure un tradimento;
2) per almeno uno degli sfottitori e' un modo di sentirsi superiore, e di sfogare la sua rabbia interiore contro qualcuno che FORSE non reagisce (i muscoli della vittima non promettevano nulla di buono, in caso sclerasse);
3) c'e' un generale disprezzo verso tutto quello che non va' come si vorrebbe andasse, ed invece di aiutare a risolvere i problemi si sfogano le insoddisfazioni attaccando;
4) per un autista presente e' solo un pretesto per far vedere quanto lui e' perfetto e coraggioso, nonche' servizievole nel partecipare ad un linciaggio;
5) le persone introverse fanno paura, e quindi vengono attaccate per questi timori interiori, ignari di poter scatenare crisi di rabbia o violenza improvvisa;
6) solo una delle donne presenti capisce al 100% cosa intendo dire, manca perfino un linguaggio comune che la gente superficiale possa capire, un sacco di cervelli sprecati e corrosi dall'ignoranza;
7) quando si presenta un problema la gente attacca senza pensare, ed odia chi gli mostra le conseguenze del loro agire e della loro violenza sociale , ma non mi pento di certo di aver detto la verita'.

Parla un sedicente esperto tra gli affezionati di quelle colazioni, ed afferma che l'introverso preso di mira soffrirebbe di una non ben chiara "paranoia" e dovrebbe farsi curare. La fanno tutti facile quando sarebbero gli altri a dover subire trattamenti sanitari, psicofarmaci... Saranno poi i dottori a deciderlo, non un ignorante superficiale al bar. Certo se tutti pensassero a non attaccare gli altri ci sarebbero moltissimi paranoici ed introversi in meno, non credete? La gente che prende di mira un tizio e poi si lamenta che questi sarebbe un paranoico suona come un padrino della Mafia che si lamenta della criminalita', o un direttore di una fabbrica di dolci "pesanti" che si lamenta della diffusione del diabete. Non vi piacciono i paranoici? Cercate di lasciar stare tutti quanti, e questi disagi diminuiranno enormemente di numero. Non ho capito se sto' sognando, uno sfottitore che pratica l'aggressivita sociale si lamenta se le vittime dei linciaggi cittadini illegali convertono tutta la loro mente in difesa, diventando paranoici? Ma che assurdita'! Ma chiudete quella bocca che ci fate una migliore figura, idioti!

Tutta questa vicenda a quel bar e' costato qualche soldo alle proprietarie, non soltanto l'introverso non vi e' piu' entrato, ma anche io, la mia morosa ed altre due persone non ci siamo piu' andati per non vedere piu' lo spettacolo del linciaggio verbale contro un concittadino in difficolta' psicologica. Ogni ragionamento che volesse dimostrare che, trattando quel tipo solitario in quel modo, esso puo' solo peggiorare nel suo disagio e' stato inutile, cosi' anche un po' per protesta, ed un po' per il fastidio di vedere questa facile violenza, abbiamo cominciato a fare colazione in un altro caffe'. In fondo sembrano piu' matti gli sfottitori che il disagiato preso di mira, pero' questo modo di attaccare "chi non e' a posto" pare sia molto diffuso, troveranno sempre chi gli da' ragione delle loro pernacchie e delle loro urla, e perfino chi li gratifichera' di onori come se fossero degli eroi intendi a difendere la civilta' dagli "sfigati"...

Quando incontrate un uomo oppure una donna introversi non dovete odiarli, al massimo odiate la violenza sociale che li ha distrutti interiormente fino a farli diventare cosi'. Tutti noi nasciamo come esseri sociali, se rinunciamo o perdiamo queste attitudini e' perche' qualcosa ci ha fatto molto male. Invece di tramutarsi in bulli da strada o in killer di concittadini, cercando di passare da eroi mentre invece si attaccano facili bersagli per pura vigliaccheria, pensate che potrebbe capitare a tutti. Anche a voi, oppure a gente che amate. Dietro ogni persona solitaria c'e' sempre qualcosa di brutto che li ha fatti diventare cosi', nessuno sceglie volontariamente di rinunciare ai contatti sociali per cui tutti siamo naturalmente costruiti.

Aneddoto e riflessione di Antonio D. A. (libero professionista), copiata in una chat multipla di Telegram ed adattata con il permesso di pubblicazione.

 


 

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