La Cina sta cercando di liquidare il gap che ha con la Russia nel campo della difesa, ma in molti settori continua a dipendere da Mosca e anche in futuro avrà bisogno del suo sostegno.
Tale è la conclusione cui giungono nel loro rapporto gli esperti del Centro americano di Studi Strategici e Internazionali (CSIS).
Le tecnologie militari della Russia hanno esercitato una notevole influenza sul potenziale della marina cinese, in particolare sulla sua capacità di colpire bersagli a lunga distanza, rilevano gli esperti CSIS.
Grazie alle tecnologie russe sta crescendo la capacità delle navi cinesi di difendersi dagli attacchi aerei degli USA e dai loro missili a lunga gittata.
In particolare, le tecnologie russe della difesa contraerea permettono alle navi di superficie della marina di Pechino di "uscire" da sotto la "campana antimissilistica" di terra e operare lontano dalle coste cinesi.
Gli esperti CSIS esaminano i successi della Cina nel contesto di un ipotetico conflitto con gli USA. Gli analisti del Centro rilevano in particolare che con i suoi nuovi missili antinave, costruiti sulla base delle tecnologie russe, dotati di nuovi sensori, la Cina adesso "può minacciare le navi americane di stazza media e persino colpire le infrastrutture della marina USA fino a Guam e Okinawa".
Dal punto di vista degli esperti del Centro di Studi Strategici e Internazionali, oggi la Cina è più indipendente dalla Russia, ma i migliori missili navali della marina cinese — per esempio, P-270 Moskit, OKR Kalibr, X-31 — o si comprano in Russia, o vengono costruiti sulla base delle tecnologie russe.
La Cina continua a dipendere dalla Russia anche per quel che riguarda i mezzi di ricognizione aerea e navale, sistemi di difesa contraerea e sistemi di puntamento.
Fonte: http://it.sputniknews.com