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Font ad alta leggibilità per Dislessici - le evidenze scientifiche disponibili.

Ci sono diversi font per “dislessici” che promettono di agevolare la lettura, alcuni vengono anche ampiamente pubblicizzati in rotocalchi e giornali, certamente sarebbe bello che fosse sufficiente uno speciale font di stampa per rendere meno faticosa la lettura dei bambini con dislessia, soprattutto perché è facile cambiare i font tramite il PC. Purtroppo sono poche le prove scientifiche che sostengono la superiorità dei caratteri per dislessici, rispetto ai font tradizionali, nel rendere la lettura più veloce e precisa.

Sappiamo che alcune persone preferiscono determinati tipi di carattere rispetto ad altri; altri trovano che la forma delle lettere in alcuni tipi di font sia più accattivante e che rendano la lettura più piacevole. Per queste ragioni le persone con dislessia potrebbero preferire un particolare tipo di carattere rispetto alla maggioranza della popolazione.

Esistono diversi font disegnati, almeno nelle intenzione degli autori, per rendere il testo più facile da leggere per un dislessico cercando di prevenire: sia l'effetto di percepire “le lettere ruotate”, ovvero facilitare il riconoscimento dei grafemi evitando che sia solo “l’orientamento” l’unico loro tratto distintivo come accade per le lettere p q b d; sia l'effetto di "affollamento" ovvero di confusione fra caratteri e parole.

Quindi per rendere i caratteri più riconoscibili alcune parti delle lettere vengono realizzate utilizzando linee più spesse e aumentando lo spazio fra lettere, oppure le lettere vengono inclinate, o le bacchette delle lettere b d p q vengono create con lunghezze differenti.

Alcuni di questi font sono gratuiti, mentre altri sono a pagamento, in alcuni casi vengono ampiamente pubblicizzati. Inoltre alcune istituzioni universitarie si preoccupano di usarli per stampare i testi per le prove di esame; mentre alcune case editrici li usano per la stampa dei loro libri; quindi è giusto capire se effettivamente rendono più agevole la lettura per un dislessico.

Bisogna tenere presente che è necessaria una ricerca rigorosa per scoprire se questi tipi di carattere sono davvero utili per la lettura, in particolare, questi font devono essere studiati usando quello che i ricercatori chiamano studi controllati e randomizzati (detti anche studi comparativi, poichè prevedono il confronto del font "specifico" con un altro font che potremmo chiamare "di riferimento"); inoltre tali studi devono essere pubblicati su riviste scientifiche peer-reviewed, ovvero su riviste che sottopongono il lavoro ad almeno tre esperti del settore indipendenti, i quali giudicano se il lavoro è meritevole di pubblicazione.

Pochi sono i lavori scientifici realizzati per testare la reale efficacia dei font per dislessici, ovvero per provare se tali caratteri "ad alta leggibilità" rendono realmente più veloce e precisa per un dislessico la lettura di un testo, rispetto ad altri font.

Per questa breve rassegna abbiamo cercato gli studi comparativi concepiti per valutare l'efficacia dei font gratuiti disegnati per lettori dislessici, utilizzando come font di confronto i caratteri normalmente presenti nei test editor. In altri termini, il nostro obiettivo è comprendere se dai risultati di queste ricerche è possibile stabilire se effettivamente questi font speciali rendono la lettura più agevole rispetto ai font che normalmente troviamo nei test editor come: Arial, Comic Sans, Century Gothic, Verdana, Trebuchet, Calibri.

La ricerca bibliografica ha individuato 5 studi[1][2][3][4][5], pubblicati negli ultimi 4 anni, che mettevano alla prova tre font gratuiti: OpenDyslexic, Dylesxie ed Easyreading, inoltre uno di questi studi analizzava anche due font a pagamento Sylexiad e ReadRegular.

Abbiamo raggruppato gli studi e i loro risultati per font:

OpenDyslexic: https://opendyslexic.org è stato valutato da:

    [1] Rello e Baeza-Yates 2013: condotto su 48 soggetti dislessici di lingua spagnola, età media 20 anni, tra gli 11 e i 50 anni, ad ognuno dei quali venivano sottoposti 12 testi (di comparabile formato) stampati in OpenDyslexic, Arial, Arial Italic, Computer Modern Unicode (CMU), Courier, Garamond, Helvetica, Myriad, Times,Times Italic e Verdana, in corpo 14. Conclusione: il font OpenDys e il font OpenDys It, non hanno portato a una migliore o peggiore leggibilità, i partecipanti preferivano Verdana o Helvetica per la lettura piuttosto che OpenDys e OpenDys It. Secondo gli autori i tipi di carattere consigliabili per le persone con dislessia sono Helvetica, Courier, Arial, Verdana.
    [2] Wery e Diliberto 2016: condotto  su 12 soggetti dislessici, tra i 9 e i 12 anni lingua inglese USA, viene utilizzato un set di lettura (costituito da una lista di lettere, una lista di parole e una di pseudoparole) stampato sia in Opendyslexic (corpo 10), sia in Arial (corpo 12) e Times New Roman (corpo 12). A ognuno dei soggetti venivano sottoposti i set di lettura. stampati con i diversi font, in sequenza casuale. Conclusione: il font OpenDyslexic non appare superiore o inferiore ai font di confronto, non si evidenziano miglioramenti nel tasso di lettura o accuratezza per i singoli studenti con dislessia. Nessuno dei partecipanti ha riferito di preferire di leggere il materiale presentato in quel tipo di carattere. Questi risultati indicano che potrebbe non essere particolarmente vantaggioso tradurre i materiali di stampa in questo font.

Dyslexie: https://www.dyslexiefont.com/en/dyslexie-font è stato valutato da:

    [3] Maurinus 2017: 39 dislessici di età media 10 anni di lingua inglese (Australia), ad ognuno dei quali venivano sottoposti con sequenza casuale quattro testi corrispondenti a quattro condizioni a confronto: Dyslexie (corpo 16) e tre font Arial (corpo 16) in tre differenti spaziature . Conclusione: il font Dyslexie appare solo lievemente superiore ad Arial, tuttavia tale effetto non è dovuto alla forme dei caratteri, ma alle impostazioni di spaziatura fra i caratteri, infatti impostando una maggiore spaziatura fra caratteri anche al font Arial la superiorità di Dyslexie sparisce.
    [4] Kuster 2017: lo studio riporta due esperimenti distinti: Esperimento1: 170 dislessici età media 10 anni di lingua olandese, i soggetti erano assegnati casualmente a due gruppi che corrispondevano all'ordine di presentazione, secondo il carattere di stampa, del materiale di lettura; Arial-Dyslexie e Dyslexie-Arial, dove Arial in corpo 13 e Dyslexie in corpo 12. Conclusione1: i bambini con diselssia leggono i testi in Dyslexie e in Arial con sovrapponibile velocità e accuratezza. I partecipanti generalemnte preferiscono il font Arial, tuttavia tale scelta non sembra collegata a migliori prestazioni di lettura. Esperimento2: 102 bambini dislessici e 45 bambini senza dislessia di età media di 10 anni. Il materiale di lettura è organizzato in tre livelli di complessità delle parole utilizzate, i font utilizzati sono Arial corpo 16, TimesNewRoman corpo 16 e Dyslexie corpo 13 (per il materiale di livello 1 e 2), mentre per il livello 3 i font erano Arial corpo 14, TimesNewRoman corpo 14 e Dyslexie corpo 11. Come nell'esperimento precedente, ogni soggetto era assegnato ad una sequenza casuale, secondo il carattere di stampa, del materiale di lettura. Conclusione2: le prestazioni di lettura mostrano risultati differenti a seconda del livello di difficoltà della parola, tuttavia non emergono differenze nelle prestazioni di lettura fra i tre font. I font preferiti sono Arial e Times New Roman.

Easyreading: http://www.easyreading.it/it/ricerche-scientifiche è stato valutato da:

    [5] Bachmann 2013: su un campione di 533 classe 4° della scuola primaria in lingua italiana, utilizzando come font di confronto solo il Times New Roman. Coclusione: Easyreading è risultato facilitare la lettura ai dislessici in modo significativo rispetto al font di confronto.

Infine, per i tre font che seguono,

TestMe(serif)(sans): http://www.testmefont.com
Biancoenero: http://www.biancoeneroedizioni.it/font
Lexie Readable: http://www.k-type.com/fonts/lexie-readable

probabilmente poichè concepiti in tempi più recenti, non abbiamo trovato studi scientifici che ne testino la reale superiorità rispetto ai font tradizionali.

Conclusione: Gli studi di valutazione dei font per dislessici sono ancora troppo pochi e, per lo più, condotti su pochi soggetti, inoltre per la validità dei risultati è cruciale la scelta del tipo di font di confronto, pertanto è importante continuare la ricerca in questa direzione con numerosità campionarie maggiori e utilizzando più di un font (tradizionale) come comparatore, inoltre sarebbe necessario anche il confronto fra i vari font concepiti per lettori dilessici.

Dall'esame della letteratura disponibile non sembra emergere chiaramente che i font (al momento analizzati) concepiti per lettori dilessici agevolino in modo significativo la lettura, rispetto ai font "tradizionali"; quindi al momento la scelta del font rimane ancora largamente soggettiva.

Ne consegue che, al momento, non sembra vantaggioso dotarsi (a priori) di un particolare font fra quelli proposti come specifici per la dislessia, rispetto al tradizionale Helvetica, Courier, Arial, o Verdana. L’unica eccezione sembra rappresentata dal font EasyReading, che appare superiore al solo font TimesNewRoman, font tradizionalmente presente nei Text editor; tuttavia questo studio, benchè condotto su di un campione ampio, avendo un solo font di confronto nulla dice sulla superiorità di EasyReading rispetto ad altri font tradizionali.

Infine ci sembra importante notare che alcuni autori [3] [5] sottolineano che il font da solo non è garanzia sufficiente di leggibilità, infatti quest’ultima sembra anche determinata dalla spaziatura fra le lettere, le parole e le righe, ovvero dalla formattazione del testo.

Quest'ultima caratteristica è importante che venga tenuta in considerazione negli studi disegnati per stabilire la superiorità di un font rispetto ad un altro, in altri termini, i font per essere comparati correttamente devono essere utilizzati in testi formattati allo stesso modo per far emergere il reale effetto “del disegno del font” sulla velocità e precisione della lettura, "al netto" dei possibili effetti sulla lettura dovuti alla formattazione del testo.

Carlo Di Pietrantonj, socio AID della sezione di Cuneo, statistico del servizio regionale di epidemiologia, ASL di Alessandria - Regione Piemonte

Fonte: https://cuneo.aiditalia.org



Riferimenti bibliografici

[1] Good Fonts for Dyslexia. Rello L, Baeza-Yates R. ASSETS 2013 Bellevue, Washington, USA. http://dyslexiahelp.umich.edu/sites/default/files/good_fonts_for_dyslexia_study.pdf

[2] Wery JJ, Diliberto JA. the effect of a specialized dyslexia font, OpenDyslexic, on reading rate and accuracy. Ann of Dyslexia 2017 67:114-127. DOI 10.1007/s11881-016-0127-1

[3] Maurinus E, Mostard M, Segers E, Schubert TM, Madelaine A, Wheldall K. A special font for people with dyslexia does it work and if so why?. Dyslexia (2016) 22:233-244 DOI:10.1002/dys.1527

[4] Kuster SM, van Weerdenburg M, Gompel M, Bosman AMT. Duslexie font does not benefit reading in children with or without dyslexia. Ann. of Dyslexia 2017. htts://doi.org/10.1007/s11881-017-0154-6

[5] Bachmann C. può un font essere uno strumento compensativo per i lettori con dislessia? gradimento e prestazione nella lettura in times new roman e in easyreading di alunni dislessici e normolettori della classse quarta primaria. Dislessia vol 10 2 maggio 2013 243-262

 


 

 

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