. . .

Feto girava per la stanza con fare nervoso, parlando quasi da solo con una evidente agitazione emotiva, uno stato che talvolta gli impediva quasi di parlare o di respirare.

 

 

Il Barista lo guardava con sospetto, come se temesse che si trattasse di una commedia; Rostov osservava la scena con una sottile ombra di compatimento, del resto era noto che non avesse nessuna stima del veneziano perso nel suo monologo; Giorno Della Vittoria fissava Feto come se temesse di vederlo esplodere o eccedere in una crisi di nervi; Claudio, fedele guardia del corpo ma di fatto il maggiordomo di Feto, sedeva lontano come se evitasse di finire coinvolto in qualche sfogo di nervi del suo capo.
Il veneziano si fermo' al centro del salotto in stile Liberty ed esclamo' con forza, come se il suo parlare in modo autonomo fosse giunto ad una conclusione irrevocabile:
- Insomma!... Basta cosi'!!! Questo Ritorno Di Princess deve essere fermato!!!... Fermato!... Ecco... Fermato!!! Interrotto!!!... Maledetti!... Nemici Della Pace!... Fermate tutto!!! -
Rostov lancio' uno sguardo omicida verso Feto e poi sibilo':
- Sono grandi pretese... Veramente grandi... Gli Unionisti ed i Ciclopi dovrebbero fare una dichiarazione assieme a voi, pretendendo che i Metalloidi non permettano questo Ritorno Di Princess... Ma possiamo avere, si' o no, le prove del misfatto che vai blaterando? -
- Le prove... Le prove... - rispose Feto a fatica poi, sentendosi il fiato bloccato, lancio' vicino a Rostov un plico di fogli uniti con una pinzetta, quindi ricomincio' a camminare in circolo parlando da solo a voce bassa.
Giorno Della Vittoria, il Barista e Rostov si fecero intorno al testo, leggendo la parte evidenziata in giallo presente a pagina 3:

“... E questo, mi creda, non e' una novita'. Qui a Vigevano c'e' chi conosce la vera storia, tutta quanta. I racconti di “Arconte” non rappresentano in realta' storie di ufo, alieni e paranormale, ma sono solo trasposizione in chiave fantascientifica di eventi reali. Internet, con le sue mailing list, le sue chat, i suoi mondi virtuali viene raffigurata come una sorta di mondo sciamanico, dove si accede in Terre Di Sogno quando si dorme. Arconte e i suoi amici svizzeri, i “Metalloidi” (che in realta' non sono alieni, ovviamente) si incontrano a tarda sera in qualche spazio web dove parlano e si spostano in un ambiente 3D? Tutto e' cominciato quando, con la rivoluzione iraniana di Khomeini e la guerra Iran-Iraq, sono rientrati nella Repubblica Elvetica alcuni cittadini svizzeri convertiti al Sufismo che praticavano l'Alchimia, tra cui due membri di una certa famiglia... Altre storie sono parafrasi di eventi accaduti dietro le quinte del mondo ufologico italiano o in altri settori. La famosa Princess in realta' non esiste, e' una reinterpretazione aliena di “Cassiopea”, la ex-morosa di Arconte che vive vicino a Bellinzona, che alcuni chiamano A'Maga. Furono divisi dalle pressioni della famiglia di lei, ecco perche' nei racconti fu' il Clan a dividerli. I motivi veri sono piu' terreni: una famiglia ricca e padrona di negozi, volevano che Cassiopea sposasse uno con il grano, cosa che poi ha fatto. Nel 2003 Cassiopea ha cominciato le pratiche del divorzio, ed ecco che appare questo “Ritorno Di Princess”. Guarda caso. Il Progetto Del Giardino Delle Esperidi e' un sistema informatico che deve finire su Internet, non ne so' altro. Non esiste nessun Arconte dotato di poteri paranormali in crescita, ma certo c'e' un potenziale informatico e tecnico in atto che cresce di anno in anno. Guarda caso, dicevo. La vicenda della Seconda Nemesis e' semplice, ma non so' come reinterpretarla. Nel 1986 Arconte violo' le regole del Clan per costruire una certa “arma Nemesis”, a Vigevano si dice che le armi ora siano in realta' due. Quasi vent'anni di lavoro sporadico e silenzioso per costruire la Seconda Nemesis? Mi e' stato spiegato che il Clan, se dovesse lasciare la Terra (cioe' se la famiglia di lei emigrasse dalla Svizzera in Canada, come dice da anni di voler fare) si lascerebbe indietro Princess con Arconte. Per ottenere la protezione dei Ciclopi il suo Arconte dovrebbe dare qualcosa, per esempio Nemesis, ma a questo punto ai due colombelli non resterebbero molte altre carte da giocare. Ma se ci fosse una Seconda Nemesis, allora una delle armi potrebbe essere ceduta e l'altra tenuta in garanzia? Del resto gli Arconti nell'antica Atene erano due, cioe' Arconte e A'Maga, non vedo perche' non dovrebbero essersi fatti due armi Nemesis. Ci faccia caso, in alcuni testi Nemesis e' fatto capire che e' stata consegnata a Princess, (che la sigillo' nella roccia di un monte), ma come spiegare che e' anche descritta in un altro luogo? Semplice: le armi sono due, una per Arconte ed una per Princess. Una nelle montagne svizzere e l'altra in una particolare zona d'Italia? Consideri...”

I tre lettori, che erano arrivati alla fine del testo, si girarono verso Feto che, fermo e silenzioso, li fissava come speranzoso di una reazione a lui favorevole; guardarono il polemico veneziano con uno sguardo misto di rabbia e di compatimento, poi Rostov sbotto':
- Ci ha convocati per una stronzata come questa? Un pettegolezzo cittadino su una seconda arma Nemesis?... Tu sei scemo! Bacato nel cervello! -
- Come bacato? Io vi portero' le prove di questo complotto! Una certosina e segreta lavorazione, durata quasi un ventennio, per risalire alla tecnologia della Prima Nemesis e ricostruirla... Avrete le prove ho detto! Le prove!!!... Gli accordi tra corporazioni umano-aliene hanno fatto si' che sulla Terra non si portino alcune armi ed alcune strumentazioni, un ambiente monoplanetario e' troppo piccolo per rischiarne l'uso, ma nessuno ha proibito che un non-extraterrestre le possa ricostruire. Ora, grazie al dormire dei Metalloidi, grazie al loro lasciare Arconte in una sorta di “terra di nessuno” per cui e' protetto dal Clan ma non e' membro di nessuna corporazione, c'e' in giro da anni chi puo', e legalmente, produrre armi proibite su questo barbaro pianeta e cederle a piacimento a Ciclopi, Unionisti, Grandi Rombi, Sfera Libera ed i vari estemporanei presenti. -
Rostov si porto' la mano sulla bocca ed esclamo':
- Sorbole! Sarebbe utilissimo... - Ma si penti' subito di quanto si era lasciato sfuggire.
Feto si porto' davanti a Rostov e urlo': - Strofinaccio dei Ciclopi! Quando gli va' un bruscolo nell'occhio usano te come fazzoletto! Non ci devono essere altre Nemesis!!! Gli equilibri attuali non vanno turbati!!! Il Ritorno Di Princess e' una minaccia, incombe su di noi il crescere dell'ombra della Principessa Del Vento!... Colpa dei Metalloidi! Colpa dei Metalloidi!!! Arconte non deve essere lasciato libero di produrre armi Nemesis a ripetizione, dovete riprenderlo nel Clan e quindi sara' costretto a seguire le regole!... Sempre che siate capaci di fargliele rispettare, Nemici Della Pace! -
Nel salotto cadde un silenzio incredulo, perfino Claudio era sbigottito, segno che doveva aver capito pure lui.
Feto quasi si diverti' di quella reazione, poi continuo':
- Certo, Nemici Della Pace! Se non volete fare un comunicato di condanna di questa vile cospirazione dei Metalloidi sono costretto a chiedere l'impensabile! Quello che mai mi sarei sognato di pretendere... Piuttosto che un Arconte libero di costruire armi Nemesis in giro, meglio Arconte membro del Clan e che quindi deve obbedire ad Alba Di Fuoco!... Si, lo rivorrei nel Clan! Cosi' saranno i Metalloidi a dover impazzire per controllarlo e fargli rispettare patti, regole e consuetudini. -
Il Barista si riscosse da suoi pensieri ed espresse il suo parere:
- Troppo facile! Troppo ovvio... Questa storia puzza! Non capisco il perche', ma voi state tramando qualcosa... E' impossibile che io abbia sentito cio' che ho sentito! -
- Paranoie di un Nemico Della Pace, che non ha compreso che l'egoismo debba essere superato con l'accettazione di una Mente Centrale, che per sua natura e' Al Di Sopra Delle Parti! Confermo quanto ho detto. Meglio Arconte ripreso nel Clan, visti gli sviluppi. Daro' l'assenso ufficiale da parte del Popolo Della Mente Comune non appena Arconte ci consegnera' la Seconda Nemesis. Il Ritorno Di Princess ce lo state imponendo, mettendoci di fronte al fatto compiuto. Tanto vale autorizzarlo pure noi, ma dentro dei confini. Arconte dentro il Clan, e a noi la Seconda Nemesis... -
Giorno Della Vittoria rispose sbalordito:
- Ma non esiste la Seconda Nemesis! Come facciamo a darvela se non c'e'? -
Feto poso' un ciclostilato sul tavolo davanti a lui e poi disse con un sorriso ironico:
- Una ottima sceneggiatura per quei racconti calunniosi che Arconte mette nel suo sito, dove ci faccio sempre la figura dello scemo! Ho fatto pure io un romanzetto, si intitola: “La fine dell'ufologia italiana”. Sulla Terra non possiamo tollerare armi che destabilizzino gli equilibri delle corporazioni umano-aliene. Cosa avrebbe inventato Arconte in uno dei suoi deliri letterari? Come avrebbe espresso la sua ennesima escatologia paranoide dell'avvicinarsi dell'ombra della Principessa Del Vento? Il Ritorno di Princess e' un'ombra minacciosa, che grava sul nostro futuro! Leggete il mio racconto e, ne sono certo, lo prenderete con la dovuta serieta'! Non riuscirete a ridere! -



La Terra Di Sogno era la riproduzione di un'aula universitaria, ed ospitava qua e la' membri del Clan ed altri ospiti che boccheggiavano, mal respiravano, piegati e riversi come moribondi su banchi e schienali.
Consuelo, la famosa pilota spagnola di dischi volanti dei Metalloidi, disse a stento con una voce afona: -... Ti prego... Ti prego... Leggilo di nuovo!... -
Accadico riprese fiato dalla cattedra e disse: -... Ok!... Ok!... Un attimo... - E mentre il simpatizzante del Clan riprendeva il filo della lettura dalla pergamena che teneva in mano, Alba Di Fuoco cerco' di riprendere il filo della voce dicendo: - ... Una volta a Mosca mi ero messo nei guai ridendo... Una cena di ufficiali e papaveri del Partito, il Commissario Del Popolo che dice che nemmeno un extraterrestre riuscirebbe ad introdursi a Baikonour... E io giu' a ridere! Ovviamente... Io vivevo a Baikonour... Terrestri ridicoli... Silenzio di tomba e tutti mi guardano, cosi' glisso dicendo che allora nemmeno Jimmy Carter si sarebbe intrufolato... Forzando un poco le loro teste hanno riso della mia battura e ci sono passati sopra... Mi ero tradito, ecco... -
- Ancora... Ancora... - farfuglio' Giorno Della Vittoria riverso tra due sedie del palco - ... Quella dell'uomo affascinante... Vi prego rileggete quella! -
Le pareti a destra e sinistra si animarono da sole di immagini di Feto che camminava, parlava ed imprecava, ricominciando a generare una ilarita' crescente.
Accadico riprese a leggere il racconto di Feto intitolato “La fine dell'ufologia italiana”, ripetendo un brano:

- “... Con la mia intelligenza e la mia abilita' fermavo da anni le cospirazioni della malvagia Principessa Del Vento, una campionessa di egoismo che anteponeva i suoi piani di gloria personale all'interesse dell'umanita'. Il professor Malonga era visibilmente affascinato dalla mia personalita', ma non lo avrebbe mai ammesso. Gli dissi chiaramente di non perdere il suo tempo ad indagare su di noi, cosi' noi lo avremmo lasciato in pace e lui avrebbe potuto togliersi di dosso l'odiosa e scomoda protezione mafiosa dei Metalloidi. I cospiratori di Premeno usavano infatti il professore per acquisire maggiore potere contrattuale nei confronti dei Ciclopi. Sulla Terra non esisteva nessuna vera amicizia tra Ciclopi e Metalloidi, ma i primi tentavano di usare le loro forniture come mezzo per trasformare il Clan in una loro pedina, ed il Clan continuava a lavorare per mantenere una parvenza di indipendenza... Povero professor Malonga, lui non immaginava certo cosa lo aspettava, e che cosa sarebbe accaduto quando si fosse visto Arconte accompagnato dalla sua biondina svizzera. Dagli stessi racconti di Arconte si intuisce che Princess nel 1986 viaggiava costruendosi un suo impero personale, distruggendo al suo passaggio tutto cio' che non gradiva. Questo accadra' ancora, povero professore: l'ombra del Ritorno dell'ambiziosa Principessa Del Vento oscura il futuro dell'ufologia italiana. Intanto che riflettevo su tutto cio' notai che la cameriera del bar non mi toglieva gli occhi di dosso, nonostante avessi passato i cinquant'anni ero ancora un uomo affascinante, non meritavo il soprannome Feto che quei Nemici Della Pace mi avevano ingiustamente affibiato... -”

Nelle risate generali, e nella confusione susseguente, si fece alta la voce balbettante e ansimante di Rostov, distrutto dal gran ridere:
- Nooo!!! Malonga stregato da un cretino come Fetooo!!!... Che ridicolo che e'... Feto sarebbe l'uomo affascinante... Con quelle ossicine sporgenti... Accadico!... Ti prego Accadico!... Leggi... Leggi quella di Princess a Premeno... Ti supplico... -
- Si! Si!... - disse Princess – Quella dove quella testa di... Ha!Ha!Ha! Mi ha dipinto come se il mio Ritorno fosse la cavalcata trionfale dell'Anticristo che viene a portare le tenebre nel mondo... -
Accadico si schiari' la voce mentre andava avanti di diverse pagine, poi riprese a leggere:

“... Mai paga delle sconfitte brucianti che il mio intelletto gli aveva procurato da anni, Princess proseguiva imperterrita i suoi perfidi piani con cui, sfruttando ancora Arconte, avrebbe portato il male e l'egoismo nell'ufologia italiana. Lentamente ma inesorabilmente la malvagia creatura tesseva le sue trame, mutando pensieri e volgendo gli eventi per l'avvento della nuova era. Si volse verso il sole che illuminava il Lago Maggiore e penso': -Sta' arrivando il nostro tempo, Arconte! Il Clan ha fatto di te un Liberatore, io ti ho dato il potere e la conoscenza. Torneremo a correre felici per i prati soleggiati di Premeno. Il Giardino Delle Esperidi illuminera' la Terra.- . Niente la distolse dai suoi propositi spietati. Avrebbe sicuramente continuato la sua opera saltuaria di scassimenti telepatici di menti umane, introducendosi nei sogni e generando altre illusioni. Come una sirena incantatrice volgeva a se' parte delle nostre forze, indebolendoci. I segnali del cambiamento aumentavano, ed assistevamo ad una lenta erosione delle nostre capacita' operative. Come se indebolendo noi potesse veramente rovesciare il destino galattico della Mente Comune, a cui abbiamo demandato di darci l'Immortalita'; noi esisteremo ancora quando di Princess svanira' il ricordo. L'ombra della Principessa Del Vento cresceva minacciosa su tutti noi, dietro il paravento del Ritorno era stato autorizzato un secondo impero egoistico di Princess, protetto dal Clan e sostenuto da una Seconda Nemesis. Presto anche Port Arthur avrebbe costituito un serio problema. Il Clan voleva indebolirci da Port Arthur e da Vigevano. In questo frangente difficile era la mia mente eccelsa la sola salvezza possibile. Ci voleva un terzo grande “cerchio nei campi” a Pontecurone, stavolta non con una trappola energetica, ma un avviso chiaro per tutti. -“



Nel bar c'erano pochi clienti, tra cui tre ufologi seduti ad un tavolino in disparte; era un incontro informale tra membri molto influenti di tre diversi centri di ricerca ufologica, e queste riunioni sporadiche avvenivano con molta segretezza.
Volpe alzo' il bicchiere e disse:
- Un brindisi per la tecnologia Eldorado! -
I bicchieri risuonarono nell'aria in un cincin festoso, seguiti da un sorseggiare meditabondo; il terzetto sembrava perennemente infelice e pensieroso, tranne in rare occasioni; nel caso in questione, la tecnologia Eldorado era un sistema che sarebbe stato introdotto in ognuno dei tre gruppi a cui convenuti appartenevano, con un nome diverso in ogni centro, senza che nessuna di quelle associazioni immaginassero che la stessa risorsa veniva passata ad altri.
Falco interruppe l'allegria con una domanda che turbo' gli altri presenti:
- Ci sono novita' sulle lobby che condizionano l'ufologia italiana? -
Gatto sorrise sardonico e rispose:
- Ci sono sempre novita' sulle lobby. Nell'ufologia italiana c'e' di tutto, dai missionari di varie sette spediti a far proseliti a fiduciari di militari nostrani o esteri; da chi e' cosi' preso dalle abduction da ormai essersi fuso il cervello fino desiderare la rovina dell'umanita', a chi prende soldi da varie strutture che vogliono rimanere nell'ombra... Del resto le nostre riunioni in fondo cosa sono se non una lobby? -
- Siamo un gruppo molto esclusivo... - Osservo' Volpe – Siamo una potente lobby... Per appartenere a questo nostro circolo bisogna aver conosciuto i piu' terribili segreti del nostro ambiente. Anche sulle lobby... I centri a cui aderiamo non sono molto amici tra di loro e dormono un sonno profondo, in attesa degli eventi che porteranno ad un loro inevitabile risveglio. -
Un'ombra di un pensiero funesto, quasi una brutta premonizione, li attraverso' bloccando i loro pensieri.
Falco riprese il filo dei suoi ragionamenti, facendo la domanda che piu' gli premeva:
- Gatto, ci sono novita' sul Ritorno Di Princess? -
- Solo un'altra persona che ha sognato una donna bionda che gli annunciava il suo Ritorno. Il fenomeno dei sogni di avviso prosegue. Ovviamente non aiutiamo nessuno, tra chi ci racconta questi eventi, a comprenderne il vero significato... Qualunque cosa essi siano... Tu Volpe sai nulla di nuovo su Princess? -
- Di nuovo? Di nuovo forse nulla. Ho raccolto voci su eventi degli anni ottanta circa il diretto interessato, cioe' il nostro ufologo polemico, scomodo agente di questa ignota potenza in arrivo, attorno cui orbitano eventi curiosi ed aneddoti incomprensibili. In breve esisterebbe in Svizzera una curiosa lobby di Sufi che, mascherati dietro il mito dei Metalloidi, aveva mandato tra gli ufologi un suo fiduciario a preparare il terreno per non si sa' che cosa. -
- Diciamo, gente, che il fattore tempo non e' chiaro... Quando ci cadra' tra capo e collo questa grossa grana? -
- Falco, chi ha detto che e' una grossa grana? Non sappiamo veramente se il fenomeno e' amico o nemico. La Principessa potrebbe insegnarci tanti segreti, ed aprirci delle porte che nemmeno sognamo. -
- Diciamo allora che arriva un grande evento senza bussare, senza chiederci un parere? -
- Falco... Princess ci sta' annunciando il suo arrivo... Poteva prenderci di sorpresa. -
- Ci ha chiesto il permesso di venire a fare chissa' quale evento? Ti rendi conto che qualsiasi fonte ufficiosa non fa' altro che ripetere che Princess ha distrutto molte cose al suo passaggio? Sull'ufologia italiana incombe l'ombra dell'arrivo della Principessa Del Vento, una potenza misteriosa che potrebbe non rivelarsi amica. Ci hai pensato, Gatto? -
Gatto prese un foglio di carta e lesse ad alta voce un pezzo di un vecchio racconto:

“La Principessa Del Vento prosegui' per il Tempio Delle Sorgenti, e qui trovo' persone con lo sguardo basso che gli dissero: -Trovassimo un mago potente che ci liberi dal nostro padrone!- Allora ella' ando' a parlare con l'uomo delle tenebre e disse: -Io ho ascoltato la Musica Del Cielo; le terre di Thule e di Ys, le torri di Mitacan e quella di Gomo, il Sole Del Sud e coloro che abitano tranquilli nel cerchio dei ghiacci mi rendono omaggio. Sciogli i tuoi vincoli su questa gente che non sa'.- Il cattivo troppo stolto le rispose: -Chi osa parlarmi cosi'?Chi mi da' ordini?- Non ottenne risposta ma il suo regno tenebroso era finito, fuggi' inseguito dai suoi discepoli liberi ma fu' raggiunto da essi.”

Falco allora rovisto' velocemente nella sua cartelletta gialla, da cui estrasse un ciclostilato e vi lesse a sua volta:

“La Principessa ando' allora nella piazza della laguna a parlare con chi credeva di avere il sangue del cielo nelle vene: -Traditore dell'umanita'! Se non avessimo quasi la stessa forza alle spalle ti annienterei!- -Tu mi fai la morale, Principessa Del Vento?- rispose il malvagio -Alle tue spalle hai le macerie dei nemici che hai travolto! Hai dato la tua benedizione e ora Nemesis ci minaccia! Noi verremo nel mondo e la Mente Centrale lo dominera'. Quando i tempi saranno maturi la nostra Dama Di Picche la invieremo contro Port Arthur, e ti fara' la guerra portandosi dietro i deboli e gli ignoranti che vorresti salvare. La Dama Nera si pascera' nei pascoli e nella via del Principe Dei Siriani, il discepolo che scartasti, e anche se non avra' mai la forza per vincerti imparerai a odiare l'umanita'.- -Maledetto deforme e fallito! Da oggi io saro' la tua ombra e il tuo inciampo.Se tu confidi in una Mente Centrale io spero in un Dio Buono e Onnipotente, vedremo chi vincera' tra noi!-”

Si guardarono un attimo silenziosi, poi Falco rilesse alzando la voce:

“Tu mi fai la morale, Principessa Del Vento?- rispose il malvagio - Alle tue spalle hai le macerie dei nemici che hai travolto!”

Un biglietto fece capolino tra le mani di Volpe, che spiego':
- Ho qui le coordinate di un certo posto chiamato Premeno, da mettere nel navigatore dell'auto. Cosa ne dite di farci un giretto? Giusto per farci un'idea, magari usando la sensitivita' di Gatto? -
- Anche noi alla ricerca di Princess? Una moda segreta di troppa gente... -
- Almeno facciamo qualcosa, Falco. Cosi' cominciamo ad indagare seriamente su cio' che dovremo incontrare, buono o ostile che sia. -
- Di indagini io ne ho fatte un mare, Volpe. Molte piu' di voi due messi insieme. Immagino il titolo del racconto scemo che scriverebbe qualcuno... “Alla ricerca della Principessa”... In realta' nessuno di noi sa' quanto tempo ci e' rimasto, questa e' la semplice verita'... -
- Se troviamo qualcosa a Premeno di utile, forse le capacita' di Gatto ci daranno delle risposte non ufficiali ma utili... -
- Allora proviamo ad andare a Premeno, ok? Un investigatore sul campo, un grande teorico ed un sensitivo sono la sola difesa dell'ufologia italiana dall'ombra della Principessa Del Vento? Cosi' sia. -
- Certo, certo, cosi' sia. Sai, Falco, ti ricordo che io non ho capi e non cerco di averne, ok? La messa e' finita, andiamo in pace... -



La Sala Di Controllo della situazione spaziale, situata sulla Luna, era in trepidante angoscia per l'apparizione di una gigantesca flotta.
Il Rettiloide chiamato Signorina era cupo e si poneva da se' domande a cui nessuno sapeva dare delle risposte:
- Ma cosa fanno? I Metalloidi stanno per invadere la Terra? Cosa stanno facendo? -
Il Governatore Di Marte irruppe nella mente del Rettiloide potendo una questione che tradiva allarme e paura:
- Vi rispondono oppure no dal comando della flotta? -
L'Ebe Bianco che comandava da Marte lesse da se' la risposta nella mente del suo interlocutore, poi diede un ordine che fu' sentito in tutti i cervelli della Sala Comando:
- Schierare la flotta che avete radunato sulla rotta delle navi dei Metalloidi, e pronti alla battaglia! -
Un'ondata di panico percorse gli operatori, le cui reazioni allarmate richiesero una spiegazione telepatica aggiuntiva:
- Sono consapevole che combattereste in inferiorita' numerica notevole, ma dovete essere sacrificati in questo possibile scontro nel sistema Terra-Luna per dare un chiaro segnale politico di fermarsi, che noi non accettiamo che invadano ed occupino un mondo conteso ma indipendente... Grazie al vostro sacrificio la politica galattica si mettera' in moto, fermando un possibile scontro piu' vasto. Assieme al nemico viaggiano nuguli di cilindri-colonia, quei colonizzatori spaziali possono essere solo un esercito occupante per prendere il controllo della Terra. -
Nelle immagini telepatiche si vide un fuoco coordinato dalle navi spaziali del Popolo Della Mente Comune, che produsse una potente esplosione di avvertimento davanti all'avanzante flotta dei Metalloidi, e volutamente non produsse alcun danno.
Il gesto provoco' una reazione, sotto forma di un messaggio che invase le stesse apparecchiature della Sala Comando:
- Sono Destino Stellare, e comando questa flotta mandata dal Governo Del Metallo su vostra richiesta. Perche' ora ci sparate addosso? Siamo qui per accontentarvi... -
Tutti i rapprensentanti del Popolo Della Mente Comune rimasero esterrefatti, fino a che il Governatore Di Marte proietto' una sua immagine che, come una icona virtuale di un videogioco terrestre, interagiva con quella comunicazione, permettendogli di replicare:
- Nessuno di noi ha mai chiesto che voi invadiate la Terra! Questo e' solo un vostro progetto imperialista, degno di Nemici Della Pace come voi. Allontanatevi dal pianeta conteso o potreste scatenare una guerra... -
Destino Stellare replico' con un atteggiamento strano: - Ci sono pervenute da anni lamentele sul comportamento di alcuni nostri concittadini che abitano sul mondo conteso, abbiamo quindi deciso di occuparlo con la forza per prelevare ogni componente o simpatizzante del Clan e riportarli tra la civilta'... Non volevate che il Clan non vi disturbasse piu'? Caleremo centinaia di migliaia di coloni su quel pianeta, le nostre astronavi prenderanno per anni il controllo delle principali citta', fino a risolvere completamente la questione e rastrellare ogni facinoroso... -
Il Governatore Di Marte parve misurarsi bene quando ribatte':
- Avete con voi centinaia di migliaia di coloni, e strutture per una lunga permanenza, per rastrellare qualche decina di unita' organiche? Lo racconti a qualcun altro. Vi intimo di fermarvi subito! Subito! Non scendete sulla Terra con le vostre flotte per nessun motivo! Sconvolgereste tutto anche senza sparare un colpo! La cacciata del Clan non e' cosi' urgente da giustificare un simile intervento... -
L'alto ufficiale dei Metalloidi pareva confuso:
- Ma io ho ordine di rastrellare il Clan che combina un sacco di guai... Non ci avete chiesto un intervento per l'ennesima volta? Il Governo Del Metallo vi vuole accontentare, eccoci qui. Abbiamo una forza imponente, armi di distruzione capaci di annientare interi sistemi stellari... Abbastanza intercettori da perderci il conto anche con un Coassiale Di Conteggio Campo... Li prenderemo quei combinaguai! -
Signorina intervenne a sua volta, preferendo precisare prima di rischiare punizioni:
- Io ho chiesto un intervento per fermare il Clan, non l'invasione di un mondo conteso! Tra il piano della Riscossa Tardiva, la Seconda Nemesis, il pilota umano Consuelo che viola i nostri corridoi, e tutto il resto che certo deve conoscere, pretendevo un altro tipo di aiuto... I suoi ordini autorizzano una guerra? Si rende conto che siamo ad un passo da uno spiacevole episodio bellico, che puo' avere ben altre ripercussioni?
- Un silenzio gravido di tensione avvolse i presenti della base lunare sotterranea, certi che dalla risposta seguente si sarebbe capito quali fossero le vere intenzioni... Il grande ufficiale dei Metalloidi, forse con studiato sadismo, attese troppo tempo prima di rispondere:
- Non sono autorizzato a rischiare una guerra, ho gia' dato ordine alla flotta di fermarsi... Segnalero' i vostri cambiamenti di programmi al Governo Del Metallo, che non la prendera' bene. Se non possiamo scendere sulla Terra dovremmo posizionarci presso Marte. -
- No! - Urlo' il Governatore Di Marte – Ci sono troppe installazioni segrete e forze militari li', e lo sa', per rischiare che lo colonizzate di sorpresa e ci mettete di fronte al fatto compiuto! Vedo che state rallentando con le navi, me ne compiaccio... Scelga un'altra destinazione. -
Il Metalloide chiamato Destino Stellare parve riflettere un attimo, poi fece la sua proposta:
- Ci possiamo mettere presso Giove o Saturno? -
- Facciamo i furbi? - Urlo' Signorina – Lo sapete che non vi vogliamo li', soprattutto presso Saturno! Avete fatto un sacco di spiate da quelle parti, provocando nostre giustissime proteste. Tutta questa storia e' stranissima e nasconde sicuramente qualche inganno, vi saremmo grati se state ben lontani da ogni nostra base o installazione! Chiaro? Abbiamo chiamato rinforzi da fuori del sistema, non fate troppo i prepotenti solo perche' avete tutte quelle navi da battaglia... -
Destino Stellare rispose con un distacco incomprensibile:
- Vista la vostra inesistente volonta' di cooperazione, ho dato ordine di dirigere verso un piccolo sciame di asteroidi della fascia tra Marte e Giove, in un settore dove non c'e' nulla di vostro. Avete obiezioni o ci autorizzate a posizionarci li'? -
- Vi autorizzo!... Ho saputo che dalla vostra flotta e' uscito un piccolo cargo dei Ciclopi, e che dirige verso la Terra... Cosa state combinando? Questa storia e' pazzesca! -
- Abbiamo dato un passaggio ad una nave da carico dei Ciclopi che aveva dei problemi, e' diretta verso la zona Europa ma non intende occupare citta'. Lo sapete che abbiamo un patto di assistenza spaziale. Dubitate delle mie parole e delle mie intenzioni? -
Signorina rispose a bassa voce, ascoltato pero' dai presenti e dal Governatore Di Marte:
- Certo che dubito di tutta questa storia, ammasso arrugginito di latta... Tutto questo casino non sta' in piedi! C'e' sotto una fregatura enorme! -
Il cargo dei Ciclopi fu' lasciato proseguire verso la Terra, mentre ogni nave disponibile della Mente Comune venne usata per scortare da lontano la flotta dei Metalloidi verso gli asteroidi.



La Principessa Del Vento sedeva nella sua Terra Di Sogno, che replicava un locale che aveva frequentato a lungo durante la sua adolescenza; da un punto sconosciuto usciva la musica delle Spice Girls, che parlava al suo cuore di una inconfessabile nostalgia.
Non trovava strano di essersi emarginata da tutti in quel sogno, come gia' aveva fatto in passato quando aveva troppo bisogno di stare sola.
Eventi della sua vita affioravano carichi di significati, cercando in essi un senso sottinteso di cui aveva disperatamente bisogno.
Le diverse epoche della sua esistenza emanavano un caleidoscopio di emozioni lontane, da cui non trovava il necessario conforto.
La leonessa vittoriosa, cosi' al centro dei pensieri e della vita del Clan, leggenda vivente per le altre corporazioni, che lasciava un senso di paradiso perduto negli umani che l'avevano sognata, aveva ora paura dell'ombra della Principessa Del Vento?
Materializzo' una pergamena, in cui lesse un brano del racconto chiamato “La fine dell'ufologia italiana”; era trascritto in quel corsivo elegante che hanno molte donne svizzere se imparano a scuola quattro lingue:

“... Compativo Princess, che mi derideva chiamandomi Feto. Cosa pensate che sia in fondo questa testa metallica di cui tutti parlano? E' una povera infelice che fa scappare gli uomini perche' non nasconde la sua intelligenza. Troppo umana per il suo popolo di marmitte arrugginite, troppo potente ed aliena per i terrestri. Questa miscela esplosiva la induce a sfogare su di noi le sue frustrazioni infinite... Pensate che quando sposera' Arconte sara' felice? Saltera' solo in una nuova infelicita' con quelle nozze, e lo sposera' perche' e' il suo burattino che la ascolta per giorni interi, unico su questa Terra malata. Per avere Arconte vuoi farti un nuovo impero personale, Principessa Del Vento? Il Clan ti tolse Arconte ed il diritto di farti una tua sfera di influenza, ma questa legge cadra'... L'ombra minacciosa dei tuoi progetti grava sul nostro futuro. Noi avremo l'Immortalita' e la vittoria galattica, anche il piu' grande dei tuoi successi sara' piu' breve di un battito di ciglia dell'Universo. Per scappare alla tua tristezza stai inventando un tuo impero che ti tenga Arconte vicino per decenni. Hai percorso strade tortuose nella vita e nel sogno per avere il potere di distruggere e ricostruire, come facevi da bimba con i giocattoli del paesino? Devasterai quello che abbiamo costruito per seguire i tuoi infantili pensieri? Non siamo noi il tuo problema...”

Princess pensava che Feto non gli aveva mai perdonato di essere piu' colta e vincente di lui, nonostante quello che aveva scritto di lei il veneziano era sempre pronto ad umiliarsi pur di mendicare qualcosa, e si diverti' a riascoltare il messaggio telepatico pervenuto la sera prima nella Terra Di Sogno:

“- ... Magari tra noi c'e' stata qualche piccola incomprensione in passato, pero' questo non ci esonera dal conseguire la pace e i piu' alti ideali dei popoli che rappresentiamo. Lo so' che sai benissimo che cosa sta' combinando quel macello di vostri coloni tra gli asteroidi, carissima e validissima scienziata del Metallo. Magari c'e' anche il tuo consiglio dietro questa insensata avventura strategica dei vostri politicanti poco avveduti... Se tu mi consentissi di venire a Port Arthur per un incontro informale sono sicuro che, parlando e svelando i giochi piu' vili, potremo raggiungere un accordo che ti dia di nuovo la fama e la stima di quando tu viaggiasti nell'Estremo Settentrione. Se davvero nelle vostre vene scorre il Fiume Della Rigenerazione, onorata figlia del Clan, concedici di poter trattare un finale che non ci conduca al baratro! -”

L'ipocrisia di Feto era sorprendente, la Principessa Del Vento attivo' la proiezione mentale del veneziano che, filmato di nascosto nel suo ufficio da una microscopica telecamera-insettoide del Clan, parlava da solo come un pazzo:

- ...Ma cosa credi di fare, Arconte? Inventerai un nuovo racconto con le tue paroide e i tuoi messaggi sottintesi sulla fine di tutto? Credi che qualcuno ti vorra' capire? Quando l'abbracciavi a Premeno fissando il futuro nelle sue paure, webmaster del Clan, sapevi che la Dama Di Picche e' nel vostro cammino quanto il Giardino Delle Esperidi. Non importa quanto grandi saranno le vostre imprese insieme, ogni volta che stringerai di nuovo la sua mano sappi che il Clan vi abbandonera', e non vi servira' a nulla nemmeno rifugiarvi in Egitto. L'ombra del Ritorno di Princess e' l'ombra della tua fine, Arconte. Il nostro futuro gioco a Pontecurone non e' che la tappa di un processo cominciato venti anni fa'... -

Una sensazione di richiamo dal Clan la riscosse dai suoi pensieri, attraendola verso la grande sala di lezione universitaria dove spesso si riunivano i suoi amici nelle Terre Di Sogno.
L'atmosfera era tesa a causa delle domande degli Ispettori che, giunti dalla madrepatria con il cargo dei Ciclopi, stavano strigliando il Clan.
Alba Di Fuoco appariva in evidente difficolta' quando l'Ispettrice Inquirente gli disse:
- No! Se voi appartenete al Metallo e godete dei privilegi che vi da' il nostro Governo dovete rispondere a noi del vostro operato. Altrimenti sarebbe troppo comodo... Troppo comodo... Questa idea di impiantare il Clan tra i terrestri non e' mai piaciuta in cima alla caverna. Avete perduto il Senso Del Metallo fino ad imbastardire i vostri concetti con quelli dei barbari locali. Sarebbe meglio per tutti che tornaste a vivere nella Sfera Colonizzata, cosi' da riprendere il filo di buone tradizioni. Cosa vi trattiene qui? -
Nel salone rimaneva un silenzio forzato, cosi' L'Ispettore Valutatore si giro' verso Consuelo e chiese:
- Ma cosa ci mettete nei dischi volanti che usate? Sembrano dei rottami cuciti nella discesa dei ciotoli freddi. Cosa sono quei contenitori a disco nelle giunzioni? -
I membri del Clan ed i loro simpatizzanti rimasero stupiti di quell'informazione, visto che gli Ispettori non avevano certo potuto ancora fare dei controlli ai velivoli; ancora una volta gli inviati del Governo Del Metallo sembravano usare dei poteri che i normali Metalloidi non possedevano.
Consuelo non sembrava intimorita nel dare una risposta sincera:
- Quelli? Erano scatole di lucido da scarpe. I nostri dischi, poiche' non ci mandate ricambi in quantita' sufficente ai nostri bisogni, hanno componenti ottenuti dai Ciclopi o dal riutilizzo di risorse di fabbricazione umana... -
L'Ispettrice Inquirente pareva essersi alterata, poi disse con fare insinuante:
- Si dice su questo pianeta, e spero che non sia vero, che il Clan fa' un sacco di lavoretti discutibili per i Ciclopi, e viene ricompensato con pezzi di ricambio ed altro materiale tecnologico. Dicono che siete efficenti realizzatori di operazioni segrete... Ma non mi sembra proprio che sia un merito da sentirsi promossi Orgoglio Del Metallo. Non vi mandiamo i ricambi per evitare che destabilizziate questo scacchiere, ed invece avete realizzato una vostra flottiglia di caccia discoidali autoprodotti, con tanto di piloti umani addestrati... Una flottiglia privata, che pero' mostra i simboli del Metallo quando non esegue un solo ordine del nostro Governo... Una situazione ambigua, indegna di chi e' uscito dalla caverna dell'ignoranza! -
Princess sentiva nell'aria un clima di amarezza, faceva male non sentirsi capiti dai propri compatrioti, nonostante relazioni e memoriali inviati a iosa per anni alla Patria.
L'Ispettore fece passare lo sguardo su di loro, poi disse in modo piu' amichevole:
- Siamo in Svizzera in un albergo, domani andremo a Port Arthur nel mondo reale. Non preoccupatevi, lo sappiamo bene che non esiste nessuna Seconda Nemesis... Qui si e' messo in gioco un meccanismo pericoloso, non importa se ipoteticamente state per conseguire un periodo di quasi egemonia locale, alla fine di quegli anni si arriverebbe allo scontro diretto tra il Clan ed il Popolo Della Mente Comune. Il Ritorno Di Princess non deve essere l'inizio di un processo autodistruttivo, altrimenti e' come un'ombra minacciosa che grava sul nostro futuro. -



Signorina fu' preso da una delle sue celebri crisi di nervi, e si mise a tirare furioso dei calci contro le apparecchiature sporche e disordinate della Sala Di Controllo lunare.
Il Governatore Di Marte era allibito, incapace di esprimere un commento dalla sua posizione remota sul Pianeta Rosso, da cui si proiettava telepaticamente.
Feto cercava di stare lontano dal centro della sala, fingendosi occupato a ripulire i pantaloni di una dose di polvere caduta da chissa' dove; per evitare di pensare qualcosa di sgradito, che sarebbe stato velocemente percepito, rilesse quel pezzo che gli piaceva del suo racconto “La fine dell'ufologia italiana” tanto che lo aveva evidenziato:

“... Finalmente faccia a faccia con il professor Di Genna dell'Usiac, dopo anni che li avevo sentiti come una spina nel fianco. Per me l'Usiac e' stata un problema per troppo tempo. La mia gioia era grande quando nel bar lo circondammo e gli dissi: - Ci ha scoperto? Tutto inutile! Noi vi distruggeremo, e questo avverra' anche dal vostro interno, secondo un piano che e' stato preparato da decenni! - Non fui stupito di vedere quel volto deciso guardarmi con sfida e dire a voce alta: - Avviseremo tutti i centri d'Italia della minaccia che siete! Uniremo le nostre forze e vi respingeremo! - Mi divertivo troppo, fu' una incredibile soddisfazione quando gli risposi: - Certo che vi unirete. In quel tempo l'ufologia dimentichera' tutti i suoi contrasti, e i suoi capi correrranno uno verso l'altro, disperati, cercando di organizzare una inutile difesa contro di noi. Nonostante questo vedrete distruggere tutte le vostre opere e le vostre organizzazioni, che oggi costruite con tanta cura. Schiacciati e vinti, di voi restera' soltanto qualche sparuto vessillo che, ogni tanto, verra' sbandierato da sotto le macerie, come Signorina vide fare dai soldati sovietici a Stalingrado. Non esiste ne' difesa ne' scampo alla mia promessa, che faccio all'intera ufologia a cui lei, professore, inutilmente si appella. -”

Le analisi dei dati delle telesonde spia erano inequivocabili, nessuno si sorprese di sentire la voce intramentale di un analista concludere con un ragionamento strategico:
- I cilindri-colonia sbarcati sugli asteroidi stanno costruendo velocemente una struttura di supporto forse adatta ad una lunghissima permanenza. Per essere cosi' pronta a quell'ambiente la flotta deve essere partita gia' con l'intento di impiantarsi nella fascia asteroidale, e la puntata verso la Terra deve essere stato solo un trucco per ottenere la nostra autorizzazione a fare base dove volevano. -
Se la voce artificiale aveva concluso cio' sicuramente la Mente Centrale era gia' al corrente di tutto, era solo questione di tempo prima di trovarsi le classiche punizioni per l'inefficenza dimostrata.
Signorina doveva aver gia' pensato ai probabili castighi, visto che si riprese dalla sua furia e si diresse verso Feto, urlandogli:
- Torni sulla Terra! Vai a Port Arthur e ti fai dire cosa significa questa storia! -
Feto si spavento' parecchio e cosi' balbetto': - Ma... Ho fatto quel racconto... Per qualche mese e' meglio che sto' lontano da Princess... Gli mandato quel messaggio telepatico solo perche' ero certo che avrebbe rifiutato...-
Il Rettiloide lo guardo' con uno sguardo allucinato, e gli sibilo' contro:
- Quando torni mi darai il tuo racconto da leggere! E guai se anche tu mi hai chiamato Signorina... -
Una spinta aiuto' Feto ad imboccare il corridoio che usciva dalla sala.
Mentre si dirigeva preoccupato verso il suo alloggio vide con la coda dell'occhio il Rettiloide che parlava da solo tra le apparecchiature, come se fosse impazzito.



La sede locale del Rotary Club, in quella zona del sud della Svizzera, era alloggiato in una palazzina ottocentesca il cui stile ricordava il centro europa.
La moglie del prestigioso ed influente capo di quella struttura si sorprese quando arrivo' trafelata una collaboratrice a riferire una notizia, del resto parlare a voce alta in un ufficio era una pratica sgradita nella Repubblica Elvetica.
Come un'antica dama la potente moglie si diresse verso il vasto ingresso del Club, dove senza nessun timore sibilo' contro gli inaspettati visitatori:
- Qui non c'e' nessuna Principessa Del Vento! Mi hanno detto che lei ha usato questo termine per cercare quella signorina... La chiamerei l'Innominata... Non mi interessa se magari siete della polizia, lasciate il nostro onorato Club fuori dalle malefatte di quella pazza furiosa o vi denunciamo tutti! -
Gli Ispettori mandati dal Governo Del Metallo doveva tradire in qualche modo che erano agenti di un qualche tipo di controllo, penso' l'Ispettrice Inquirente stupita dalla possibilita' che i poliziotti della Galassia si potessero assomigliare tra di loro.
La terrestre era indisponente ma poneva un problema di territorialita' locale non indifferente, cosi' diplomaticamente l'Ispettore disse:
- Ma noi cercavamo la signorina perche' siamo suoi amici personali, non per servizio. Se fosse cosi' gentile da chiamarcela, sappiamo che e' qui... -
Senza battere ciglio e con signorile arroganza la moglie del dirigente del Club si volse verso la subalterna ed ordino':
- Vada a chiamare la... La signorina... La trova che gioca a carte nella Sala Dei Marchesi... Andarla a chiamare io, come se fossi la cameriera... Cafoni!!! -
Gli Ispettori rispettarono quella sorta di cerimoniale, e per comprenderlo dovettero sforzare parecchio la telepatia; furono soddisfatti pochi minuti dopo dall'arrivo di Princess, con cui cominciarono a passeggiare lungo un ampio viale con vasti marciapiedi ed una serie infinita di vetrine di negozi.
- Come mai mi siete venuti a trovare al Club? Purtroppo la gente ricca di questo mondo inventa regole e difficolta' per sentire che e' grande e superiore... Scusate quella povera vecchia esaltata - disse la Principessa Del Vento, che rimase sorpresa nel sentire cosi' bene il profumo del caffe' appena tostato, pur essendo lontana da qualsiasi bar.
- Quel signore che chiamate Feto ci ha chiesto di garantire la sua incolumita', sta' venendo qui per un incontro diplomatico... Afferma che potrebbe essere violentemente aggredito da... Da Princess. -
Trattandosi di incaricati del Governo Del Metallo, alla Principessa Del Vento Cosmico non rimase che reprimere una forte rabbia; li porto' in auto lungo la strada di montagna verso Port Arthur, ma il loro silenzio tradiva che sapevano che li avrebbe quasi buttati nel burrone sotto di loro.



Un'altra auto, con a bordo gli ufologi Gatto, Volpe e Falco viaggiava in quel momento costeggiando il Lago Maggiore.
Un cartello stradale indico la localita' dove stavano transitando, cosi' che Volpe commento':
- Siamo ad Arona, dove Princess avrebbe fatto una grande alchimia, vai a capire quale. Capire le allegorie di certi racconti non e' facile. -
- A quale episodio ti riferisci? - Chiese Gatto continuando a guidare – In fondo sono molti i riferimenti a Princess che traffica sul Lago Maggiore... -
Volpe recupero' un plico di fogli pieni di annotazioni, vi armeggio' e poi lesse ad alta voce un pezzo di un vecchio racconto:

“Prese un'altra via e ando' alla Roccia Degli Gnomi, e qui trovo' Elifax di guardia che le disse: -Ho sognato che saresti venuta, forse pero' io ora ti amo.- -Ami la parte del sogno che e' venuta da te e dalle tue speranze, io ti avvisavo solo che sarei venuta.- -Allora almeno usa la tua conoscenza per mutare il Piombo in Oro, cosi' saro' ricco.- -Portami l'Elemento, il Mercurio e la Fiamma che diedi al Sole Del Sud e da essi ti daro' la Pietra. - L'Oro Mercuriale fu' l'arma che Elifax della tribu' di Rus uso' conquistando la vittoria.”

Falco osservo': - Se davvero il Sole Del Sud e' Vigevano, non e' difficile immaginare a chi Princess ha dato questa misteriosa Fiamma... -
Volpe si chiede ad alta voce: - Se troviamo a Premeno una via per arrivare a Princess, che cosa succederebbe? Ci lascerebbe andare da lei o ci succederebbe qualcosa? -
Rallentando nel traffico cittadino di Arona, nessuno sull'auto sembrava intenzionato a rispondere a quella domanda.



La casa di Giorno Della Vittoria era molto spaziosa, finestre cosi' ampie erano rare in Svizzera ma alla sua famiglia piaceva la luce del sole ed un ambiente illuminato.
Gli Ispettori e Giorno Della Vittoria aspettavano in piedi nel salotto, certi dell'imminente arrivo dello sgradito ospite veneziano.
Princess era seduta sulla poltrona aggrappata ad una cartelletta da ufficio e non parlava, chiaramente furente; purtroppo l'amica Elisabetta non era potuta venire, ma la sua presenza come attenuatrice di litigi sarebbe stata utile.
Gli unici suoni che arrivavano con forza nel salotto erano quelli del figlio di Giorno Della Vittoria che trafficava con i videogiochi, fino a che il suono del campanello scosse quel teso silenzio.
La scena con cui Feto entro' da solo a quell'incontro fu' molto ipocrita, tanto il veneziano era ricco e solerte di complimenti e sorrisi senza poter ovviamente ingannare gli Ispettori mandati dal Governo Del Metallo.
Un sistema automatico avviso' tutti i presenti che era stata neutralizzata, dalle apparecchiature nascoste a Port Arthur, una indagine umana mediante satelliti; si trattava di uno di quei tanti programmi con cui i governi terrestri tentavano, con improvvisate tecnologie di quel mondo arretrato, di individuare gli alieni infiltrati sulla Terra, senza immaginarsi che le varie corporazioni umano-aliene, grazie allo spionaggio telepatico, costruivano un sistema di neutralizzazione adatto prima ancora che gli scienziati umani presentassero i loro progetti ai superiori.
Feto commento' sorridendo gli Ispettori: - La pur sempre valida scienza ed inventiva dei Metalloidi, che questo mondo incivile non puo' scalfire. Io sono sempre stato un ammiratore della vostra efficienza. -
Princess volle fare una precisazione:
- Capisco la diplomazia, ma forse essere meno falsi aiuterebbe a digerire questo incontro... Ecco cosa ha scritto diciotto anni fa' il nostro ospite veneziano... - E comincio a leggere:

“Ma cosa volete mai che siano questi Metalloidi? Erano un popolo di poveri tapini cavernicoli, vivevano in un mondo freddissimo che era la loro patria, un sassone dove solo la bassa pressione atmosferica impediva un'onnipresente glaciazione dei gas piu' fluidi. Ve li immaginate quei cosi che camminano nelle loro grotte e che scavano i loro formicai sotto la superficie? Bhe', era cosi'. Vivevano dove la natura li aveva messi, cioe' abitavano dove cagavano. Per questo la loro lingua per noi e' strana, si e' sempre all'interno di qualcosa nelle loro frasi. Loro non vanno nell'Universo, viaggiano dentro l'Universo. Loro non scorrono nel tempo, loro semmai camminano dentro il tempo come se fosse uno dei loro tunnel. Per questo sono cosi' ottusi da non aver capito che bisogna abbandonarsi ad una Mente Centrale, per sua natura Al Di Sopra Delle Parti. Bisogna farli uscire, come dicono loro, dalla grande caverna dell'ignoranza. Sono pulcini galattici a cui dobbiamo rompere l'uovo, anche con la forza se servira'. Fargli la guerra e distruggere la loro egoistica civilta' e' solo fargli un grande favore. Desideravano vivere in superficie dove il cibo era a portata di mano, ma non potevano resistervi per lunghi periodi, insomma delle talpe o poco ci manca. Questa ambizione di poter vivere in superficie, cioe' di poter uscire, non gli e' mai passata, per questo rimarcano sempre che hanno superato un dato limite, o che hanno raggiunto un traguardo. C'erano i piu' resistenti che tiravano il carretto, me li immagino vestiti di stracci contro il freddo che portano merci, camminando nei sentieri naturali di superficie verso la citta' sotterranea piu' vicina. Scambiatori di cose, i loro mercanti che loro chiamavano i Camminatori, certo pestavano meno la loro stessa merda ma siccome avanzavano nella notte perenne, sotto le stelle che loro sentono suonare, inventavano storie sul perche' gli astri cantassero e cosi' hanno fatto nascere una corrente di poesia ed epica che poi li ha portati nello spazio. Sulla Terra la navigazione spaziale ricalca nell'immaginario l'epopea delle missioni marittime, infatti gli astronauti o cosmonauti sono lessicalmente dei “marinai”, invece i Metalloidi chiamano i loro viaggiatori cosmici Camminatori Del Cielo. Quando vedete quelle astronavi lucide e pulite, quell'efficenza che te la sparano negli occhi quasi a dirti che sei un inferiore, dovete pensare che loro sono il risultato di barattatori straccioni con carretti che, camminando in superficie, finalmente perdevano strada facendo la cacca appiccicata sotto i piedi. Sono cosi' attaccati alla sorte dei loro compagni, e cosi' ansiosi l'uno dell'altro, solo per via dello spirito naturale che li colpiva quando un crollo isolava delle gallerie, e la natura gli ha imposto un rapido intervento indispensabile per salvare gli straccioni loro compagni. E' troppo uno spasso se siete vicini a dei loro bimbi, quando non vedono i genitori, infatti qualora trovate il modo di far ballare qualche soprammobile l'istinto dei loro figli li porta subito a rifugiarsi sotto i tavoli da cio' che sembra un terremoto, come delle bestiole impaurite. Anzi, non fatelo che se gli adulti vi leggono nella mente che li avete sfottuti spaventando i loro bambini diventano imprevedibili. Comunque sono solo animali che fortuitamente hanno astronavi e stazioni interstellari, non fatevi ingannare dalle apparenze. Levategli le loro citta' che si proteggono perfino calandole sotto la superficie, toglietegli le superarmi e la tecnologia e li vedrete per quello che sono, straccioni con la merda schiacciata dai loro passi diventata dura come asfalto, e come somma discussione il perche' le stelle suonano. Ho detto tutto... “

Gli Ispettori increduli sembravano barcollare, travolti e confusi da una simile descrizione della loro civilizzazione.
Feto non aspetto' nemmeno che si riprendessero, usci' in tempi da record dalla porta d'ingresso della casa dicendo con fare umile: - Non corretemi dietro! Devo solo spostare la macchina, e' in sosta vietata... -
Giorno Della Vittoria non leggeva quel testo da molti anni e ne era rimasto di nuovo sconvolto, intanto Princess con fare astuto sposto' le tendine della finestra per guardare fuori e commento':
- Come corre! Deve essere proprio in scadenza il suo posteggio... Forte il suo rispetto della nostra civilta', vero? Non ci si abitua mai a leggere questa pagina, e' brutto avere chi ci impone di ospitare simili individui... -
L'ironia verso gli Ispettori non era cosi' sottintesa, ma non la stavano ascoltando perche' passato lo sbigottimento erano furibondi contro il veneziano.
Giorno Della Vittoria guardo' Princess e disse:
- Era proprio il momento adatto per rileggere quella robaccia! Era proprio il momento!!!... Stavamo facendo un incontro diplomatico... -
La Principessa Del Vento risposte a suo zio:
- Potevano farlo senza tirare noi di mezzo, questo incontro! -
L'Ispettore Valutatore si volse verso il padrone di casa e disse:
- Quelli sulla Luna dicevano che la mente perfida, cioe' sua nipote, sarebbe quella che ha sicuramente ordito il complotto che ha scatenato una crisi pericolosa negli asteroidi. Volevamo fare l'incontro con voi per fugare queste assurde calunnie. Nel vostro interesse. Ma devo ammettere che come calunnie quel tipo, quel... Feto non si risparmia nel tirare conclusioni affrettate ed ingiuriose... -
L'Ispettrice Inquirente commento' furibonda:
-Avevamo anche noi i netturbini, non potevamo lasciare quel tipo di scarto sotto i nostri piedi o le caverne si sarebbero riempite di parassiti. Non e' vero che camminavamo sulla nostra... Ho visto ricostruzioni storiche e le caverne erano necessariamente pulite o nessuno ci poteva vivere... Dobbiamo fare la guerra a quelle bestie succubi della Mente Comune e spaccargli i mondi fino a che non saranno un ricordo!!! -
Il cellulare di Princess prese a suonare nella sua borsetta, cosi' la Principessa Del Vento commento' intanto che spegneva il telefonino:
-Vedete? E' lui sicuramente. Quello che mi fa' piu' rabbia e' che io non gli ho mai dato il mio numero. Mai. Ascoltano tutto quello che diciamo, non posso nemmeno ridere con gli amici al telefono. Feto richiama per sapere se puo' tornare, dalla Luna o da Marte avranno trovato un modo doloroso di convincerlo a ricominciare le trattative, e il veneziano vuole essere sicuro che non lo spiaccichiamo appena entra. -
In quel momento entro' rapido nel salotto il figlio di Giorno Della Vittoria, che saluto' frettoloso ed estrasse dei cd da un cassetto in disordine della credenza piena di libri.
L'Ispettore chiese sorpreso al ragazzino:
- Hai sentito con i tuoi poteri che veniamo dal cosmo interstellare e non ci fai nessuna domanda? Non vuoi sapere nulla sulla nostra comune Patria e sulla nostra storia di colonizzazioni spaziali? Siete stati cosi' tanto terrestrizzati da non sentire piu' il Senso Del Metallo, il richiamo dei vostri simili? -
Il figlio del padrone di casa tento' di spiegarsi:
- Ho gia' conosciuto tanti alieni scusi. Non vi volevo disturbare, solo prendere i cd della Playstation e del pc... Videogiochi... -
L'Ispettrice Inquirente sembro' compatire un poco il ragazzino, e poi disse:
- Se tuo padre ci autorizza vediamo tutti insieme questi cosi, e decidiamo con te se sono cosi' importanti da trascurare le sane tradizioni che generazioni di eroi hanno difeso e diffuso nel cosmo... Possiamo? -
Ricevuto l'assenso si diressero tutti quanti nella stanza del figlio di Giorno Della Vittoria, per vedere che cosa fossero questi strani videogiochi cosi' indispensabili per i figli dei Metalloidi sulla Terra.



L'auto dei tre ufologi aveva terminato una serie di tornanti quando entro' nel paesino di Premeno.
Una fermata delle corriere era ricavata in una sorta di casetta di legno alla loro sinistra, ma appena dopo un ampio spazio di parcheggio permise di rallentare il passo per guardarsi intorno.
Chiesero ad un passante un'indicazione e si diressero cosi' alla collina di San Salvatore, ed in silenzio raggiungero l'ampio spazio in cima da cui si vedeva il Lago Maggiore.
Si guardarono attorno mentre scesero dall'automobile, colpiti da un numeroso quanto eterogeneo gruppo di turisti.
Il primo a rompere il silenzio fu' Volpe: - Questo sarebbe il posto dove Princess addestro' Arconte? Il luogo dove i tre della Delta decidero di influenzare l'ufologia italiana negli anni novanta, intanto che guardavano nascere il sole? Qui c'e' un potente legame telepatico con la Principessa Del Vento? -
Lui e Falco guardarono Gatto con una faccia che era un inequivocabile invito a concentrarsi, per tentare di usare quelle capacita' che in altre indagini erano state cosi' utili.
Gatto cerco' di rilassarsi, si sedette su una delle panchine di pietra lasciando che il flusso delle percezioni lo attraversasse.
Il panorama distrasse i due ufologi in attesa, una nuvola aveva avvolto parte della montagna su cui si trovava Premeno; da quella posizione sembrava di guardare il Lago Maggiore dal Paradiso, o da un fatato luogo nel cielo.





Falco fu' attraversato da una sensazione gia' provata in passato, un presentimento di eventi incontrollabili in arrivo, cosi' si giro' verso Gatto quasi per volergli chiedere di fermarsi e desistere da quella ricerca.
Era troppo tardi, il sensitivo parlo' lentamente nel fare il suo rapporto:
- Qui e' passato di tutto... Alieni, umani strani... Sento anche le tracce di anni addietro di qualche presenza che potrebbe essere Princess... Il guaio e' che abbiamo qui un Visitatore... -
Falco e Volpe si girarono attorno con fare guardingo, quel termine era usato nella cosiddetta “ufologia sommersa” per indicare un alieno in forma umana o un ibrido umano-alieno che veniva individuato da un sensitivo o da un animale, ma quei fatti di solito avvenivano in concomitanza di conferenze sugli ufo o di altri eventi pubblici.
- E' quella turista che resta in disparte... - Preciso' Gatto facendo un cenno alla misteriosa donna – Ci guarda ma vuole venire qui. Ora gli do' un pretesto... -
Falco non fece in tempo a bloccarlo, il suo intuito che lo aveva accompagnato in tante ricerche lo avvisava che sarebbe stato meglio per loro restare in disparte.
C'era qualcosa di irreale nel cammino di quella donna che si avvicinava con quel sorriso forzato, strane sensazioni che parlavano di una lontana leggenda di pericolo e di solitudine, come la storia di una tigre cattiva ma troppo stanca per continuare a vivere.
- Sono della Pro Loco di Premeno... - disse la nuova interlocutrice, senza trovare nei suoi tre interlocutori la sensazione di essere creduta -... State in disparte dal gruppo? Non vi ho visto in paese quando abbiamo organizzato la comitiva... Posso fare qualcosa per voi? Cercate qualche informazione storica? -
- Siamo solo di passaggio... - disse Falco con decisione – Andremo via subito... Alzatevi voi due! -
La presunta guida turistica gli disse con fare deluso: - Peccato che abbiate cosi' tanta fretta! Io so' tante cose su questi posti... Venivo qui anche tanti anni fa'... Conosco bene la storia e i segreti di questi luoghi. E' venuta qui anche della gente strana, sa'? -
- Gente strana? - rispose Falco – Se lei e' della Pro Loco di questo posto io sono Paperino! La sua voce ha una leggera inflessione tedesca, i suoi abiti sono visibilmente troppo secchi per essere stati ore in questo paesino che e' quasi immerso tra le nuvole... Non so' chi e' lei e non voglio nemmeno saperlo! -
Sul volto della donna si dipinse una espressione di rabbia impotente vedendo gli ufologi alzarsi, cosi' disse: - Non c'e' bisogno di esagerare con il complottismo, ragazzi! Io sono veramente una ottima guida, so' dove andare qui attorno per vedere le cose piu' interessanti, sono venuta apposta per soddisfare la mia curiosita' sapete? Potrei portarvi al centro di qualsiasi segreto... -
I tre ricercatori si bloccarono perplessi, poi Volpe disse:
- E se le dicessimo che siamo ufologi che sono venuti qui per cercare una Principessa? -
Sul volto della misteriosa donna si vide per un attimo un'espressione di trionfo, poi essa rispose: - A quel punto dovrei dire che da queste parti si parla di una certa Principessa aliena, ci sono dei posti speciali... Vi ci porto, se volete... Anche se dopo tutti questi anni ormai potete solo trovare l'ombra della Principessa Del Vento. -



Dalla stanza del figlio di Giorno Della Vittoria arrivavano le grida entusiasti degli Ispettori, che stavano impazzendo di divertimento usando i videogiochi terrestri; un lampo di un temporale in arrivo fu' chiaramente visibile nonostante le tendine delle finestre.
Princess nel corridoio assunse un'espressione sadica e vendicativa, fece solo pochi passi ma fu' subito afferrata per un braccio da Giorno Della Vittoria che gli chiese: - Nipotina adorata, posso chiederti dove stai andando? -
La Principessa Del Vento rimane stupita di venir bloccata in quel modo dallo zio, cosi' rispose indispettita: - I piedipiatti spaziali sono in tilt, Feto sta' tornando qui a portata della mia vendetta... Ti prometto che non lo ustiono piu' del cinquanta per cento... -
- No, nipotina, no. Feto e' qui come diplomatico. Non puoi ustionarlo mentre abbiamo qui gli Ispettori, cioe' il Governo Del Metallo. Lascia che ripartano prima per il cosmo che di scemenze nella vita nei hai gia' fatte troppe, non puo' pagare tutto il Clan per te. -
Il cellulare nella borsetta di Princess riprese a suonare, era stato riacceso solo da pochi minuti, ma la sua padrona fu' sorpresa nello scoprire che non era Feto a chiamarla come aveva pensato.
- Pronto... Ciao... Ma no... - disse la Principessa Del Vento rispondendo al telefonino - ... No, non e' vero che i poliziotti mi sono venuti a prendere al Club ed ora stanno perquisendo la casa di mio zio... Chi mette in giro queste voci assurde in paese? Un mio zio che fa' il poliziotto mi e' venuto a trovare con dei colleghi, tutto qui, ok?... Scusa se riattacco ma ho degli ospiti... Ciao. Si, va' bene, ciao! -
I due Metalloidi si concentrarono quindi per vedere a distanza dove si trovasse l'antipatico veneziano, ospite sgradito ed inatteso che era venuto a fargli delle domande di cui nemmeno conoscevano le risposte.
Lo trovarono che si avvicinava guardingo a quella casa, percorrendo la strada asfaltata li' vicino con estrema lentezza.
Improvvisamente Princess esulto' ed, impugnato il cellulare, si mise a scrivere un messaggino sms.
- Cosa stai facendo? - chiese Giorno Della Vittoria insospettito dall'improvvisa attivita'.
- Vedi zio, non posso colpirlo direttamente ma posso avvisare che abbiamo qui un'auto in sosta vietata in cortile, mando sms a diversi miei conoscenti che sono veri poliziotti elvetici, ed arriverranno qui... Gli alieni che mi controllano il telefonino sono troppo schematici, non capiranno alcun collegamento con il loro Feto che non ha ancora deciso cosa fare... -
Giorno Della Vittoria guardo' dalla finestra, vide un altro lampo ma non trovo' nessuna auto parcheggiata in divieto, e cosi' si volto' con faccia interrogativa verso la nipote.
- Prima ero in pianura al Rotary Club, ed uscendo ho sentito che gli odori che arrivavano dai negozi si sentivano piu' forti. Chi non ha mai abitato da queste parti, come Feto, non puo' sapere che e' un inequivocabile segnale di pioggia in arrivo... Sta' per piovere, cosi' il nostro sgraditissimo veneziano, debole e pigro, parcheggera' l'auto il piu' vicino possibile a casa tua per cercare di non bagnarsi troppo e per velocizzare un'eventuale fuga... Prima che si decida a scendere dall'automobile ed affrontare la nostra possibile ira arrivera' una pattuglia di piedipiatti svizzeri e lo becchera' in flagrante divieto! -
Il figlio di Giorno Della Vittoria interruppe quella conversazione: - Papa', si sono monopolizzati la mia Playstation che si adesso perfino parla da sola in tante lingue, dicono che me la comandano con la mente senza toccarla per non rischiare di spaccarla con la loro grande forza... Sono ubriachi di videogame? Cosa gli e' successo? Cosa devo fare?... Me la ridaranno? -
- Figliolo, questo e' un miracolo! Assecondali che te ne prendo una nuova ultimo modello, lasciala anche portare via la tua Playstation ma non distrarli da li'. Devo andare alla finestra a vedere una rissa tra un veneziano e la nostra possente forza d'ordine cantonale... -
Il suono che arrivava dal balcone era un chiaro indicatore che aveva preso a piovere a dirotto.



I tre ufologi seguivano la loro guida per un sentiero stretto ma sgombro di erbacce, segno che veniva calpestato spesso.
La donna sembrava aver dimenticato del tutto di essersi qualificata come appartenente alla Pro Loco di Premeno, stava in silenzio limitandosi a fare strada senza far diminuire i cattivi presentimenti di Falco.
Il sentiero si allargo' in uno spazio che conteneva anche una vecchia panchina metallica, la loro guida indico' un albero e spiego':
- Ecco una delle leggende che vi dovrebbero interessare. Vedete questo angolo cosi' allegro? Si dice che qui le anime di Arconte e Princess si toccarono, e da allora questo angolo di boschetto e' particolarmente fiorito... Ma questa pianta divenne secca e tetra quando i due colombelli furono divisi. Come potete vedere da questi nuovi rami, purtroppo sta' ricominciando a rifiorire... -
- Bella leggenda. Perfino romantica. - Osservo' Volpe – E' delle gente del posto oppure se la e' inventata lei? -
- Non e' farina del mio sacco... - rispose infastidita la donna accentuando involontariamente la sua pronuncia tedesca – Ma che importa chi me lo ha detto? E' una leggenda... Ora provate a soffermarvi sulla pianta che torna lentamente verde... L'ombra della Principessa Del Vento grava sul nostro futuro. Sta' per venire la loro era, di nuovo Princess si muovera' con forza costruendo un suo impero personale, le porte della conoscenza verranno aperte e per noi ci saranno nuovi problemi. Io non voglio che la Principessa Del Vento torni a fare la sua imitazione di Attila, accompagnata dal suo burattino vigevanese. Non voglio, costi quello che costi! -
- Lei parla come se la Principessa Del Vento esistesse davvero. - osservo' in tono polemico Falco – Eppure non sappiamo chi sia veramente... E nemmeno se esiste, se e' per questo. Lei cosa sa' di questa storia? Perche' teme il Ritorno Di Princess? -
- Se io falliro' voi non immaginate cosa accadra'. Non avete la fantasia di immaginare cosa si portera' dietro quella biondina avizzera che, con fare amichevole, accompagnera' Arconte e parlera' con voi. Se anche vi dicessi che vedrete Arconte su tutti i giornali del mondo, se anche vi anticipassi che intere folle acclameranno quei due mentre percorreranno la Terra cercando la nostra rovina... Come puo' Arconte non presagire la sua stessa morte, come puo' non sentire quell'evento finale che avvertiamo per lui... L'unica cosa che mi chiedo e' cosa penserai, Arconte, quando percorrerai quegli ultimi metri in piedi, conscio della tua fine ed eretto da una volonta' a me incomprensibile...? -
- Ci crede che non riesco a seguirla? - Esclamo' Gatto – Siamo qui, noi tre ufologi e lei, misteriosa guida, che ha una impronta mentale di extraterrestri in forma umana... Lei non ha avuto nessuna paura ad accompagnare da sola tre estranei per questi luoghi isolati, come mai?-
Volpe e Falco guardarono il loro compagno sensitivo con furtivo rimprovero, impauriti da qualcosa che non riuscivano a mettere a fuoco nella loro mente.
- Ufologi... Se solo sapeste! - La loro guida li guardo' senza piu' dissimulare il suo disprezzo. - Voi e i vostri gruppi in perenne guerra tra loro... Delle vostre associazioni resteranno solo le macerie e i vostri ininfluenti progetti. Ho letto su Internet che usate sensitivi per individuare alieni o mezzi alieni che si introfulerebbero nelle vostre conferenze... Avete solo fatto i primi piccoli passi della conoscenza e pensate di avere un ruolo cosi' decisivo sulla scena da poter pretendere... Io posso farvi vedere qualcosa di enorme, di fantastico ed incredibile, per il quale vi vale anche il rischio di accompagnare una presunta extraterrestre come me. Qualcosa che vi lascera' bloccati e stupiti. Io vado la', se volete seguirmi troverete una grande sorpresa! -
La curiosita' prese il sopravvento nei tre ricercatori, cosi' ripresero tutti a camminare per il sentiero, che ora sembrava essere tornato in leggera salita.
Volpe chiese: - Ma secondo lei qual'e' la vera storia di Arconte e Princess allora? -
La loro accompagnatrice parve riflettere prima di rispondere:
- La loro vera storia? Sono cosi' ancora innamorati sotto sotto che si sono inventati di essersi conosciuti nell'Aldila', prima di nascere... Non esiste nessuna vera vita al di la' della morte. Arconte fu' prodotto dal Clan per Princess, per questo lei lo trova cosi' congegnale. Per questo il Clan incarico' proprio la Principessa Del Vento di contattare Arconte con i sogni, e poi di addestrarlo, volevano che lei se ne innamorasse... Princess non rinuncera' mai alla sua proprieta', Arconte e' suo e certo quello non oserebbe ribellarsi nemmeno se volesse. Il guaio e' che con Arconte al fianco quella non si mette a posto solo interiormente, gli viene la mania di grandezza, si sente cosi' sicura da lanciarsi alla conquista del mondo o da tentare di spaccare la Terra come una nocciolina... E' gia' successo, sapete? La stessa follia di ribellarsi al Clan e costruire Nemesis vi dovrebbe far riflettere. Cosa credete che succedera' quando quei due Nemici Della Pace torneranno ad avere una relazione? Non potete capire l'avanzare dell'ombra del Ritorno Di Princess se non immaginate gli eserciti di Alessandro Magno che sconvolgono il mondo, nel Ritorno vi e' infatti sottintesa la nascita di un nuovo impero della Principessa che travolgera' chi osera' contrastarne l'edificazione. Ecco uno dei segreti, per questo si parla del Ritorno come se fosse un grande evento, e questo avviene con lentezza ed impedimenti. Non c'e' di mezzo solo quei due, ma l'inevitabile ritorno dell'edificazione di un impero personale, stavolta difeso pure da una o piu' armi proibite di tipo Nemesis. -
- Addirittura! - Esclamo' Falco in un modo che tradi' diffidenza e sospetti sottintesi.
Davanti al loro procedere si apri' una larga strada sterrata in discesa che arrivava da chissa' dove; notarono che curvava uscendo dal sottobosco per essere illuminata dal sole; nessuno lo aveva detto, ma gli ufologi sentirono che erano arrivati alla misteriosa destinazione.
Videro le vecchie rovine di una casetta di montagna crollata, con i suoi sassi rivoltati verso l'interno e le travi di legno sporgenti dalle macerie; in quei pochi metri di detriti c'erano caricati degli eventi sottintesi, che pulsavano di un silenzioso mistero che solo l'intuito segnalava allarmato agli incauti curiosi.
Volpe osservo' la dinamica delle macerie ed esclamo':
- Ma cosa e' successo qui? La disposizione delle macerie e' molto, molto strana... -
I tre ricercatori si misero a rovistare tra i resti di calce e dei sassi nel misterioso mucchio di resti del crollo anomalo, mentre la loro accompagnatrice faceva gesti incomprensibili verso di loro.
Falco gli chiese con tono beffardo:
- Sta' facendo una magia? -
La presunta extraterrestre completo' quella sorta di rituale e poi rispose con un modo strafottente:
- Vi avevo detto che sareste rimasti bloccati e stupiti... Provate a rialzarvi da li', se ci riuscite. -
Nessuno dei tre ufologi riusci' a muovere un qualsiasi arto o a girare semplicemente la testa, la stessa loro voce non riusciva piu' ad esprimere un qualsiasi concetto o ad emettere piu' di un debole suono disarticolato.
La loro accompagnatrice si giro' e comincio' a risalire lungo la strada sterrata, dando svogliatamente la sua spiegazione:
- Tra questi luoghi ci sono zone dove il potere di Princess e' ancora racchiuso e potente, come quelle macerie dove ho aperto dopo anni una porta invisibile allo sprigionarsi della vostra fine... Vi sono rimasti pochi minuti, ma non credo che riuscirete a commentare l'evento. Vi ho sacrificati per un grande e nobile fine, signori. Gli Ispettori del Governo Del Metallo verranno domani invitati qui a commentare il decesso di tre famosi ufologi, uccisi dal potere della Principessa... Il vostro decesso sara' la prova che il Ritorno e' solo un danno... Volevate trovare Princess? Questa antica e debole energia che nel 1986 si accumulo' dentro queste rovine viene da lei... Vi sta' uccidento l'ombra delle antiche gesta della Principessa Del Vento. Pochi minuti e non potrete nemmeno respirare, che triste destino! -
Mentre Gatto la vide sparire dentro il sottobosco con la cosa dell'occhio, si spremette le meningi per tentare di usare le sue capacita' di sensitivo nel breve tempo rimastogli.



Il rettiloide Signorina commentava impotente le ultime notizie con il Governatore Di Marte grazie ad una conferenza telepatica, che lo aveva raggiunto nel polveroso corridoio che portava verso un laboratorio dove si esaminavano le tracce lasciate dalle colonie dei Metallidi tra gli asteroidi:
- Cosi' le navi dei Metalloidi si sono ritirate proprio tutte ed hanno lasciato questo sistema solare? Ora che ne siamo sicuri possiamo riprendere le normali attivita'. Sapendo che le trattative diplomatiche in Svizzera sono state interrotte da un eccesso di zelo della polizia locale, che hanno arrestato quel maledetto Feto per tutti i casini isterici che ha fatto, mi ero preoccupato. La seconda flotta dei Metalloidi aveva raggiunto la prima tra gli asteroidi e stavano a loro volta costruendo tanti insediamenti, la nostra strategia in questo sistema solare pareva in grave pericolo... Meno male che la Mente Centrale ha negoziato uno scambio, il ritiro delle colonie dei Metalloidi tra gli asteroidi in cambio della restituzione al Governo Del Metallo di un pezzetto dei Territori Occupati, scambio ormai totalmente ultimato. Prima di partire hanno pure scandagliato tutta la Terra con quel coso orbitale strano, e hanno confermato che non esiste nessuna Seconda Nemesis... -
I grandi occhi neri del Governatore Di Marte sembravano vagare confusi:
- ...Non capisco ora perche' la Mente Centrale desideri queste indagini sui residui coloniali dei Metallodi ed accenni a possibili durissime punizioni in arrivo per tutti noi, quando abbiamo gestito ottimamente l'intera questione. Solo in Svizzera c'e' stato un fiasco che sara' ovviamente punito... -
Signorina esplose:
- No! Non solo!!! Ho anche letto quel manoscritto ed ho scoperto che Feto, nel suo racconto, mi chiama pure lui “Signorina”!!! Quando tornera' qui le scontera' tutte! Tutte! -
Un febbrile ed inquietante senso di oppressione li colse, spaventandoli, con un senso di negativita' che solo la Mente Centrale poteva emettere prima di ordinare forti rappresaglie contro l'intero personale dirigente in quel sistema solare.
Non appena i dati arrivarono nella loro mente scoprirono perche' sarebbero stati duramente puniti:
le ricerche sui resti degli insediamenti dei Metalloidi tra gli asteroidi indicavano che non avrebbero potuto restare in quella zona nemmeno per altri 10 giorni terrestri senza esaurire le loro risorse, si era trattato solo di un bluff con cui pero' il Governo Del Metallo aveva ottenuto la restituzione gratuita di una vera piccola parte dei Territori Occupati.
Erano stati troppo prevedibili e manipolabili per non doverne scontare il prezzo.



Princess, Elisabetta e Giorno Della Vittoria sbirciavano da dietro l'angolo del muro del vicolo cercando di trattenersi dal ridere, spesso senza riuscirci.
- Questa e' piu' bella dell'arresto di Feto... Ma davvero lo hanno manganellato? Peccato che non c'ero a vedere! Adesso che hanno controllato bene potremmo costruire davvero una Seconda Nemesis, le voci su di essa le avevamo diffuse noi apposta per far fare dei controlli... O magari farne una dozzina di quelle armi?- Disse Elisabetta.
- Una sola Nemesis e' troppo poco... Ma certo che Feto lo hanno manganellato davanti ai nostri occhi! - replico' Giorno Della Vittoria – Quando ha visto che frasi tipo “Lei non sa' chi sono io” non ottenevano effetto ha preso a calci uno dei poliziotti che stavano avvicinandosi alla sua auto. E' stato fantastico! -
- Intanto che lo portavano via quelli della polizia cantonale come lo chiamavano se non "Mangiaspaghetti"? Purtroppo lo hanno rilasciato troppo velocemente, e li ci siamo persi la scena piu' bella degli ultimi anni... - Spiego' Princess – Sono stata troppo presa dalla storia di Premeno. Un ufologo sensitivo mandava buffi messaggi telepatici, ed uno l'ho ricevuto grazie all'aiuto delle piante sul posto, cosi' ho salvato la pelle di quei tre ficcanaso che stavano morendo per le mie energie che ancora pullulano sotto le macerie. Nel pomeriggio stavamo indagando su chi fosse la misteriosa donna tedesca che ha tentato di uccidere tre noti ufologi italiani cercando di dare la colpa a me, ed eravamo cosi' presi dal commentare la sensazione di sofferenza che si avverte se si pensa alla base lunare del Popolo Della Mente Comune, che non ci sognavamo nemmeno che Feto e Claudio sarebbero accorsi all'albergo dove alloggiano gli Ispettori del Governo Del Metallo... -
Giorno Della Vittoria era visibilmente incredulo nel continuare il racconto:
- Si sono fatti ricevere dagli Ispettori, sono entrati nel loro appartamente e, chiusa la porta, si sono entrambi inginocchiati implorando la prosecuzione della missione diplomatica presso di loro, anche a costo di pulire i cessi. Qualsiasi cosa pur di non tornare troppo presto sulla Luna. Sono capitati bene, perche' cosi' hanno preso loro un compito che magari gli Ispettori avrebbero tentato di affibiare ad alcuni di noi... Feto e Claudio comunque non hanno dignita'... -
Elisabetta sbircio' oltre lo spigolo del muro ed esclamo':
- Eccoli! -
Immediatamente Giorno Della Vittoria prese a fare di nascosto l'ennesimo filmato con il videotelefonino, devastati dal divertimento di quello spettacolo.
Si aprirono le porte automatiche del centro commerciale, lasciando uscire Feto e Claudio che spingevano ciascuno due carrelli, uno per mano, carichi di scatole rettangolari; erano seguiti dagli Ispettori entusiasti.
Feto tento' di protestare:
- Sono distrutto da questo lavoro, ci prosciugherete il conto corrente segreto... Mi fanno male le braccia, la mia auto sta' soffrendo terribilmente tutti questi carichi... Non ne avete abbastanza...? Questa cosa e' piu' spaventosa dell'ombra della Principessa Del Vento!-
L'Ispettrice Inquirente rispose in modo caustico e spietato:
- Se volete che vi teniamo qui nella missione diplomatica, e quindi non venite rispediti sulla Luna dove pare che vi aspettino con entusiasmo, dovete mantenere la promessa che ci avete fatto! Il cargo dei Ciclopi riparte tra un mese terrestre, capito? Un mese durante il quale evitate di tornare da quel tizio che vi vuole piu' di tutti gli altri, intendo quel rettile con voce sofferente che dice che e' stato chiamato "Signorina" e che quindi c'e' la vostra quota di punizione anche per voi... Vai a capire! Se volete restare qui dovete mantenere la vostra promessa ed aiutarci a prendere i regali per i nostri amici e conoscenti in Patria! Cosi' facciamo qualche giretto per i centri commerciali, i negozi...-
Claudio ansimo' e chiese a sua volta:
- Ma allora quanto dovete comprare ancora? -
L'Ispettore Valutatore diede la sua personale stima:
- Sicuramente ci comprerete tutte, ma dico tutte le Playstation del Canton Ticino, ma se possibile vi faremo acquistare la totalita' di quelle che si possono trovare qui in Svizzera, fossero anche milioni... -



FINE.

 


 

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