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Le immagini in questo post mostrano parte del network di caverne sottoposto ad esplorazione negli ultimi 30 anni in Borneo, nel Gunung Mulu National Park. Nonostante tre decadi di studi e speleologia, non si sa esattamente quanto il sistema di grotte sia ampio, e nemmeno dove finisca.

 

 

Si ritiene che il sistema si dirami ben oltre i 300 chilometri finora mappati dagli speleologi. Per creare una mappa delle zone esplorate, sono state effettuate delle misurazioni laser in grado di fornire le dimensioni delle camere e di tradure i dati in una mappa tridimensionale digitale.

 

 

La rete di caverne si sarebbe formata a partire da 5 milioni di anni fa, grazie al lavoro di pioggia e fiumi che hanno eroso e plasmato la roccia, creando le meraviglie che è possibile ammirare oggi. Si ritiene che le zone del network di caverne finora mappate corrispondano a circa un terzo dell'intera estensione del complesso.

 

 

Le esplorazioni sono iniziate oltre 30 anni fa, quando la Royal Geographic Society guidò la prima spedizione nella quale partecipò uno dei membri dell'attuale team, Andy Eavis (62). "Il lavoro che stiamo conducendo con il team probabilmente non sarà completo prima che io muoia, e forse nemmeno in due o tre generazioni" afferma Robbie Shone, membro del team britannico che ha effettuato l'ultima spedizione. "Ci sono nuove caverne e parte del network deve essere ancora scoperta, per cui sembra una storia senza fine. Ma le caverne sono l'ultima frontiera del pianeta. Le caverne sono tra le ultime aree a dover essere mappate, e penso che questo sia ciò che troviamo elettrizzante".

 

 

Questo sistema di caverne è pieno di meraviglie: c'è un condotto naturale che convoglia l'acqua piovana dalla superficie all'interno delle caverne; ci sono camere estremamente ampie, probabilmente le più vaste del mondo; e sono state anche scoperte impronte di mani lasciate da uomini vissuti centinaia o migliaia di anni fa.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com

 

 

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