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Che le amministrazioni pubbliche di tutto il mondo siano tra i soggetti meno propensi ad aggiornare il proprio equipaggiamento tecnologico è un fatto noto, ma il record di obsolescenza stabilito dal distretto scolastico di Grand Rapids, in Michigan, ha qualcosa di eroico. In barba a tutti i discorsi odierni su smart city e Internet Of Things, laggiù gli impianti di condizionamento dell’intero sistema (composto da 19 scuole) sono già coordinati in wireless da un unico Commodore Amiga 2000 che e' in azione dalla metà degli anni ’80.

 

 

La macchina, divenuta celebre nella cultura popolare come uno degli esempi più fulgidi di computer da gioco a cavallo tra quel decennio e il successivo, poteva comunque svolgere operazioni di qualunque tipo in virtù della potenza bruta sviluppata dalla sua CPU Motorola 68000 single core da 7 MHz accompagnata da 1MB di RAM. Proprio per la sua flessibilità fu scelta dall’amministrazione statunitense in sostituzione al computer precedente, un vecchio elaboratore formato XXL delle dimensioni di un frigorifero. L’Amiga fu messo nelle mani di un allora studente delle superiori che si occupò della programmazione: da quel giorno svolge il delicato compito di mantenere a temperatura adeguata le aule degli studenti del distretto. E per quanto le righe di software necessarie a un compito del genere possano essere state semplici da scrivere, il metodo di collegamento con i macchinari in remoto è comunque qualcosa di ingegnoso. L’Amiga accende e spegne caldaie, compressori e ventilatori a distanza con l’ausilio di un modem da 1200 bps e moduli di comunicazione wireless basati su normali frequenze radio, che durante gli scambi di informazioni interferiscono con la banda riservata ai walkie-talkie in dotazione al personale manutentivo. Negli ultimi 30 anni i problemi tecnici che si sono verificati sono stati sempre risolti dal già citato studente-programmatore, e praticamente tutte le componenti dell’originale Amiga 2000 hanno dovuto essere sostituite: prima il monitor, poi le altre periferiche di input. Il nucleo di elaborazione però è sempre rimasto funzionante, e probabilmente lo rimarrà fino al suo pensionamento che l’amministrazione ha in programma a breve. Costo del rinnovo previsto (di tutto l’impianto): due milioni di dollari.

Fonte: http://www.wired.it

 

 

Ricordi l’Amiga che regola i termosifoni della scuola? Bé i computer d’antan continuano a stupire e ora è stato scovato un Commodore 64 che da 25 anni resiste duro e puro in un’autofficina. Ridotto ai minimi termini, unto come non mai e pieno di polvere, il computer e il suo monitor verde brillante sono stati trovati a Gdansk, in Polonia, ed il bello è che funzionano ancora perfettamente. Il C64C, questo il modello, viene usato ancora oggi per bilanciare gli alberi di trasmissione delle auto. Nonostante il guano che lo ricopre, riesce a misurare le variazioni di pressione, accelerazione, temperatura, tensione e forza rimettendo in forma le vetture da ben 25 anni. Inutile dire che la foto scattata da tale Bartek, e postata nella pagina Facebook di Retrokomp/Loaderror ha fatto il giro del mondo. Impossibile resistere a quel look retrofuturistico alla Fallout e poi ora sappiamo che, se è sopravvissuto in un’officina per 25 anni, il Commodore potrà farsi beffe anche di un’apocalisse nucleare. Non è poco.

Fonte: http://www.wired.it

 


 

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