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Con la Cina che ha completato i test di volo dei suoi caccia stealth iniziandone la produzione in serie, l’India deve mostrare urgenza nell’acquisire il caccia stealth PAK-FA. L’avanzato aviogetto cinese J-20 è all’ottavo prototipo e, dopo i test di volo, è pronto per la produzione in serie. L’altro caccia stealth, più piccolo, il J-31 progettato per l’esportazione verso clienti come il Pakistan, è anch’esso pronto a decollare.

 

Con due distinti aerei stealth cinesi in produzione, l’Indian Air Force deve concentrare l’attenzione sulla rapida acquisizione di una propria flotta stealth.



Nell’ultimo rapporto al Congresso degli Stati Uniti, il dipartimento della Difesa dice che questi aerei di quinta generazione “potrebbero entrare in servizio entro il 2018” ed avverte che i nuovi stealth potranno consentire all’Aeronautica dell’Esercito di Liberazione Popolare (PLAAF) di dominare i cieli regionali. Il rapporto del Pentagono del maggio 2016, dal titolo ‘Sviluppi militari e sicurezza della Repubblica Popolare Cinese’, dice: “La Cina cerca di sviluppare questi velivoli avanzati per migliorare le capacità di proiezione di potenza regionale e per rafforzare la capacità di colpire basi aeree e strutture regionali. La PLAAF ha osservato l’impiego dei militari esteri di aerei stealth e considera questa tecnologia basilare per trasformare la propria aeronautica da prevalentemente territoriale a capace di operazioni offensive e difensive. I leader della PLAAF credono che gli aerei stealth daranno un vantaggio operativo offensivo negando all’avversario il tempo di mobilitare e attuare operazioni difensive“. Sulla base degli ultimi prototipi, il Pentagono dice che questi caccia hanno “alta manovrabilità, bassa osservabilità e vani interni per le armi“. Inoltre, entrambi i velivoli hanno radar avanzati per ricerca, puntamento e protezione dalle contromisure elettroniche nemiche. Il rapporto non dice se il J-31 sarà esclusivamente destinato all’esportazione, ma sembra probabile che lo stealth più piccolo sia progettato, come l’F-35 statunitense, pensando all’esportazione. Essendo il Pakistan un test di mercato per la Cina, la Pakistan Air Force (PAF) potrebbe essere il primo cliente straniero del J-31. A dire il vero, l’economia pakistana quasi fallimentare non potrà i permettersi questi aviogetti costosi. Ma la Cina, fornitrice affidabile di armi a basso costo del Pakistan, potrebbe fornire il J-31 a prezzo di costo. In alternativa, Islamabad potrebbe ricevere sovvenzioni da Stati Uniti o Arabia Saudita. In un modo o nell’altro, la PAF otterrà lo J-31. Ancora più importante, l’Indian Air Force (IAF) non deve cedere la posizione di leadership regionale. Negli anni ’60 e ’70 il Pakistan, spalla più o meno fedele degli USA, ricevette i più avanzati caccia a reazione degli Stati Uniti come F-86 Sabre, F-104 Starfighter e F-16 Fighting Falcon. Ma il pendolo della superiorità aerea oscillò verso l’IAF con l’arrivo del caccia multiruolo russo MiG-29 nel 1985 e del Sukhoj Su-30MKI nel 1997. Anche un singolo squadrone stealth di circa 14 aviogetti potrebbe dare alla PAF un vantaggio psicologico, ed anche por termine a 31 anni di dominio della IAF per gli aviogetti più avanzati della regione. E’ in tale contesto che l’India deve accelerare sul PAK-FA.

 

Il J-31 cinese.



Muta l’attenzione.
Da alcuni anni l’IAF si è concentrata sull’aereo da combattimento multiruolo medio (MMRCA). In meno di un decennio il programma passava da 10 miliardi ad almeno 20 miliardi di dollari per 126 aerei. Nella bagarre per i fondi per l’MMRCA, l’IAF si dimostrò scontenta verso il PAK-FA. L’IAF lamentava una costruzione apparentemente sciatta, motori inadeguati e radar insufficiente. E’ un mistero il motivo per cui i vertici dell’IAF abbiano rottamato il proprio futuro caccia stealth, soprattutto considerato unica alternativa all’F-35 statunitense afflitto da problemi di costo e prestazioni. Ma ora che un ex-comandante dell’IAF è sotto inchiesta per aver preso tangenti dal colosso della difesa italiana Finmeccanica, si apprende come tali lamentele fossero politicamente motivate. Chiaramente, c’era una lobby che lavorava contro lo stealth russo a scapito della prontezza al combattimento dell’IAF.

Cambio dei piani della Russia.
Nel 2012 l’India ridusse l’ordine da 200 a 144 aerei mentre la Cina pianifica una flotta aeronautica di 2.300 caccia e bombardieri (secondo il rapporto del Pentagono). Tre anni dopo la Russia annunciava che avrebbe acquistato un solo squadrone di PAK-FA, molto meno dei 250 stealth previsti in precedenza. Mentre l’IAF certamente sembra spaventata, c’è una buona ragione per cui Mosca fa marcia indietro sul suo aviogetto iù avanzato. L’Aeronautica russa si procurerà altri Sukhoj Su-35, aerei con alcune caratteristiche stealth. Il Su-35 viene anche lanciato come killer di stealth. Nel luglio 2008, in un duello simulato dell’attacco di Su-35 russi contro una flotta di intercettori statunitensi F-22, F/A-18 Super Hornet e F-35 Joint Strike Fighter, gli F-35 furono “bastonati come cuccioli di foca” dall’aviogetto russo. L’esercitazione fu condotta presso la base aerea Hickam dell’US Air Force, nelle Hawaii. Al contrario, l’India non ha la possibilità di avere il Su-35, che tra l’altro è stato ordinato dalla Cina come caccia di ripiego finché gli squadroni furtivi della PLAAF saranno completati. Mentre l’IAF ha quasi 300 Sukhoj, rimanendo una forza potente ed abissalmente superiore alla flotta della PAF, sarebbe imbarazzante per l’India se i pakistani acquisissero un caccia stealth prima dell’India.

Progressi significativi.
Mentre gli aviogetti cinesi presto usciranno dalle linee di montaggio, i russi non sono rimasti fermi. E il Ministero della Difesa della Russia annunciava nei primi mesi del 2016 che il nuovo aereo sarà adottato dall’Aeronautica russa nel 2017. Il Janes Defence Weekly riporta che nell’aprile 2016 il Sukhoj PAK-FA ha condotto lanci di munizioni dai vani interni per la prima volta. L’armamento include 2 missili da crociera Kh-31, 2 missili aria-aria R-73 e 6 bombe da 250 kg. L’armamento futuro includerà l’avanzato missile da crociera Kh-74M2, il missile antiradar Kh-58UShK e il missile antinave Kh-35UE. Vi sono stati anche cambiamenti significativi nella struttura della cellula. Il PAK-FA ha diversi vantaggi rispetto agli attuali stealth. Ad esempio, con 2.440 km/h è più veloce degli aeromobili statunitensi e cinesi, ed ha anche un enorme vantaggio nella resistenza, avendo un raggio di azione di 5.500 km, superiore ai 3400 km dell’F-22 statunitense. Il radar del jet russo permette di individuare minacce fino a 400 km di distanza, rispetto ai 210 km dell’F-22.

Ritorno sul tavolo.
Nel febbraio 2016, dopo quasi un anno, India e Russia riprendono i colloqui sul PAK-FA, con una delegazione russa di alto livello che arriva a New Delhi per “negoziare sui costi”. L’India, che ha già pompato circa 290 milioni di dollari, media un nuovo accordo con cui Nuova Delhi verserà 3,7 miliardi di dollari invece di 6 per il know-how tecnologico e 3 prototipi del caccia PAK-FA. Mentre l’India sembra essersi svegliata sulla realtà della guerra furtiva nella regione, spetta ai russi concludere i test ed iniziare la produzione in serie. Inoltre il ritmo di lavoro deve accelerare il più possibile da parte indiana, integrando (come nel Su-30MKI) avionica indiana ed occidentale sulla cellula russa. Una rapida adozione dall’IAF si tradurrebbe in vantaggi per l’industria aerospaziale indiana. Gli scienziati nazionali possono studiare l’aereo russo ed incorporarne le caratteristiche nel futuro caccia stealth dell’India.



Fonte: https://aurorasito.wordpress.com

 

 

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