Sono sempre di più i pensionati che lasciano l’Italia per trascorrere gli ultimi anni della propria vita all’estero, in location in cui i prezzi sono bassi e abbordabili e, di conseguenza, una pensione da mille euro al mese è più che sufficiente per un’esistenza da nababbi. Una delle mete privilegiate da questo punto di vista è Tenerife, e non è un caso che da più di 20 anni l’arcipelago delle Canarie sia stato dichiarato una zona economica speciale: così, negli ultimi tempi, addirittura decine di migliaia di nostri connazionali hanno preso la decisione di dire addio al tricolore per trasferirsi in Spagna.
Le tasse meno opprimenti, il clima più mite, gli inverni meno rigidi: sono tante le ragioni che possono indurre a un simile cambiamento, anche se di certo i prelievi fiscali poco significativi svolgono un ruolo importante.
Nelle Canarie, infatti, sugli utili di impresa viene applicato un prelievo pari ad appena il 4%, che stride con il 25% in vigore nel resto della Spagna. Ma, al di là di Tenerife, il trend dei pensionati in fuga dall’Italia coinvolge molte altre destinazioni in ogni angolo del mondo: una pensione che a Milano basterebbe per sopravvivere o poco più si trasforma in un piccolo grande tesoro in numerose località esotiche e tropicali, dai Caraibi al Sud-Est Asiatico.
Una ricerca effettuata da "Latitudes Travel Magazine" ha approfondito in maniera dettagliata la situazione: la celebre testata online che si occupa di turismo e di viaggi ha dedicato al fenomeno uno studio articolato, scoprendo che i pensionati italiani che hanno sottoscritto il registro dedicato agli italiani che non vivono più nel Belpaese – l’Aire, vale a dire l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero – preferiscono come destinazioni la Tunisia e il Marocco, probabilmente anche per la lontananza non eccessiva. In questi due Paesi, che si fanno apprezzare anche per il loro clima mite, si può condurre una vita più che agiata con appena 400 euro al mese, senza dimenticare la disponibilità di una copertura sanitaria completa. Ecco perché tra la Tunisia e il Marocco vivono ben 3 mila italiani.
Fonte: http://www.italiapatriamia.eu