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La Cina è disposta a investire nell'energia alternativa russa. La società cinese Goldwind propone di costruire in Russia uno stabilimento per la fabbricazione di generatori eolici. Tuttavia gli analitici valutano con scetticismo le prospettive economiche di simili progetti.

 

 

Goldwind, secondo per volume di produzione nel mondo produttore di generatori eolici, è deciso. La società ha già elaborato il business-plan e ha iniziato la ricerca dei partner in Russia per la realizzazione del progetto prefissato. Ora Goldwind sta conducendo i negoziati con la società ingegneristica "Gruppo Е4", la cui quota del mercato delle costruzioni nel settore energetico della Federazione Russa ammonta al 20%. Il quotidiano "Izvestia", citando il portavoce di "E4" Elena Gurianova, fa notare che la parte cinese è disposta a mettere a disposizione le tecnologie e il finanziamento del progetto, mentre la holding russa può effettuare le ricerche progettuali ed svolgere tutti i lavori con la fornitura "chiavi in mano".

Nello stesso tempo per ora sono sconosciuti l'ammontare degli investimenti e il volume prefissato della produzione. Prima bisogna valutare le esigenze delle regioni in questo tipo di energia, - ritiene Ghennadij Shmal, presidente dell'Unione dei produttori del petrolio e del gas:

Noi abbiamo dei territori per i quali ciò può essere l'unica fonte dell'energia. Le regioni entro e oltre il Circolo Polare, ad esempio, laddove il trasporto di qualsiasi tipo di combustibile è problematico. Lo stesso riguarda anche impervi villaggi montani. Probabilmente nell'Estremo Oriente russo le centrali eoliche possono essere richieste. Non ha alcun senso però estendere questo tipo d'energia all'intero paese.

Secondo il parere dell'esperto il problema sta negli alti costi delle fonti alternative d'energia. Oggi il costo di produzione di un kilowatt d'energia da generatori eolici e dai pannelli fotovoltaici superano di alcune volte la produzione dal gas o, ancora di più, dal carbone. Cosicché non c'è da meravigliarsi che nel paese che dispone di grandissimi depositi di idrocarburi questo segmento del mercato energetico per ora non sia tanto sviluppato.

Allora perchè molte società cinesi mostrano sempre maggiore interesse verso la "green energy" russa? Dongfang Electric Corporation e Xian Electric Engineering hanno dichiarato che la Russia – è il principale partner promettente per gli investimenti nell'energia alternativa al di fuori della Repubblica Popolare Cinese, e la seconda ha perfino reso nota la cifra di possibili investimenti – fino a 100 milioni di dollari.

Gli esperti ritengono che l'interesse della Cina verso l'energia alternativa russa sia legato al problemi sul mercato interno della Repubblica Popolare Cinese. A causa del peggioramento della situazione ecologica, le autorità cinesi hanno puntato sullo sviluppo delle fonti alternative dell'energia. Secondo i pronostici dell'Agenzia energetica internazionale IEA, la Repubblica Popolare Cinese per i ritmi dello sviluppo delle fonti rinnovabili dell'energia supererà il Giappone, gli Stati Uniti e l'Unione Europea già entro il 2035. Già oggi nel paese si sono accumulate tante eccessive capacità produttive che la Cina non è in grado di vendere questi prodotti né sul mercato interno né sui mercati esteri.

Parzialmente con ciò si spiega un atteggiamento molto deciso delle società cinesi di partecipare ai progetti russi di green energy. Goldwind è intenzionata ad avviare tra un anno la costruzione di un'azienda in Russia. S'ipotizza che Goldwind esporterà all'azienda russa dalla Cina soltanto i macchinari ad alta tecnologia per le proprie turbine. La parte principale della componentistica, le pale e le torrette stesse dei generatori eolici, sarà fabbricata in Russia.

/s

Fonte: http://italian.ruvr.ru

 


 

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