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La Cina invierà i bombardieri strategici Xian H-6 a svolgere esercitazioni militari congiunte in Russia. Vanto dell’aeronautica militare cinese, i bombardieri di Pechino consegnano un importante messaggio ai suoi diretti concorrenti nel Pacifico. Sono infatti gli stessi mezzi utilizzati per pattugliare il Mar Cinese Meridionale e lo Stretto di Taiwan. Come riportato dal South China Morning Post, è la prima volta che i bombardieri strategici parteciperanno a queste esercitazioni. Ed è un segnale importante dell’interesse di Pechino di utilizzare questi velivoli in coordinamento con le altre aviazioni alleate. I bombardieri, nella versione H-6K, sono entrati ufficialmente in servizio nell’ottobre del 2009, durante le celebrazioni del 60esimo anniversario della Repubblica popolare cinese. La loro capacità nucleare rende la Cina il quarto Paese a possedere bombardieri strategici dopo Gran Bretagna, Russia e Stati Uniti. Con un raggio di combattimento di 3.500 chilometri e missili con una portata di 1.600 chilometri, l’aereo rappresenta l’ultima versione dei bombardieri cinesi. Una versione moderna, assolutamente diversa dalle precedenti, e che ha già messo in allerta il Pentagono. Quando questi aerei hanno condotto esercitazioni di decollo e di atterraggio nell’area del Mar Cinese Meridionale a maggio, dai vertici militarti americani è risuonato l’allarme. Secondo la Difesa Usa, i pattugliamenti avevano “sollevato tensioni e destabilizzato la regione“. Tensione cui però contribuirono prima gli stessi statunitensi, con un pattugliamento di B-52 a fine aprile nella stessa area, che destò l’ira delle forze armate cinesi.

 



Gli International Army Games in Russia.
Gli aerei da guerra cinesi, fra cui vi saranno anche i caccia Chengdu J-10, lo Xian JH-7 e l’aereo da trasporto Ilyushin Il-76, saranno inviati nell’ambito dei giochi di guerra International Army Games. La Russia li organizza ogni anno e, nonostante l’invito rivolto anche ai membri della Nato, sono giochi in cui partecipano le nazioni appartenenti al blocco che fa capo a Mosca e Pechino. A parte la tradizionale presenza di Azerbaigian, Bielorussia, Cina, Kazakistan, Iran e Armenia, che partecipano in qualità di partner e organizzatori dell’evento, quest’anno ci saranno anche sei nuovi Paesi a partecipare ai Giochi. Algeria, Vietnam, Myanmar, Pakistan, Sudan e Filippine si uniranno infatti ad altri 26 Stati, portando il totale a 32. Un numero importante, esaltato dallo stesso ministro Sergei Shoigu in un’intervista all’agenzia russa Tass. Come spiegato da Newsweek, i giochi annuali, che quest’anno consisteranno in 26 competizioni diverse, sono stati lanciati dal ministero della Difesa russo nel 2015. Si svolgeranno in varie strutture di militari russe all’interno del Paese e in varie basi militari all’estero.

 


Il messaggio della Cina al mondo.
L’invio dei bombardieri strategici da parte della Cina è un segnale molto importante. Pechino no aveva mai inviato questi velivoli al di fuori del proprio spazio aereo. Oltre alle missioni sul Mar Cinese Meridionale e sullo Stretto di Taiwan, gli H-6K sono volati vicino all’isola di di Guam, nel Pacifico occidentale. Ma non avevano mai partecipato ufficialmente a esercitazioni congiunte all’estero. Come riportato dal quotidiano di Hong Kong, c’è in questo anche il desiderio di mostrare le proprie capacità strategiche al mondo. Come affermato da Collin Koh, esperto presso la Nanyang Technological University di Singapore, “C’è anche un evidente desiderio di mostrare le capacità strategiche della People Liberation Army Air Force attraverso la forza del bombardiere”. C’è quindi anche tanta diplomazia militare nell’arrivo di questi bombardieri in Russia per il prossimo 28 luglio. Le tensioni fra Taiwan e il Mar Cinese Meridionale aumentano. E per quanto riguarda la Corea, ci sono ancora forti perplessità sul percorso di dialogo intrapreso fra Donald Trump e Kim Jong-un. In questa fase di tensioni, l’invio di questi bombardieri nucleari serve a due scopi: rafforzare il blocco eurasiatico e mostrare i muscoli nei confronti degli Stati Uniti. Obiettivi essenziali nell’agenda politica cinese per il Pacifico.

Fonte: http://www.occhidellaguerra.it

 

 

 

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