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Una tempesta solare di dimensioni ciclopiche raggiunge la Terra, colpendone i nodi energetici che diffondono la corrente elettrica in tutto il mondo. Non è uno scenario assurdo, ma potrebbe realmente accadere: è già accaduto in passato, e dato che non abbiamo sufficienti dati per dire che non sia accaduto prima del monitoraggio costante del Sole (e visto che nei secoli scorsi non c'era la rete elettrica capillare come quella di oggi) potrebbe essere molto peggio di quanto abbiamo visto nelle ultime decadi.

Molte reti elettriche infatti non sono schermate contro la radiazione solare: se anche un solo nodo della rete energetica dovesse cadere, potrebbe rappresentare la fine della corrente elettrica per uno o più giorni. Ma se la tempesta solare dovesse mettere fuori uso l'intera rete elettrica mondiale?

 



Gli effetti che possiamo prevedere sono questi:

- Niente più acqua nelle grandi città. Gli acquedotti di molte città sono infatti costantemente riforniti di acqua da pompe elettriche, che consentono di reggiungere le zone più remote del centro urbano. Senza energia elettrica, queste pompe sarebbero fuori uso, e addio all'acqua corrente.
- Illuminazione. Dite addio all'illuminazione elettrica. Oltre alle luci, se ne andrebbero forni elettrici, frigoriferi, e qualunque altro sistema elettrico noto che attinge energia dalla rete elettrica del Paese. Il problema potrebbe anche essere localizzato non all'interno dello stesso Paese: come accade molto spesso, parte dell'energia elettrica viene fornita da Paesi stranieri; se la tempesta solare dovesse colpirli, molti Stati che dipendono energeticamente da essi vedrebbero l'apporto esterno di elettricità compromesso.
- Niente computer. I computer, nel caso dei laptop, potrebbero continuare a funzionare per poche ore dopo il disastro. Ma dato che i server che compongono la Rete non hanno batterie supplementari, la Rete cesserebbe di esistere fino a quando il guasto non verrà riparato, e potrebbe volerci molto, molto tempo. In realtà, molti provider sono dotati di generatori indipendenti di energia che funzionano a combustibile (gasolio, petrolio, anche carbone in alcuni casi), ma qui nasce un altro problema: come ottenere il combustibile se le pompe di benzina, che funzionano elettricamente, sono fuori uso?
- Niente più auto: vedere problema precedente. Le industrie di estrazione del petrolio subirebbero uno stop, dato che parte delle loro apparecchiature estrattive fanno uso intensivo di elettricità. senza contare gli impianti di raffinazione. Come si fa funzionare un'auto se manca petrolio raffinato? E se anche ci fosse, occorrerebbe utilizzare pompe manuali, il che farebbe di certo crescere il prezzo per la benzina, che sarebbe dipendente non solo dalla mano d'opera del benzinaio (pompate milioni di litri di benzina manualmente e poi mi saprete dire che razza di lavoraccio possa essere), ma anche dal fatto che navi cisterna, treni cisterna e via dicendo sono dipendenti dall'utilizzo di elettricità.
- Niente più guerra elettronica. Le attività di intelligence tramite satelliti sarebbero duramente compromesse: come ci si connette ad un satellite se le strumentazioni elettriche che lo fanno sono fuori uso o prive di alimentazione? Occorre pensare inoltre che un EMP (impulso elettromagnetico) generato da una tempesta solare imponente non solo metterebbe fuori uso i generatori elettrici (che ci frega, abbiamo le pile ed i pannelli solari), ma anche la strumentazione elettronica. Potremmo avere computer fuori uso o con memorie cancellate, radio che non funzionano, televisioni inutilizzabili, server che perdono dati, apparecchiature elettroniche completamente fuori gioco.

Siamo, in sintesi, all'età della pietra. Non proprio, diciamo al periodo in cui il mondo ha iniziato ad industrializzarsi, con il vantaggio però che sappiamo come abbiamo costruito radio, televisioni, computer, ma che senza dati su carta il tempo per ripristinare tutto sarà più lungo di quanto sarebbe se dovessimo ripristinare tutto da un semplice reset generale.

Ma nel frattempo, miliardi di persone senza energia non sarebbero per nulla contente. Vedere che il contenuto del vostro frigorifero si va decomponendo, che le carte di credito sono inutilizzabili, che andare al lavoro divente un'impresa, e che per molti, in ufficio, di lavoro praticamente non ce n'è più (immaginate segretarie costantemente al telefono, uffici che basano la loro vita sui computer, laboratori, banche, la Borsa, e via dicendo), probabilmente scatenerebbe il caos, farebbe perdere molti posti di lavoro, ridurrebbe sul lastrico milioni di persone. La crisi economica degli ultimi anni sarebbe solo una piccola bolla paragonata a questa situazione.

Il problema è quanto durerà il black-out generale: se fosse una situazione della durata di pochi giorni i problemi sarebbero di portata relativamente limitata, anche se i danni ammonterebbero a miliardi di dollari. Ma se la situazione dovesse durare più di due settimane, ed il ripristino della rete elettrica dovesse risultare difficile per via della sostituzione totale di tutti i nodi della rete e del ripristino generale delle centrali energetiche, la cosa potrebbe rivelarsi tragica. Senza corrente elettrica, in molte zone del mondo sarebbe il caos.

Basta solo pensare ad un recente studio in cui si collega l'illuminazione elettrica con la criminalità. E' stato infatti scoperto che l'illuminazione elettrica porta generalmente ad una riduzione dela criminalità, e che l'oscurità invece favorisce l'aumento dei crimini. Se contiamo poi che ognuno di noi si troverebbe in una situazione in cui si perde il lavoro, non si ha cibo nei frigoriferi ed il nostro denaro si trova su conti correnti digitalizzati su computer senza la possibilità di prelevare da un bancomat (e con la possibilità che i nostri conti correnti digitali siano andati in fumo con il resto della tecnologia terrestre), possiamo immaginare le conseguenze.

Cosa fare quindi per districarsi da questo impiccio? Dipende: se la situazione è temporanea, basta aspettare. Non che sia il massimo aspettare al buio, al freddo, senza contanti e senza possibilità di muoversi, ma è l'unica cosa che possiamo fare. Aspettare ed abituarsi a vivere scomodamente per qualche giorno.

Ma se il problema dovesse persistere per settimane, mesi, o addirittura anni? Iniziamo con il tranquillizzarci un po' tutti: sebbene alcuni sostengano che le principali reti elettriche mondiali non siano schermate a dovere per proteggerci da un EMP solare, in realtà avere un black-out totale di tutto il pianeta non è un'eventualità così probabile. Dipende dall'intensità della tempesta solare, dalla zona che colpisce nel momento in cui raggiunge la Terra, e dalla capacità di risposta delle autorità nel caso di incidente.

Se però ci trovassimo ad affrontare una situazione del genere, n linea di principio valgono i consigli dati per il disastro virale e celeste: sopravvive il più forte, il più scaltro o il più utile; occorre fare "di necessità, virtù" ed adattarsi a vivere come vivevano i nostri antenati: sarà dura, ma è l'unica cosa che possiamo fare; occorre ripristinare al più presto le centrali energetiche, ne va della vita di milioni di persone.

E bisogna tenere presente che potrebbe capitare un'altra tempesta solare in grado di mettere ko la rete elettrica. Ripristinare i nodi elettrici non basta: occorre schermarli a dovere, e prevedere che il disastro possa accadere di nuovo. Ma l'essere umano ha la curiosa capacità di accorgersi di qualcosa solo quando gli piomba addosso in tutta la sua potenza e devastazione, dimostrando una scarsa capacità di prevedere il futuro.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 

 

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