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 Sviluppato nel corso degli anni ‘80 e nei primi anni ‘90 del XX secolo a partire dalle lezioni apprese nel corso della sanguinosa guerra in Angola, il Cheetah (Ghepardo) rappresentò per il Sudafrica una pietra miliare nella strada per l’autosufficienza in campo militare. Originariamente inteso come “caccia ad interim” nell’attesa dell’entrata in servizio del futuristico Atlas Carver, il Cheetah si rivelò prestante a tal punto da diventare il vero “tuttofare” della SAAF (South African Air Force) e l’incontrastato dominatore dei cieli dell’Africa australe per oltre due decenni prima di rinascere a nuova vita nel continente americano, dove continua a volare con inaspettato successo.

 

 

 

 

Il Cheetah è un caccia, progettato e costruito dall'azienda aeronautica sudafricana Atlas Aircraft Corporation (diventata successivamente Denel Aviation), sviluppato dal famoso Dassault Mirage III per aggirare l'embargo imposto al paese africano dalle Nazioni Unite nel 1977. È caratterizzato, come l'aereo francese, dall'ala a delta, ma con l'aggiunta delle alette canard posizionate sulle prese d'aria. Inoltre fa largo uso di avionica e tecnologia israeliana simile a quella impiegata per il velivolo israeliano IAI Kfir.



Storia del progetto.
Il "programma Cheetah" fu avviato dalla Atlas Aircraft Corporation in seguito all'embargo imposto al Sudafrica dalle Nazioni Unite nel 1977. L'azienda africana fu incaricata dalla Suid-Afrikaanse Lugmag per sviluppare un velivolo da caccia capace di rispondere alle nuove minacce nemiche che i moderni scenari bellici offrivano, come ad esempio i sofisticati caccia sovietici Mikoyan-Gurevich MiG-23 forniti alla vicina Angola, Paese in guerra con i sudafricani per motivi di confini nazionali. Poiché era stato vietato al Sudafrica la vendita di materiale bellico e di nuovi aerei, lo stato sudafricano capì che l'unica strada da percorrere era quella di aggiornare i propri mezzi in servizio. I lavori furono eseguiti dalla Atlas Aircraft Corporation, successivamente diventata Atlas Aviation e infine Denel Aviation, avvalendosi di tecnici della Israeli Aircraft Industries (IAI), i quali avevano acquisito notevoli competenze tecnologiche lavorando sul proprio velivolo da combattimento IAI Lavi. Il prototipo del Cheetah volò il 16 luglio 1986 e subito dopo venne consegnato ai reparti dell'aeronautica militare sudafricana, che lo dichiarò operativo nel 1987.



Versioni.
- Cheetah C: È la versione monoposto da caccia realizzata in 38 esemplari;
- Cheetah D: Variante biposto per la conversione operativa dei piloti, è stata costruita in 16 unità;
- Cheetah E: Versione monoposto aggiornata per missioni multiruolo, è stata realizzata in 16 esemplari.



Utilizzatori.

Sudafrica, Suid-Afrikaanse Lugmag.
Dal 1987 al 2008 è stata equipaggiata con 38 esemplari di Cheetah C, 16 della versione Cheetah D e 16 della variante Cheetah E.

Ecuador, Fuerza Aérea Ecuatoriana.
Nel settembre 2009 decise di acquistarne 12 ex-SAAF usati per rimpiazzare i Mirage F1 più vecchi

Cile, Fuerza Aérea de Chile.
Nel 2003 acquistò 5 ex-SAAF usati fuori-servizio (col desiderio di comprarne altri 7) per fonte di pezzi di ricambio per i suoi simili ENAER Pantera.

Stati Uniti, Draken International.
12 esemplari (9 Cheetah-C e 3 Cheetah-D) ex Suid-Afrikaanse Lugmag, acquistati per essere usati come aggressor.

Fonte ed altri dati: https://it.wikipedia.org

 

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