La Russia ha superato gli Stati Uniti per numero di testate installate su vettori strategici dislocati, sebbene simbolicamente di una sola unità: 1.643 contro 1.642. Il Dipartimento di Stato ha pubblicato i dati ufficiali sulla composizione delle forze nucleari strategiche degli Stati Uniti e della Russia. Essi sono stati ottenuti nel quadro dello scambio di informazioni in seno al trattato russo - americano sulla riduzione delle armi strategiche START-3.
Secondo fonti americane, per la prima volta dopo un lungo periodo di tempo, la Russia nell'ultimo anno ha superato gli Stati Uniti in indicatori quali il numero di testate su vettori strategici.
Alla vigilia del "Maidan" di Kiev i due politologi americani Graham Allison e Robert Blackwell nel loro articolo pubblicato dal sito "Politico" hanno elencato dieci motivi per cui vale ancora la pena di considerare la Russia. Precedentemente avevano affermato che la Russia è l'unico Paese al mondo che in 30 minuti può spazzare via dalla faccia della Terra gli Stati Uniti.
Vladimir Putin intorno alla metà degli anni 2000 ha affermato che la Russia possiede complessi di deterrenza nucleare che non hanno analoghi al mondo. Putin ha spiegato che questi complessi ipersonici, possono cambiare rotta anche in merito all’altezza e ha sottolineato che non temono sistemi di difesa missilistica: a questi complessi non importa se ci sia o no lo scudo antimissile.
Oggi una delle aree più promettenti per la Russia è il miglioramento dei complessi missilistici marittimi strategici "Bulava". Essi possono trasportare almeno 10 testate nucleari ad orientamento individuale, con un raggio d’azione non inferiore agli 8 mila chilometri.
Molto probabilmente l'affidamento alla Marina russa dei due primi sottomarini nucleari "Borei" Yuri Dolgoruky e Vladimir Monomakh con il complesso missilistico "Bulava" per un totale di 32 missili con 192 testate schierate ha rappresentato il fattore principale di questa superiorità della Russia sugli Stati Uniti d'America. Nonostante Vladimir Monomakh, a quanto pare, non trasporti ancora armamenti missilistici.
I sommergibili nucleari di classe "Borei" possono intervenire su un formidabile numero di nemici in tutte le situazioni. In primo luogo, si tratta di un sottomarino nucleare seriale. In secondo luogo, esso è la base delle forze nucleari strategiche della marina russa. E, in terzo luogo, la loro caratteristica principale è che gli stessi incrociatori sottomarini e le armi installate a bordo così come i sistemi missilistici sono interamente costruiti in Russia.
Un ruolo nella superiorità sugli Stati Uniti lo hanno avuto il continuo sviluppo di missili balistici intercontinentali terrestri della classe RS-24 "Yars" sia nella versione in silo che mobile. I missili "Yars" con testate multiple sono stati creati usando le soluzioni implementate nel complesso missilistico "Topol-M". Insieme al missile a blocco unico “Topol-M” già in dotazione impiantati in silo e mobile che costituiscono la base del gruppo da combattimento delle Forze Strategiche Missilistiche della Russia.
Complessi in silo del tipo "Topol-M" hanno incorporato all'interno un know-how di progettazione praticamente invulnerabile ai sistemi di difesa nemici. Allo stesso complesso nella versione mobile tale opportunità è ancora più evidente. Secondo il trattato URSS – USA Start-1, Mosca è stata costretta a dare Washington le coordinate esatte di tutti i suoi silos missilistici ed i luoghi di dislocamento dei sistemi mobili. Così hanno fatto gli americani. Ma ci sono sfumature: basta che i sistemi missilistici russi escano dal territorio della loro base perché nessun controllo satellitare sia in grado di dare la loro esatta posizione. Durante il giorno, i complessi mobili di lancio possono percorrere centinaia di chilometri sul terreno dove non vi sono strade percorribili.
Questa macchina è autonoma non solo nella possibilità di muoversi in qualsiasi direzione, ma anche nella capacità di utilizzo delle armi attraverso un segnale che può provenire non soltanto dal satellite e solo su canali di comunicazione conosciuti dai militari. Tutto questo rende i sistemi mobili d'arma talmente pericolosi da non avere analoghi al mondo. Secondo il Comando russo delle Forze Strategiche Missilistiche i nuovi sistemi missilistici dovrebbero ammontare all'80% del totale entro la fine del 2016, ed entro il 2020, raggiungere l'obiettivo del 98%.
Altrettanto importante è il processo di aggiornamento dei sistemi di allarme per un attacco nucleare. Ora fanno parte del sistema della Difesa spaziale della Russia i complessi "orbitali" della Crimea: la stazione radar di allarme missilistico "Dnepr", il punto di controllo dei veicoli spaziali a Sebastopoli e il centro di comunicazione spaziale nei pressi di Evpatoria.
La Russia sta anche testando nuovi sistemi di comunicazione e di navigazione satellitari, creando un proprio veicolo spaziale di esplorazione di nuova generazione. Continuano i lavori per la creazione della nuova infrastruttura per distribuzione dei reggimenti missilistici. È stato avviato il lavoro di ricerca per la creazione di sistemi missilistici ferroviari da combattimento ancora più potenti e sofisticati di quelli che tanto incutevano paura agli strateghi della NATO che insistevano sulla loro rimozione dal servizio durante lo START-2. Il razzo più potente del mondo "Voevoda" rimarrà in servizio almeno fino al 2026. Quando per questa data si prevede l’entrata in funzione di un missile ancora più di svolta, più tecnologico che andrà a sostituire il missile balistico leader. La costruzione di questo pesante missile balistico intercontinentale sarà completata nel 2018. Nei prossimi 3 anni, secondo una dichiarazione del ministro della Difesa Sergej Shoygu, l'esercito russo aumenterà il numero di missili da crociera di 5 volte rispetto a quelli attuali e di 30 volte nel 2020. Tutti questi piani consentono alla Russia non solo di salvaguardare i rapporti di forza nel mondo, ma anche lo status di grande potenza.
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Fonte: http://italian.ruvr.ru