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Il missile balistico intercontinentale Sarmat sostituirà il sistema R-36M2 Voyevoda nelle divisioni in servizio nel Territorio di Krasnojarsk, in Siberia orientale e nella regione di Orenburg, negli Urali del sud. E’ quanto comunicano dalle Forze Missilistiche Strategiche russe.

I missili balistici intercontinentali super-pesanti (ogni Sarmat potrebbe trasportare fino a quindici testate Mirv/Marv) saranno schierati a copertura di possibili bersagli ad Uzhur e nell’area di Dombarovsky.

"Lo sviluppo del sistema missilistico Sarmat è in fase di completamento”. Contrariamente a quanto annunciato in precedenza, il missile super–pesante (oltre cento tonnellate) termonucleare, entrerà in servizio con due anni di ritardo, e cioè a fine 2018, anche se il primo lancio avverrà entro il prossimo dicembre.

In fase di sviluppo dal 2015 in risposta al sistema americano Prompt Global Strike, il razzo a propellente liquido è destinato a sostituire l'intera linea deterrente formata dagli SS-18 Satan, il più grande missile balistico a propellente solido intercontinentale del mondo mai realizzato ed entrato in servizio nel 1967.

Pesante oltre 100 tonnellate, il Sarmat ha un'autonomia stimata di oltre diecimila km. E' stato progettato per raggiungere Mach 20 e tempestare il bersaglio rilasciando dieci testate pesanti (o quindici leggere) a rientro multiplo indipendente. Probabilmente, quando entrerà in servizio tra il 2020/2022, sarà dotato esclusivamente di testate Marv, praticamente immuni ad ogni sorta di schermo difensivo esistente. Le traiettorie di volo verso i potenziali bersagli saranno quelle sopra il Polo Nord ed il Polo Sud.

I russi intendono sostituire entro il 2025, l'80% dell'intero arsenale nucleare basato a terra con il Sarmat. Il nuovo ICBM sarà in servizio con sette reggimenti delle Forze Missilistiche Strategiche della Federazione Russa.

Gli Stati Uniti hanno intenzione di mantenere in servizio i missili balistici Minuteman III fino al 2030 con una serie di aggiornamenti, anche se l'Air Force non ha mai nascosto l'intenzione di voler sviluppare un nuovo sistema. Sia il Sarmat che il Satan sono più potenti del Minuteman.

La direttiva russa per "un vettore che avrebbe dovuto fare breccia in ogni tipo di difesa missilistica degli Stati Uniti", è stata emanata il 16 dicembre del 2011 dal comando supremo delle Forze Missilistiche Strategiche russe.

Fonte: http://www.difesaonline.it

 

 

 

 

Il comandante delle Forze Missilistiche Strategiche della Russia Sergej Karakaev ha detto il 10 maggio che la Russia sviluppa nuovi missili balistici intercontinentali (ICBM), con particolare attenzione alla capacità di penetrare le difese antimissile balistico (BMD) degli USA. Ha detto che la decisione di accelerarne l’attuazione è stata provocata dallo schieramento del BMD degli Stati Uniti in Europa. Il generale ha sottolineato che i missili russi voleranno su traiettorie ottimali colpendo con le testate su più direzioni, “costringendo la controparte a proteggere il perimetro della difesa missilistica”.

 

 

Secondo lui, la Russia avrà in egual numero lanciatori di ICBM fissi e mobili entro il 2021. L’arma prevede di testare 16 missili balistici intercontinentali nel 2016. Su un totale di 16 lanci di prova, 14 saranno condotti nell’ambito dello sviluppo di nuovi missili e testate. Nel complesso, le Forze Missilistiche Strategiche russe pianificano di testare circa 160 nuovi sistemi d’arma nel 2016, il doppio rispetto al 2015. Alcuni test riguarderebbero il nuovo velivolo ipersonico (HGV) Ju-71, che verrebbe montato sull’ultimo missile balistico intercontinentale (ICBM) pesante a propellente liquido russo RS-28 Sarmat (SS-X-30). Lo sviluppo del sistema missilistico pesante basato su silo Sarmat è in fase di ultimazione. La Russia schiererà i nuovi missili balistici intercontinentali pesanti a propellente liquido RS-28 Sarmat in Siberia e negli Urali meridionali, quando la nuova arma sarà operativa nel 2018. Il sistema sostituirà gradualmente l’obsoleto ICBM Voevoda R-36M2 Satan (SS-18). Il Sarmat utilizzerà gli stessi silos che ospitano il Satan, ma i due missili hanno caratteristiche molto diverse. I silos saranno ricostruiti per i nuovi missili e dotati di intercettori per proteggerli da un attacco preventivo. I primi prototipi del missili sono già stati costruiti. I primi lanci di prova sono in programma per la fine dell’anno presso Plesetsk, dopo un breve periodo di prove preliminari. Secondo una fonte dell’industria della difesa, il missile viene espulso dal silo fino ad un’altitudine di 30-40 metri grazie a un generatore a gas appena testato. A quella quota si avvia il motore da crociera del primo stadio per il lancio ‘regolare’. Con una gittata di almeno 11.000 km, l’ICBM più grande mai costruito, l’RS-28 Sarmat, trasporterà 10-15 testate termonucleari a puntamento indipendente: 10 testate pesanti o 15 leggere a seconda della missione. Il missile peserà almeno 100 tonnellate e trasporterà un carico utile di 10 tonnellate. Utilizzerà una combinazione di esche, vari sistemi di contromisure e velocità progettata specificamente per superare le difese antimissile balistico e sarà dotato di testate manovranti per complicarne l’intercettazione. Il previsto schieramento dell’RS-28 è una delle misure adottate dalla Russia in risposta al Rapido Attacco Globale (PGS) ed ai piani sulla difesa antimissile balistico degli USA. Il PGS è lo sviluppo di un sistema capace di un attacco aereo di precisione convenzionale in tutto il mondo entro un’ora. Il programma comprende numerose tecnologie presenti ed emergenti, tra cui missili ipersonici convenzionali aerolanciati o lanciati da superficie o sottomarini. La difesa antimissile balistico è stata creata per contrastare un contrattacco in caso di guerra. Gli Stati Uniti si sforzano di creare un sistema di difesa antimissile globale efficace costituito da vari missili intercettori integrati con sistemi cinetici o laser schierati in tutti gli ambienti, anche nello spazio. Si ritiene che tale difesa a più livelli possa colpire missili in volo e testate nello spazio. Nel 2002 gli USA si ritirarono unilateralmente dal trattato ABM. La mossa fu molto distruttiva per il regime di controllo degli armamenti e fu percepita dalla Russia come tentativo d’immunizzare gli Stati Uniti da un attacco di rappresaglia. Ora, il sistema di difesa antimissile balistico Aegis Ashore è già attivo in Romania. Secondo i piani, nel 2018 la versione aggiornata sarà stanziata in Polonia. Navi della difesa antimissile degli USA sono di stanza a Rota, in Spagna. Questi sono solo alcuni esempi dello sforzo degli USA sul BMD globale. Mosca ha dichiarato in molte occasioni che se gli Stati Uniti continuano sulla questione, la Russia troverà mezzi asimmetrici per rispondere al sistema di difesa missilistica. I piani di sviluppo a lungo termine delle Forze Missilistiche Strategiche della Russia sono stati corretti, di conseguenza. L’arma prevede di introdurre nuovi ed efficaci mezzi e tecniche per penetrare qualsiasi sistema di difesa missilistica e in grado d’ingaggiare bersagli in qualsiasi parte del mondo. L’RS-28 è un esempio che testimonia il fatto che l’abbandono del Trattato ABM e l’attuazione dei programmi per ottenere la superiorità sulla Russia non rendono gli USA più sicuri. Al contrario, il controllo degli armamenti è il modo migliore per evitare la minaccia. Speriamo che la prossima amministrazione statunitense adotti un approccio più realistico ai problemi della sicurezza nucleare.

La ripubblicazione è gradita in riferimento alla rivista on-line Foundation Strategic Culture .

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

 

 

 

 

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