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Il collasso di una importante corrente dell’oceano Atlantico denominata Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) potrebbe portare ad effetti molto negativi in Gran Bretagna secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università di Exeter in Gran Bretagna. In particolare, secondo i ricercatori, un eventuale crollo più accentuato di questa corrente potrebbe portare a notevoli problemi per quanto riguarda l’agricoltura e dunque la produzione di cibo. Si parla di cessazione diffusa delle aree arabili nello studio pubblicato su Nature Food, un “punto di svolta” per quanto riguarda gli effetti di cambiamenti climatici sulla stessa Gran Bretagna. Il problema principale sarebbe da addurre alla riduzione delle piogge e questo porterebbe ad un costo dell’acqua da utilizzare per l’irrigazione non più sostenibile in relazione alla quantità di raccolta. “Se l’AMOC crollasse, ci aspetteremmo di vedere cambiamenti molto più drammatici di quanto ci si aspetti attualmente a causa dei cambiamenti climatici”, specifica chiaramente Paul Ritchie, uno degli autori dello studio. Verrebbe a crearsi un annullamento degli effetti del riscaldamento globale Gran Bretagna, qualcosa che solo di primo acchito potrebbe sembrare un aspetto positivo. In realtà si creerebbe un calo medio delle temperature di 3,4° centigradi e contemporaneamente una riduzione delle precipitazioni che porterebbe a -123 mm di pioggia durante la stagione di crescita delle piante coltivate. Conseguentemente, la maggior parte dei terreni risulterebbe inadatta all’agricoltura: lo stesso suolo coltivabile potrebbe passare dal 32% al 7% in seguito ad un crollo dell’AMOC.  Qualcosa che porterebbe ad una riduzione del 10% del valore netto del comparto agricolturale britannico ed ad una perdita che gli stessi ricercatori hanno stimato in almeno 346 milioni di sterline all’anno. Inoltre lo stesso collasso risulterebbe “rapido e precoce”. C’è da dire che le probabilità sembrano ancora basse ma il fatto stesso che una probabilità del genere non si possa escludere rappresenta di per sé già un allarme concreto considerando anche che la stessa AMOC si è indebolita del 15% negli ultimi cinquant’anni. Per contrastare l’infausta situazione potrebbe essere possibile agire già da oggi per minimizzare gli effetti, sottolineano gli stessi ricercatori.

Fonte ed altri link: https://notiziescientifiche.it

 


 

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