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Il Grande Smog di Londra, che nel dicembre del 1952 colpì la capitale inglese ebbe un effetto così importante sulla salute delle persone che vi furono esposte, che le conseguenze sono misurabili ancora oggi. Lo rivela uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Mailman school della Columbia University of public Health che è stato pubblicato sulla rivista American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

 

 

Secondo i ricercatori, guidati dal dottor Matthew Neidell (professore della Health Policy and Management), tra i sopravvissuti a quel disastro ambientale c'è chi ora soffre di asma per effetto dei danni subiti alla salute del sistema respiratorio durante quei terribili cinque giorni.

Tra il 5 e il 9 dicembre del 1952 la capitale inglese fu investita da una cappa di nebbia e di smog, tanto densa da causare una serie incredibile di problemi di salute.

Secondo le autorità, i morti provocati da questa cappa di smog che impediva anche la circolazione delle auto e la visione degli spettacoli, anche al chiuso, furono circa 12mila. Di questi, 4.000 morirono durante i giorni della crisi.

Altri ottomila decessi che arrivarono invece nelle settimane e nei mesi successivi per effetto delle complicazioni causate da quelle malattie respiratorie. Furono in tutto 100.000 le persone che si ammalarono.

Difficile rimanere al riparo di quella coltre densa e maleodorante, che causò uno dei disastri ambientali più gravi della storia.

Nemmeno per chi in quei giorni era al riparo nella pancia della mamma. Da grandi anche loro avrebbero avuto una percentuale maggiore di soffrire di malattie respiratorie o di asma.

Secondo i ricercatori americani per chi in questi giorni era al sicuro nell'utero materno o chi invece stava compiendo il primo anno di età, il rischio di sviluppare da adulti, o anche da bambini (entro i 15 anni) malattie respiratorie è stato significativamente più alto dell'otto e del 20 per cento rispetto a chi, in Gran Bretagna, in quello stesso mese di dicembre era nato e cresciuto lontano da Londra.

Fonte primaria: http://www.agi.it

Ricerca delle fonti a cura della redazione di ECplanet: http://www.ecplanet.com

 


 

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