Negli ultimi anni abbiamo assistito alla nascita di numerosi servizi di cloud storage, che hanno conquistato una diffusione sempre maggiore grazie soprattutto a servizi gratuiti offerti da Dropbox, SugarSync, Google Drive, Apple iCloud e Microsoft One Drive.
Il salvataggio dei dati su cloud ha innumerevoli vantaggi in fatto di praticità e sicurezza: installando una semplice applicazione, o utilizzando semplicemente il nostro web browser, possiamo usufruire di un hard disk “virtuale” remoto (cioè situato su un server collegato ad Internet) per salvare i nostri dati, che rimarranno sempre disponibili da qualsiasi dispositivo (smartphone, computer, tablet…) connesso a Internet. Inoltre un salvataggio sul cloud ci mette al sicuro da perdite accidentali di dati: mediamente infatti i server dedicati a questo tipo di servizio hanno procedure di backup e ridondanza dei dati decisamente superiori a quelle applicate dall’utente medio.
Proprio per questi aspetti decisamente vantaggiosi, spesso capita di essere iscritti a più servizi di cloud storage (esempio personale: documenti vari su SugarSync, cartelle condivise su Dropbox, files delle applicazioni Apple su iCloud) – e può sorgere l’esigenza di trasferire un file da un servizio all’altro, per esempio da Google Drive a Dropbox. Come fare? La soluzione più facile sembrerebbe scaricare il file da Google Drive sul nostro computer, spostarlo nella cartella locale Dropbox, e da lì attendere che il sistemi si occupi della sincronizzazione caricando il file sul server remoto di Dropbox. Questo però comporta un download del file dal server, uno spostamento manuale sul nostro computer, e un upload dal nostro computer al secondo server.
Purtroppo, come avrete già sperimentato, effettuare upload di files di grandi dimensioni da un computer dotato di una semplice ADSL comporta un rallentamento notevole della connessione: tutta la banda disponibile in uscita viene occupata dal trasferimento, e questo influisce in modo significativo sulla banda in download: per toccare con mano provate a caricare un file di 500MB su Dropbox, e contemporaneamente guardare un video in HD su Youtube… Insomma, meglio ridurre al minimo lo spostamento di grossi files dal nostro computer ai server. Ma allora come facciamo?
Fortunatamente, c’è una soluzione decisamente più comoda e veloce, e si chiama Mover .
L’applicazione Mover consente di trasferire file tra diversi servizi cloud senza passare dal nostro PC: semplicemente, Mover mette in contatto i due server e gestisce lo scambio dei dati.
I servizi cloud gestiti dall’applicazione Mover.
Vediamo come funziona.
- Innanzitutto è necessario creare un account Mover: basta no un indirizzo e-mail e una password (mi raccomando che sia sicura ).
- Una volta registrati, entriamo nell’applicazione con le nostre credenziali, e selezioniamo il cloud storage sorgente da cui andare a pescare il file da trasferire, e successivamente la destinazione per il trasferimento (ad esempio da Google Drive a Dropbox, o una qualsiasi combinazione tra i numerosi servizi supportati, vedi immagine).
- Una volta scelta sorgente e destinazione Mover ci chiederà di inserire le credenziali di accesso del servizio specifico: ad esempio, se vogliamo trasferire un file da dropbox a sugarsync dovremo inserire login e password di entrambi i servizi.
- A questo punto clicchiamo su “transfer now” ed il gioco è fatto!
Decisamente semplice, e in caso di files di grandi dimensioni ci può far risparmiare anche ore di upload con tutti i rallentamenti che ne derivano!
Fonte: http://www.style-web.it