La seconda crociata fu una spedizione militare cristiana contro l'Islam, che si svolse tra il 1147 e il 1150. Fu motivata dalla caduta della contea di Edessa, uno degli Stati crociati fondati durante la prima crociata, che fu conquistata dall'atabeg Zengi nel 1144. Il papa Eugenio III proclamò la crociata e chiese ai sovrani europei di partecipare. I principali leader della crociata furono Luigi VII di Francia e Corrado III di Svevia, che marciarono separatamente attraverso l'Anatolia, dove subirono pesanti perdite contro i turchi selgiuchidi. I due eserciti si riunirono a Gerusalemme, dove decisero di attaccare Damasco, una città alleata degli Stati crociati ma nemica di Zengi. Tuttavia, l'assedio di Damasco fu un fallimento e i crociati dovettero ritirarsi dopo solo quattro giorni. La seconda crociata non riuscì a riconquistare Edessa né a espandere i territori cristiani in Medio Oriente. Al contrario, rafforzò il potere dei musulmani guidati da Nur al-Din, il figlio di Zengi, che unificò la Siria e minacciò il regno di Gerusalemme.