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La bomba al cobalto è un tipo particolare di bomba H teorizzata dal fisico Leo Szilard, secondo il quale, producendo un fallout di lunga durata, avrebbe potuto cancellare la vita dalla Terra. Szilárd la propose nel febbraio del 1950, non come effettivo progetto, ma per evidenziare il fatto che presto sarebbe stato possibile creare armi in grado di cancellare la vita dalla Terra. Ad oggi non si ha notizia della presenza di bombe al cobalto in alcun arsenale.

 

 

Funzionamento.
L'idea della bomba al cobalto si basa sulla possibilità di utilizzare i neutroni presenti nell'esplosione nucleare di una bomba H per trasmutare del comune cobalto (cobalto-59 non radioattivo) nell'isotopo cobalto-60 radioattivo. La bomba è quindi costruita come una normale bomba H in cui l'uranio provoca 2/3 dell'energia sprigionata ed il restante terzo appartiene alla reazione di fusione nucleare (in una bomba H la fissione dell'uranio innesca la fusione nucleare). La differenza è nello strato esterno, detto tamper, che è costituito da cobalto metallico. Al momento dell'esplosione, i neutroni veloci prodotti dalla fusione termonucleare bombardano il cobalto trasmutandolo in radioattivo e disperdendolo poi nel fallout. Il cobalto-60 decade per decadimento beta in nichel-60 (stabile) il quale diseccitandosi emette raggi gamma. Il cobalto-60 ha un periodo di dimezzamento pari a 5,27 anni.



La macchina del giudizio universale.
A tutti gli effetti si tratta di una bomba H, con analoghi effetti immediati. La bomba al cobalto è stata definita la macchina del giudizio universale. Essa infatti, oltre che per distruggere alla detonazione, è stata pensata per causare la massima ricaduta di materiale radioattivo (fallout) e con contaminazione di lungo periodo. L'idea è che, non esistendo un limite teorico alle dimensioni di una bomba di tipo Teller-Ulam, sia possibile costruire una bomba al cobalto di dimensioni tali da poter contaminare l'intero pianeta mettendo fine ad ogni forma di vita su di esso.

Fonte: http://it.wikipedia.org

 

 

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