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Non era mai successo. Almeno finora. Adesso invece è accaduto. Le forze armate della Repubblica Popolare Cinese hanno partecipato a un'esercitazione congiunta in uno dei paesi Nato. E non si tratta di un paese qualunque, ma della Germania. Un avvenimento che non può che preoccupare gli Stati Uniti, da tempo coinvolti nella trade war, o meglio nuova guerra fredda tecnologica, con la Cina, che rappresenta la maggiore preoccupazione geostrategica per Washington, impegnata a cercare di mantenere la propria leadership globale. Pechino ha inviato in Germania dei veicoli militari, per la precisione unità mediche, per dei test congiunti tra l'Esercito Popolare di Liberazione (Pla) e la Bundeswehr tedesca, mettendo in pratica una possibile risposta a uno scenario di terremoto. Al di là dell'importanza in sé dell'esercitazione, piuttosto limitata, resta il forte contenuto simbolico di un'operazione di questo tipo, con la collaborazione sul campo di unità tedesche e cinesi. Un messaggio forte quello recapitato da Pechino, che continua la sua manovra di avvicinamento all'Europa, e soprattutto da Berlino, che si apre alla cooperazione globale con la Cina. Facile prevedere che gli Stati Uniti, già alle prese con il nodo Turchia all'interno della Nato, non siano particolarmente felici dell'esercitazione, mentre le forze armate cinesi continuano il loro processo di estroversione globale.

12 luglio 2019

Fonte: http://www.affaritaliani.it





18 luglio 2019

Veicoli militari, soldati e medici cinesi in Germania per la prima volta nella storia. Non si tratta però di un’invasione ma di qualcosa che preoccupa Trump anche di più: un’esercitazione militare congiunta. Cina e Germania si sono incontrate in territorio tedesco per una vasta esercitazione militare congiunta. Dal 2017, infatti, Xi Jinping ha annunciato l’avvio del ammodernamento dell’esercito popolare cinese, allora enorme per numeri ma disorganizzato e retrò, composto per la stragrande maggioranza da soldati di leva senza alcuna esperienza militare, se non un breve addestramento. La riforma ha iniziato a diminuire il numero di soldati impiegati, investendo in armi e attrezzature e passando al reclutamento di soli professionisti. Ri-ammodernare l’intero esercito popolare cinese non è roba che si può fare in una notte, e così, mentre continuano gli investimenti in tal senso, la Cina inizia a formare i suoi nuovi professionisti del settore e, per la prima volta nella storia, lo fa portandoli in Europa, dove l’esercito cinese non era mai stato. La strada verso un esercito competitivo, degno di una superpotenza, è però ancora lunga e Pechino non ha la pazienza di aspettare. Così ecco richiesto l’aiuto dei tedeschi. L’argomento dell’esercitazione? La risposta alle catastrofi naturali. Ovviamente c’è molto di più dietro a questa mossa, la Cina non punta solo a formare il suo nuovo esercito di professionisti, ma a una dimostrazione di apertura nei confronti dell’Europa, ancora molto legata agli Stati Uniti, anche se ora ha lo sguardo rivolto a oriente. Per cui non ha importanza se l’esercitazione in questione non riguardi delle vere e proprie operazioni di guerra. Quello che importa è l’equilibrio geopolitico e militare che, in un periodo in cui la Nato ha perso molto del suo potere, pare spostarsi a oriente. La Cina sta lanciando diversi messaggi all’Europa. Primo tra tutti: “noi potremmo anche essere un alleato militare”. La vicenda è passata un po’ sottobanco, ma la Germania sembra proprio essere terreno di scontro militare tra Cina e Stati Uniti, già da tempo ai ferri corti (leggi anche: "Stati Uniti, la Cina è la minaccia numero uno: Pechino fa più paura dei terroristi"). Questo mese, infatti, la Merkel ha anche rifiutato la richiesta da parte di Washington di schierare forze di terra in Siria, cosa che avrebbe aiutato Trump a ritirare parte delle sue truppe dalla regione per guadagnare consensi in patria. Il “nein” di Berlino al suo alleato transatlantico, per poi dedicarsi a una esercitazione con l’esercito del paese al momento più temuto da Washington, non ha di certo rassicurato il presidente Trump che non può però permettersi di guastare ulteriormente i suoi legami con la Germania. I legami tra Pechino e Berlino si fanno però sempre più stringenti, sempre più forti, a dispetto di quanto vorrebbero gli Stati Uniti e questa operazione militare congiunta è solo l’apice, per il momento, di un sodalizio cino-tedesco, destinato a durare.

Fonte: https://it.insideover.com
 


 

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