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“E’ vero, stiamo sviluppando laser difensivi per proteggere i velivoli dell’Air Force dai missili nemici. Ci sono, però, molti ostacoli da affrontare”. E’ quanto ha dichiarato David Walker, vice segretario dell’Air Force per la scienza, la tecnologia e l'ingegneria in audizione alla Sottocommissione dei Servizi Armati della Camera sulle minacce emergenti.

 

 

"Stiamo lavorando sotto molteplici aspetti: dall’orientamento del fascio laser alla gestione dell’alimentazione così come sull’integrazione nei velivoli. L’Air Combat Command e l’Air Force Research Laboratory sono al lavoro per quello che noi chiamiamo SHIELD (acronimo inglese per Self-protected HIgh-Energy Laser Demonstration), al momento dotato di una potenza di 30 kilowatt”.

Il laser difensivo è alloggiato in un pod esterno, ma non è stato progettato per equipaggiare i velivoli di quinta generazione. Lo SHIELD, infatti, allo stato attuale inficerebbe il profilo a bassa osservabilità dei velivoli come l’F-22 e l’F-35. La tecnologia, invece, potrebbe essere implementata sui caccia come l’F-15E Strike Eagle e consentirgli una migliore capacità difensiva contro i missili nemici.

L'Air Force Special Operations Command, intanto, continua a lavorare con la Marina per sviluppare una laser offensivo da installare a bordo di un AC-130.

“Contiamo di rendere operativi i laser difensivi da 100 kilowatt tra il 2020 ed il 2023. Per quelli offensivi, con un minimo di 300-kilowatt di potenza, ci vorrà più tempo, forse anche decenni”.

Una delle specifiche del caccia di sesta generazione, al momento nella fase di sviluppo concettuale, è l’equipaggiamento laser.

di Franco Iacch - 02/03/16

Fonte: http://www.difesaonline.it

 


 

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