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Una ONG danese sta sviluppando una navicella spaziale in grado di trasportare esplosivi nucleari per distruggere eventuali asteroidi in rotta di collisione con la Terra. L'idea del film “Armageddon” potrebbe diventare presto realtà!

 

 

Spesso la fantascienza anticipa quello che potrebbe succedere nella realtà.

È il caso del veicolo spaziale chiamato Hyper Velocity Asteroid Impact Vehicle (HAIV), un vettore in grado di raggiungere e distruggere in soli 100 giorni un asteroide in rotta di collisione con il nostro pianeta.

Il veicolo, equipaggiato con un potente ordigno nucleare, è stato ideato dai ricercatori dell’Emergency Asteroid Defence Project (EADS), una ONG con sede in Danimarca.

Il sistema di difesa è pensato per proteggere la Terra dalla distruzione, da utilizzare solo quando tutti gli altri metodi hanno fallito. Tuttavia, il veicolo senza pilota si basa su un aspetto cruciale: il monitoraggio e l’individuazione dell’asteroide in tempo utile, prima che sia troppo tardi per evitare l’impatto con la Terra.

 

Si tratta di un sistema decisamente costoso: da 500 milioni a 1,5 miliardi di dollari. Il costo della missione dipenderà da quanto grande sarà l’asteroide da distruggere.

Una volta individuato l’asteroide killer, HAIV sarebbe lanciato con uno dei razzi attualmente disponibili, come il Delta IV o l’Atlas V. Lasciata l’atmosfera terrestre, HAIV si allineerebbe all’asteroide in una rotta di intercettazione.

In prossimità dell’asteroide, HAIV lancerebbe un primo modulo esplosivo con il compito di creare un cratere sulla sua superficie. Dopo di che il secondo modulo, equipaggiato con una testata nucleare, farebbe rotta all’interno del cratere per poi esplodere, facendo l’asteroide a pezzi.

 

 

I frammenti dell’asteroide sarebbero deviati dall’esplosione, o comunque sarebbero troppo piccoli per causare danni rilevanti alla Terra.

Il sistema, per funzionare a dovere, si basa sul monitoraggio degli oggetti vicini alla Terra (NEO), in modo che la minaccia possa essere rilevata con un certo anticipo. Nel momento in cui viene individuato un oggetto potenzialmente pericoloso, la navicella può essere lanciata, prima che l’asteroide abbia la possibilità di mettere in pericolo la vita sul pianeta.

«La missione per proteggere l’umanità da una potenziale collisione è qualcosa che si sarebbe dovuto fare molto tempo fa», scrivono i ricercatori sul sito web dell’Emergency Asteroid Defence Project. «Abbiamo la tecnologia disponibile da circa mezzo secolo. Eventi come quello di Chelyabinsk, nel 2013, si sarebbero potuti evitare».

 

 

Eppure, il lancio di un ordigno nucleare nello spazio potrebbe non essere così facile come pensano i ricercatori, dato che ci sono una serie di questioni legali da prendere in considerazione.

Tuttavia, a loro avviso, non ci sarebbero problemi di sicurezza, né materiale nucleare, radiazioni o onde d’urto che possano minacciare la Terra.

«Complicazioni legali o no, lo facciamo comunque. Se un asteroide dovesse minacciare una città come New York, Mosca o Pechino, noi cercheremmo il supporto globale per ottenere un mandato ad agire, indipendentemente dagli ostacoli giuridici esistenti, al fine di salvare la vita di milioni di persone», scrivono i ricercatori.

Inoltre, il team afferma che lanciare un ordigno nucleare nello spazio non può essere illegale, dato che non si tratterebbe di un’arma.

Attualmente, il team è alla ricerca di finanziamenti per sviluppare il progetto HAIV. Il L’obiettivo è quello di rendere operativo il sistema entro il 2018. Nella prima fase, HAIV dovrebbe essere in grado di distruggere un asteroide di 50 metri di diametro.

Tuttavia, una volta completato il progetto, il team si dice pronto a fermare asteroidi grandi fino a 300 metri, i quali rappresentano circa il 99,9 per cento dei corpi che orbitano in prossimità della Terra.

Fonte: http://www.ilnavigatorecurioso.it

 

 

 

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