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«Aerei militari russi hanno attraversato in volo, inosservati, lo spazio aereo USA dell’Artico verso il Canada nel corso di una recente esercitazione militare»: dice la Novosti (1). Che cita il generale Igor Khvorov, comandante dei bombardieri strategici a largo raggio: «La Us Air Force sta investigando per capire perché non è riuscita a scoprire i bombardieri russi. Non sono riusciti a identificare gli aerei né a vista, né col radar».

 

 

I bombardieri non visti sono il TU-160 (Blackjack nel codice USA) e il TU-95 (Bear), che hanno eseguito «con successo» quattro lanci missilistici.
L’esercitazione di bombardamento ha usato invece i TU-22 (Blinder).
Il TU-160, progettato negli anni ‘80, è entrato in servizio nel 2000, e si ritiene che la Russia ne abbia oggi 14.
Il generale Khorov ha annunciato che altri due raggiungeranno la flotta di bombardamento strategico: con «molti miglioramenti rispetto al modello sovietico».
Fra cui il generale cita la guida satellitare.
Ma fra i miglioramenti è possibile ci sia la tecnologia «stealth» sviluppata dai russi, che si basa su un principio radicalmente diverso da quello americano.

Gli aerei invisibili USA (F-117 e B-2) si basano su superfici che riflettono e disperdono le onde radar, il che pregiudica le attitudini al volo e le capacità combattive degli aerei, il cui assetto deve essere corretto costantemente da computer; i russi hanno caricato su aerei di forma normalissima, e persino su vecchi apparecchi, un generatore di plasma che produce una «nube» ionizzata che assorbe le onde radar e che avvolge l’aereo in volo.
Ancora una volta, gli scienziati russi hanno messo a profitto un fenomeno «indesiderato» notato nelle navette spaziali: al rientro, sul muso delle navette si forma spontaneamente uno schermo ionizzato che le fa scomparire temporaneamente dai radar.
Allo stesso modo, la Russia ha sfruttato un effetto collaterale indesiderato nella marineria - la supercavitazione - per mettere a punto siluri che corrono dentro una bolla d’aria a 500 chilometri all’ora.
Grazie allo schermo al plasma, la sezione frontale degli aerei russi appare sui radar cento volte più piccola del reale.
Con costi infinitamente inferiori agli «stealth» americani.
Il generatore è piccolo e leggero (sui cento chili), e trova facilmente posto in un bombardiere.
Può anche essere applicato su un automezzo terrestre, anche in un’auto, ma la sua efficacia è maggiore in quota.

Anatoly Koroteyev, capo del centro di ricerca Keddish che ha sviluppato la tecnologia, sostenne tempo fa di aver superato i problemi della nuova tecnologia: la nube di plasma ionizzato disturbava i sistemi elettronici di bordo (specie il radar di tiro diventava cieco) e impediva le comunicazioni radio.
Che la tecnologia messa a punto da Mosca fosse credibile e affidabile lo ammetteva già un articolo di Jane’s, la più autorevole rivista militare del mondo, nel ‘99 (2).
L’articolo diceva anche che i russi contavano di offrire il loro generatore d’invisibilità «per l’esportazione».
Non pare più il caso.
Il rincaro del petrolio provocato dall’avventurismo USA ha riempito le casse di Putin di dollari ed oro, a livello record: 227 miliardi di dollari ad aprile, il che fa salire la Russia al quarto posto fra i detentori di valuta e oro, dopo Cina (876 miliardi), Giappone (852) e Taiwan (275), superando la Corea.
Non c’ è più bisogno di vendere una tecnologia così preziosa.
Tanto più che la tecnologia al plasma ha probabilmente raggiunto lo stadio di terza generazione, con l’uso di energia elettrostatica per creare lo schermo che avvolge l’aereo, quasi certamente allo scopo di ridurre il dispendio energetico del generatore.

E’ quasi di sicuro questa tecnologia ad aver reso invisibili ai radar americani i grandi Tupolev in esercitazione sull’Alaska: una dimostrazione dal vero delle loro capacità, e una ripresa del gioco del gatto col topo che la vecchia URSS ha condotto per mezzo secolo tra i ghiacci e i cieli dell’Artico.
E’ ancora in edicola il numero di Foreign Affairs, la rivista del Council on Foreign Relations, che calcolava che gli USA sono in grado di annientare la Russia con la loro superiorità nucleare, senza che questa possa reagire; una provocazione e una minaccia, in pieno stile guerra fredda.
La risposta di Putin non ha tardato ad arrivare.
Invisibile.

1 maggio 2006


Note
1) «Russian bombers flew undetected across Arctic - AF commander», RIA Novosti, 22 aprile 2006.
2) «Russians offer radical stealth device for export», Jane’s Defence Weekly, 17 marzo 1999.



Fonte: http://www.effedieffe.com

 


 

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