I semi di papavero (dalla pianta Papaver) sono conosciuti per l'alto contenuto di calcio e vitamina E, ma anche per l'effetto sedativo e calmante sul sistema nervoso. Molto utilizzati in cucina, soprattutto per arricchire prodotti da forno, sono anche una fonte di grassi e proteine. Scopriamoli meglio.
I principali nutrienti dei semi di papavero.
Esistono diverse varietà di papavero, da quello da oppio al papavero comune, detto rosolaccio.
I semi di papavero possono essere bianchi o neri e sono, come tutti i semi oleosi, una ricca fonte di grassi e proteine. Sono inoltre una preziosa riserva di manganese, calcio, acido linoleico (Omega 6) e vitamina E.
Le proprietà.
I semi di papavero sono utilizzati come rimedio naturale contro ansia e stress, hanno infatti un blando effetto sedativo e calmante per il sistema nervoso. Il contenuto di calcio è un valido aiuto per la salute di denti e ossa, soprattutto per le donne in menopausa, mentre quello di manganese combatte l'azione dannosa dei radicali liberi e contribuisce a tenere sotto controllo il livello di zuccheri nel sangue. I semi di papavero contengono inoltre i fitosteroli che riducono la concentrazione di colesterolo nell'organismo.
I semi di papavero in cucina.
Come tutti i semi oleosi, anche i semi di papavero sono molto utilizzati negli impasti di prodotti da forno e in pasticceria: davvero gustoso l'abbinamento con gli agrumi che vede spesso questi semini coprotagonisti di torte assieme ad arance o limoni. Sono molto utilizzati nella cucina tedesca e in Italia appartengono alla tradizione culinaria del Trentino-Alto Adige. Un classico, ad esempio, è lo strudel ai semi di papavero. I semi di papavero, nella varietà bianca, sono tra le spezie che compongono il curry, la miscela di origine indiana che regala a carne e verdure quell'aroma esotico che le rende davvero gustose. Un'idea originale? Preparare un curry personalizzato!
Basterà aggiungere ai semi di papavero altre spezie a piacere tra coriandolo, curcuma, pepe, cumino e zenzero.
Per ottenere una polvere si può usare un mortaio mentre per la pasta di curry andrà benissimo un mixer elettrico tenendo presente che 1/3 del composto deve essere liquido (acqua, olio d'oliva o latte di cocco).
Fonte: http://www.cure-naturali.it