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Il cannibalismo non è più quello di una volta. Quando si parla del consumo di carne umana, molti pensano subito a quei film di Holllywood in cui orde di affamati cacciatori di teste attizzano il fuoco sotto un enorme calderone pieno di malcapitati turisti, oppure si ricordano di un classico di Fantascienza del 1973 «2022: I Sopravvissuti» e della frase emblematica «Sono persone! Soylent Green è fatto con le persone».

 

 

In Soylent Green, infatti, a causa di un oolocausto globale un’umanità disperata e ridotta alla fame viene nutrita, a sua insaputa, con resti umani. Adesso, nel 2015, grazie ai grandi avanzamenti in campo scientifico e biologico stiamo cominciando a ipotizzare la produzione di beni a partire dagli esseri umani. Oltre ai trapianti di organi e di tessuti, che ci sono ormai familiari, ci sono molti altri sorprendenti modi in cui gli esseri umani e i loro tessuti possono essere trasformati in prodotti, cibo e servizi.

SANGUE E BELLEZZA.
Un’antica leggenda racconta la storia della Contessa del Sangue, Elisabetta di Bothory (1560-1614) del Regno di Ungheria. Pare che la contessa sia stata una serial killer tra le più attive: per mantenersi sempre giovane, aveva infatti l’abitudine di fare il bagno nel sangue delle sue giovani vittime. Si credeva, evidentemente, che il sangue delle persone giovani avesse il potere di far ringiovanire. Ai nostri giorni alcuni sostengono che i «trattamenti facciali al sangue» siano un rapido rimedio per le pelli non più giovani. Secondo un inviato del quotidiano inglese Telegraph, per sembrare più giovani, esistono dei trattamenti facciali denominati “trattamenti vampiro”, che consistono nel prelevare un po’ di sangue alla stessa cliente per poi applicarlo sul suo viso come fosse un siero. In una clinica nel centro di Londra, proprio mentre stava praticando un trattamento al sangue, un medico ha spiegato: «Quando si invecchia, lo strato più superficiale della pelle si assottiglia, diventa pallido e meno luminoso. Iniettando nella cute del plasma ricco di piastrine (la parte fluida del sangue), la ristruttura creando il collagene e l’elastina che la fanno apparire più giovane. Io lo chiamo ‘il liquido dorato’ ed è proprio quello che applicherò sul vostro viso».

CARNE.
Gli esseri umani dovrebbero essere presenti nei menù, dice BIteLabs, una società che ha intenzione di produrre carne a partire da campioni di tessuti di persone famose. Quest’impresa innovativa, nel 2014 ha portato avanti una campagna per sostenere la raccolta di biopsie di tessuti di donatori famosi con l’obiettivo di usarne le cellule per produrre proteine da trasformare poi in salsicce speciali. Il loro obiettivo principale era quello di provocare una discussione, un dibattito sul tema della bioetica, e solo secondariamente di produrre le salsicce. BiteLabs si è ispirata al Google Burger, un hamburger di carne di manzo sintetica, prodotta in laboratorio, ideato dal co-fondatore di Google, l’imprenditore Sergey Brin. Al momento nessuno ha ancora mangiato delle salsicce fatte di carne di VIP. Gli esseri umani dovrebbero essere presenti nei menu, dice BIteLabs, una società che ha intenzione di produrre carne a partire da campioni di tessuti di persone famose.

GELATO.
Mentre la salsiccia di carne umane di BiteLabs è ancora solo un'idea, un vero gelato superlusso di origine umana è stato immesso sul mercato nel 2011 a Londra da “The Icecreamists”. Chiamato “Baby Gaga”, in onore della famosa cantante pop Lady Gaga, il gelato è preparato con latte umano proveniente da alcune donatrici. Secondo il “National Post”, una delle donatrici, riferendosi al gelato, avrebbe detto che «il procedimento non è stato per niente invasivo, solo una semplice analisi del sangue». In effetti, che cosa c’è di più naturale in un gelato che la presenza di latte fresco, proveniente da una mamma ruspante? Il gelato, aromatizzato alla vaniglia, è stato tolto dalla vendita dopo poco tempo e sottoposto a degli esami dai funzionari della Sanità per verificare che fosse idoneo al consumo umano.

GELATINA UMANA.
La gelatina normalmente viene fatta con la pelle e le ossa degli animali. Alcuni ricercatori dell’Università di Tecnologia Chimica di Pechino, hanno riferito di aver creato nel 2011 un prodotto fatto con gelatina di derivazione umana: gli scienziati cinesi hanno combinato i geni presenti nella gelatina umana facendoli lievitare. Al di là dell'aspetto raccapricciante, è ancora poco chiaro quali siano i benefici della gelatina di derivazione umana. In ogni caso pare che perlomeno non causi alcuna reazione del sistema immunitario perché non contiene sostanze patogene per l’uomo. Ci sono poi varie società stanno cercando di creare la loro versione di gelatina umana per l’industria farmaceutica. I produttori di capsule potrebbero usare questa gelatina speciale per creare capsule mediche o per l’involucro esterno delle pillole.

ACCONCIATURE.
Molto meno provocatoria del cibo di origine umana, è invece la vecchia tradizione di utilizzare capelli umani per creare degli oggetti in ricordo delle persone amate. Quest’antica gioielleria da lutto, è sempre stata fatta di medaglioni, braccialetti, collanine e anelli prodotti con i capelli dei defunti. L’usanza era diventata molto popolare nel 1861, tanto che nell’Inghilterra vittoriana venivano importate ben 50 tonnellate di capelli all’anno, per rifornire le gioiellerie di campagna che producevano oggetti in grande quantità; così almeno riporta Collectors Weekly, il sito dedicato alle antichità e alla gioielleria vintage. Nella maggior parte dei casi, quindi, non era necessario conoscere il donatore: erano semplicemente i capelli ad essere considerati importanti ed eleganti. Questi accessori venivano chiamati ”gioielleria affettiva”. L’artista afferma che “marmellata nascosta” sia allo stesso tempo arte e cibo. Nel 2010 un artista ha creato delle conserve, chiamate “marmellata nascosta”, che si suppone siano state preparate aggiungendo una piccola quantità da una ciocca di capelli della Principessa Diana. I capelli sono stati mescolati con gin, latte e zucchero e così è venuta fuori una marmellata cremosa che è stata esposta durante una mostra di arte surrealista a Londra. La ciocca di capelli era stata comprata su eBay per dieci dollari.

COPERTINE DI LIBRI.
Con grande sorpresa, un dermatologo dell’università di Harvard e alcuni scienziati del Laboratorio di Spettrometria di Massa e di Ricerca Proteomica sempre a Harvard, hanno scoperto nella Biblioteca Houghton dell’università un libro che rilegato con pelle umana. La macabra scoperta è finora una fra le pochissime del genere. La rivista The Atlantic riporta che nel corso della Storia sono stati trovati alcuni libri con copertine fatte di pelle umana: ad esempio le confessioni di criminali rilegate con la pelle dello stesso colpevole, o addirittura le commemorazioni dei cari estinti sotto forma di libro e ricoperte da carne umana. Occasionalmente i libri riportano una scritta che rivela la presenza di pelle umana nella copertina, come ad esempio la seguente iscrizione trovata ad Harvard nel volume di Arsène Houssaye “Des destinées de l’ame” (I Destini dell’Anima): «Questo libro è stato rilegato con una pergamena di pelle umana, per preservarne l’eleganza non vi è stato stampato sopra alcun ornamento. Osservandolo in maniera approfondita si possono distinguere i pori della pelle. Un libro sull’anima umana meritava di avere una copertina di pelle umana».

POLVERE DI MUMMIA.
Le mummie, cadaveri umani incredibilmente ben conservati nel tempo, sono state utilizzate in diversi modi alquanto disgustosi. Una volta rimossi dai loro luoghi di eterno riposo, in Egitto, i corpi essiccati e fasciati venivano ridotti in polvere per produrre un colore per la pittura appunto conosciuta come “marrone mummia”. Nel diciassettesimo secolo, questo prezioso prodotto era molto richiesto dagli artisti e si diceva che una mummia potesse fornire abbastanza pittura per vent’anni di lavoro per molti artisti. La polvere di mummia era utilizzata anche come medicinale per uso topico poiché si credeva avesse poteri curativi. Nonostante tutto, per adesso sembra che la società umana non stia degenerando verso una deriva cannibalistica, anche se sono state sviluppate tecnologie avanzate per creare carni in laboratorio e cibo di origine umana: il desiderio umano di spingere in avanti le frontiere della scienza è al momento tenuto sotto controllo. L’uso di prodotti umani nel corso della Storia è visto come il ricordo agghiacciante dell’esistenza di strade che è meglio non percorrere. A nessuno piacerebbe finire da un momento all’altro nel menù di un ristorante.

Fonte estera: http://www.theepochtimes.com

Fonte: http://epochtimes.it

 


 

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